<<Kyungsoo-ah>> l'urlo riecheggiò attraverso le pareti dell'edificio scolastico, facendo voltare l'interpellato di scatto.
Chanyeol correva per raggiungere i propri amici, seguito da un Jongin visibilmente nervoso che si muoveva lentamente.
<<Chanyeol, ti sembra il modo di urlare? Siamo a scuola non al mercato>> lo rimproverò ironicamente.
<<Tanti auguri>> parlò, ignorando il commento precedente.
<<Sì, tanti auguri Hyung>> si unì Jongin avendoli raggiunti, dopo qualche istante, sfregando fra loro le mani sudate.
<<Grazie ragazzi>> ringraziò il corvino, leggermente in imbarazzo. Consapevole del suo marchio, non riusciva a distogliere lo sguardo dal grigio. Quelle lettere, per lui, spiegavano perché il maggiore si fosse innamorato proprio di lui, ma non poteva essere sicuro fosse proprio quel ragazzo la sua metà. Quante persone nell'intera Corea potevano avere il nome che iniziasse proprio con quelle lettere? Non le aveva contate, ma era sicuro fossero veramente tante, forse troppe.
I due rimasero a fissarsi in silenzio, senza muovere un muscolo, mentre i tre ragazzi accanto a loro continuavano a ridacchiare spostando il loro sguardo da uno all'altro.
<<Hyung, per quanto riguarda il marchio?>> sussurrò il moro a Baekhyun, facendo attenzione a non farsi sentire dai due, anche se probabilmente non li avrebbero sentiti comunque.
<<È proprio quello che pensi>> sussurrò di rimando il rosso, ridacchiando. Il più alto riuscì a trattenersi, seppur difficilmente, dall'urlare per la felicità, ma perse il controllo del suo corpo poiché i suoi piedi cominciarono a battere felicemente sul pavimento e i suoi pugni a scuotersi per aria.
<<Vorrei che la mia rete internet si connettesse come quei due in questo momento>> esordì Chen, ironizzando sul momento e facendo ridere i due ragazzi accanto a lui.
La campanella suonò, avvisando i ragazzi dell'inizio delle lezioni raccomandandogli di tornare in classe. Ma nonostante il forte suono che solitamente li obbligava a portarsi le mani alle orecchie i due ragazzi non si mossero, continuando a tenere l'uno gli occhi in quelli dell'altro.
<<Ma le stanno sbattendo le palpebre? >> rise Baekhyun.
<<Ragazzi?>> chiamò Chanyeol, venendo ignorato <<Ohhhh>> riprovò.
<<Soo! Kai!>> urlò Chen, dando sfogo a tutta la sua potenza vocale, tale da poter quasi spaccare i vetri delle finestre, riportando finalmente i due sul pianeta terra.
<<Ma sei scemo?>> gli urlò di rimando il moro, spaventatosi dall'urlo.
<<Avevi altre idee?>> chiese ironico il castano.
<<Potevi almeno avvisare>>
<<Ma certo, la prossima volta ti mando un segnale di fumo>>
<<Ok finitela voi due>> s'intromise il rosso <<E voi, muovete le chiappe, dobbiamo tornare in classe>> continuò.
Kyungsoo e Kai, resosi conto di essersi persi fra i loro pensieri arrossirono per la pessima figura. Imbarazzati raggiunsero gli altri, prima di raggiungere le loro aule e ripromettersi di ritrovarsi all'uscita.
***
La campanella suonò, liberando i ragazzi che, dopo aver velocemente raccattato le proprie cose, corsero fuori dalle proprie aule. I tre raggiunsero l'entrata dell'edificio, trovando i minori ad aspettarli. Parlando fra loro raggiunsero l'uscita, ma intorno a loro un forte brusio di chiacchere e urletti attirò la loro attenzione.
<<Che succede?>> chiese Baekhyun guardandosi attorno, notando gruppetti di ragazze fissare un punto preciso al di là del muretto che delineava il perimetro scolastico.
<<Andiamo a vedere>> scrollò le spalle il moro, continuando a camminare, seguito dagli altri.
Una volta varcata la soglia capirono il motivo per tutta quell'agitazione femminile. Un loro conoscente se ne stava tranquillamente seduto sulla propria moto, con lo sguardo sul cellulare. I ragazzi ridacchiarono a quella vista, avvicinandosi al ragazzo.
<<Stai creando scompiglio>> lo prese in giro Chanyeol.
<<Io?>> chiese confuso il biondo, sollevandosi leggermente gli occhiali e scendendo in modo lento e seducente dalla moto, gesto che fece urlare ancor di più le ragazze presenti che ricavarono un'occhiata minacciosa da Chen.
<<Si tu, che ci fai qui? E soprattutto...vestito così>> chiese ancora il minore, inarcando un sopracciglio. Con la mano indicò l'abbigliamento del maggiore, composto da una maglia bianca che lasciava intravedere gli addominali, dei pantaloni neri che fasciavano alla perfezione le sue gambe e per concludere una giacca in pelle.
<<Ho messo le prime cose che ho trovato nell'armadio>> si giustificò innocente.
<<Woah, non voglio immaginare come sarebbe vestito se si fosse impegnato>> ridacchio il rosso.
<<Io si>> bisbigliò Chen, facendo attenzione a non farsi sentire se non da Baekhyun e Kyungsoo <<Ma ovviamente credo che poi sarei costretto a rapirlo e chiuderlo in una cantina>> rise, seguito dagli altri.
<<Come mai sei qui Hyung?>> chiese Jongin curioso.
<<Sono venuto a prendere Chen>> disse tranquillo, incurante di aver appena fatto saltare alcuni battiti al cuore del minore.
<<Io?>> si indicò confuso ma felice allo stesso momento.
<<Conosciamo qualcun altro che si chiama Chen?>> lo prese in girò scherzosamente, porgendogli un casco e invitandolo a prendere posto sulla moto. L'altro lo afferrò e, ancora confuso, guardando i suoi amici si avvicinò al biondo.
<<Ma..>> parlò Chanyeol.
<<Ci vediamo ragazzi>> lo interruppe Xiumin, partendo a tutta velocità dopo essersi assicurato che il ragazzo fosse salito e si fosse saldamente ancorato a lui.
L'allontanamento del maggiore lasciò dietro di se lamenti e piagnucolii da parte delle ragazze presenti, che non sfuggirono al rosso. Così, da buon samaritano quale fosse decise di lasciarle con una perla di saggezza.
<<Mi dispiace ragazze, il dio greco è già impegnato, andate a farvi un giro su su>> le incoraggiò, con tanto di gesti con le mani, scatenando le risate degli altri, mentre si dirigevano verso i parcheggi dove i minori avevano le proprie moto. Una volta arrivati, proprio nel momento di salutarsi, Chanyeol parlò.
<<Hyung, posso accompagnarti a casa?>> chiese al maggiore, con uno sguardo intenditore. Il maggiore si voltò a guardare Kyungsoo, con il quale solitamente rientrava, sorridendo appena.
<<Perché no?>> accettò, ignorando le silenziose suppliche dell'altro, salendo velocemente dietro al più alto che partì dopo aver salutato gli altri, mentre il rosso scuoteva giocoso la sua mano verso il corvino che in quel momento lo stava minacciando mentalmente in qualsiasi modo.
<<Hyung, posso accompagnarti io. L'idea che ti vada solo non mi rende tranquillo>> disse Jongin.
<<Non c'è bisogno davvero, prenderò il bus e...>>
<<Per favore>> continuò, con uno sguardo implorevole. A quello sguardo il maggiore non riuscì a rifiutare ancora.
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Hoewon - Xiuchen
RomanceSin dalla nascita si è parte di qualcosa, qualcosa più grande di sè stessi. Si appartiene a qualcuno, che si conosca o meno. C'è chi lo accetta e chi prova a scappare. Soulmates