Fine.- Parte 1

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GIULIA'S POV

Suona la sveglia.
L'ho impostata alle 6.50 poiché stamattina avrei voluto fare colazione con calma, senza fretta come mio solito.
Dopo aver fatto una doccia calda, indosso la mia divisa verde e mi dirigo verso la Sala Grande per fare colazione.
Prendo posto al tavolo dei Serpeverde, ma non trovo nessuno come mi aspettavo.
D'un tratto arriva il mio gufo con un giornale legato alla zampa. Lo prendo, e nel frattempo sorseggio del succo di frutta.
I miei occhi sono attirati da una grande scritta in grassetto: Bellatrix Lestrange e altri prigionieri fuggiti da Azkaban.
Poco dopo entra in Sala il bambino sopravvissuto, ormai diventato uomo.
Si avvicina dandomi un dolce bacio sulla guancia.

Harry: Buongiorno, principessa.
Io: Giorno.- forzo un sorriso.- Hai letto il giornale?
Harry: No, perché?- inarca un sopracciglio, e mi fissa ancora in piedi davanti a me.
Io: Guarda tu stesso.- rispondo porgendoglielo.

Il ragazzo, da un'espressione tranquilla, passa a un'espressione più che preoccupata.

Harry: Giulia, sai cosa significa questo?

Cerco di riflettere sulle conseguenze dell'evasione di Bellatrix Lestrange, ma non giungo ad alcuna conclusione.
Scuoto la testa confusa.

Harry: Tu-sai-chi ci sta ancora cercando, e non ci metterà molto a trovarci.- dice un po' angosciato, mentre continua a camminare avanti e dietro di fronte a me.

Io: Ho p-paura, Harry.- lo guardo con gli occhi leggermente lucidi.
Harry: Hey, ci sono io con te.- risponde per poi abbracciarmi.

È un momento davvero importante e bello per me, ma vorrei con tutta me stessa che fosse fra buoni amici.
Io non provo quello che Harry prova per me, e questo mi fa male perché potrei ferirlo da un momento all'altro.
Non riesco a dirgli ciò che penso. 
Sfortunatamente non riesco a togliermi dalla testa Draco, ma prima o poi lo dovrò fare.
Parlando del diavolo spuntano le corna. Mi guarda con quei suoi occhi di ghiaccio, diversi da tutti gli altri che ho visto sino ad ora.
Riesco a decifrare solo dal suo sguardo cosa prova nei miei confronti in questo stesso istante. Vedo un velo di tristezza e delusione, e non ne capisco il motivo dal momento che io dovrei essere la vittima, non lui. Poco dopo abbassa lo sguardo per sedersi al mio stesso tavolo, poco più distante da me.

DRACO'S POV

Terminate le lezioni, mi dirigo verso la mia stanza.
È arrivato il momento di agire una volta per tutte, e di togliermi questo peso che mi porto dentro da più di un mese.
Mi viene da scoppiare a piangere, a urlare, a disperarmi, ma non voglio farlo. Per la prima volta intendo diventare un uomo, non di sicuro come mio padre.
Mi hanno costretto a svolgere il compito di uccidere il miglior mago di tutti i tempi, cosa che prima non pensavo assolutamente. Ma con il tempo ho imparato a non vedere tutto ciò che mi circonda con il solo punto di vista di mio padre, bensì a vedere e a conoscere le persone anche con i miei occhi. Devo dire che è stato bello vedere nel mondo, nell'amore, e nell'amicizia un lato positivo che prima d'ora non avevo mai notato.
Nella parte più oscura di me, è entrato un fascio di luce ed è stata la mia più grande salvezza. Quella luce rara e impossibile da trovare ha un nome, ed è Giulia Riddle.
Vedo il cielo attraverso la finestra farsi più cupo e grigio.
Persino il firmamento sa cosa sta per accadere.
Afferro la mia bacchetta, e dopo essere uscito dalla mia stanza, mi dirigo a sguardo basso, tentando di essere il più normale possibile, verso la Torre di Astronomia. Salgo lentamente le scalette cercando di non fare troppo rumore, e appena alzo lo sguardo, mi viene un groppo alla gola al sol vedere quel dolce vecchio girato di spalle, a guardare il cambiamento del cielo.

GIULIA'S POV

Seduta sulle radici di un albero che accosta il Lago Nero, leggo le ultime pagine rimanenti di un libro babbano.
Poco dopo, alzo gli occhi al cielo e vedo che le nuvole si uniscono dando origine a un'intensa, e allo stesso tempo tetra, atmosfera.
Qualcuno, intanto, continua a chiamarmi da un bel po', ma non capisco chi sia. Finché, spunta davanti a me un Blaise ansimante per aver corso fin qui. Appoggia le mani sulle ginocchia e mi guarda tentando di parlare, nonostante la sua stanchezza.

Tu non sei un assassino. | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora