Capitolo 3

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GIULIA'S POV

Silente: Chi è che mi chiama?- si affaccia da una porta.
Giulia: Professore, la stavo cercando.
Silente: Oh, Giulia...cos'è successo?

Cerco di spiegare, ma Silente, capendo che sono in difficoltà, mi dice di seguirlo nel suo ufficio.
Entro in una stanza abbastanza spaesata.

Silente: Prego, accomodati.- si asside davanti a me.

Mi siedo, faccio un bel respiro e inzio a raccontare.

Io: Ero molto stanca, così ho deciso di addormentarmi. Mentre dormivo ho fatto un sogno davvero strano e oscuro. Non so cosa ho sentito, professore, ma Draco Malfoy comunicava con una voce cupa, quasi innaturale. Non vorrei allarmarla, ma tralaltro tutto ciò che riuscivo a vedere era uno sfondo nero.
Silente: Giulia, sei proprio sicura di ciò che hai visto e sentito nel tuo sogno?- chiede con gli occhi sbarrati.
Io: Credo di esserne più che certa. Professore, cosa sta accadendo?
Silente: È una cosa seria, allora. A quanto pare, lei, signorina Riddle, fa dei sogni reali, sogni che le rivelano tutto ciò che accade nello stesso momento in cui sogna. Le è mai successo altre volte?
Io: No, mai. Crede sia successo qualcosa a Malfoy?
Silente: Non so a chi appartenga quella voce, ma Draco Malfoy non è al sicuro.
Io: Lo so, professore. Ogni santissima sera va su quella torre a scrutare il nulla. Rimane in silenzio. Non è per niente rassicurante. Insomma, chi mai vorrebbe rimanere lì da solo...
Silente: È molto bello che ti preoccupi per lui.
Io: Farei lo stesso per qualsiasi altra persona, ci mancherebbe. La cosa che mi preoccupa è che non lo vedo da qualche ora. È completamente sparito.
Silente: Sai cosa fare.- sorride.

Il professore svanisce con un incantensimo non dandomi il tempo di chiedere cosa intendesse.
Penso proprio che andrò a vedere se Draco è su quella torre, come suo solito.

•••

Arrivo alla torre e pian piano inizio a salire le scale.

Come pensavo: Draco è lì.
Sta ansimando, quasi sul punto di piangere per la milionesima volta.
Mi avvicino a lui e poggio la mano sulla sua spalla. Si gira di scatto, con un pizzico di paura nei suoi occhi.

Draco: Cosa vuoi ancora da me?
Io: Sai cosa voglio? Voglio che tu, per una buona volta, smetti di piangere e reagisci come un uomo, quale sei. Abbi coraggio e fatti aiutare. Non è come dici tu, che non hai bisogno di un aiuto. Una mano può farti solo che bene, hai capito?- dico tutto d'un fiato.

Rimane in silenzio per un bel po'. Sbuffo e decido di rinunciarci, girandomi dall'altra parte per andarmene. Inaspettatamente sento la morbida mano di Draco percorrere tutto il mio braccio.
Mi scappa un sorriso.

Draco: Non andartene.
Io: Devi raccontarmi tutto. Intesi?- dico severa.
Draco: V-va bene.- balbetta.

Mi appoggio per vedere il bellissimo paesaggio che circonda il castello di Hogwarts, aspettando nel frattempo che il biondo parlasse.

Draco: H-ho ucciso una persona c-circa 5 giorni f-fa...- continua a balbettare.
Io: Ne sei proprio sicuro?- alzo un sopracciglio.
Draco: S-sì.- risponde poco convinto.

Non ci credo affatto. Sta cercando di coprire sicuramente qualcuno. Uno come lui non farebbe mai una cosa del genere.
Io non lo conosco abbastanza per giudicarlo, ma quel poco che so di lui mi dice che non ha il coraggio di fare certe cose.

Io: Draco, tu non sei un assassino.
Draco: Non credi a quello che ho detto? Ci sono così tante altre cose che non sai di me.- si avvicina con l'intento di spaventarmi.
Io: Piantala, Malfoy. Per piacere.- sbuffo non credendo alle sue parole.
Draco: Non mi conosci proprio per niente, Riddle.

Poco dopo, scende velocemente le scale della torre, lasciandomi lì a pensare all'accaduto e al mistero che si cela dietro Draco Malfoy.

Tu non sei un assassino. | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora