Capitolo 11

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GIULIA'S POV

Sono le 7.01
Mi preparo per andare a lezione.
Appena sono pronta, esco dalla stanza e mi dirigo verso la Sala di Divinaziome per la lezione del Professoressa Cooman.
Vado a sedermi vicino alla mia compagna di banco Anita, ma noto che dietro il nostro banco c'è solo Blaise. Draco non c'è.
Che fine ha fatto?
Chiedo alla professoressa se posso andare in bagno, e lei risponde di sì.
Esco dall'aula e mi affaccio in corridoio per vedere se c'è qualcuno.
Avvicinandomi all'ufficio del professor Piton, sento due voci alquanto familiari. Lui e Draco stanno discutendo ad alta voce. Mi accosto un po' di più alla porta e sento il professore che continua ad alzare la voce.

Piton: Ho promesso di proteggerti, ho pronunciato il voto infrangibile.
Draco: Non ho bisogno di protezione. Sono stato scelto per questo. Tra tutti gli altri. Io.

Sbircio attraverso la fessura e vedo il professore che è davvero a pochi metri da Draco, come se lo volesse intimorire.

Piton: Hai paura, Draco?
Draco: No! Sono stato scelto.

Cazzo. Il sogno che avevo fatto qualche giorno fa, era un sogno premonitore. Quella voce così cupa e tenebrosa era quella di Piton!
Sono davvero sconvolta dopo aver ascoltato tutta la conversazione.
Non mi reggo neanche in piedi.
Mi allontano dalla porta e vado verso il bagno perché ho bisogno di sciacquarmi la faccia per riprendermi.
Entro dentro il bagno e chiudo a chiave la porta.
Ancora non posso crederci.
Severus Piton c'entra con tutta questa situazione. È un aiutante del Signore Oscuro! E inoltre, ha pronunciato il voto infrangibile con qualcuno per proteggere Draco. Ma, la vera domanda è: proteggerlo da chi?
Rimango per un po' a pensare, e poi torno nell'aula di Divinazione ricevendo parecchie domande dalla Cooman a causa del tempo che ho impiegato a tornare.
Draco rientra in classe con uno sguardo spento e infelice.
Finite tutte le lezioni, vado in stanza e faccio una bella doccia, per poi vestirmi e truccarmi.

•••

Decido di parlare con Draco, mandandogli una lettera legata alla zampa del mio gufo, con sù scritto "Ci vediamo fra 20 minuti in Sala Comune."
I 20 minuti passano velocemente ed io incomincio ad a dirigermi verso il luogo d'incontro. C'è, però, una parola d'ordine per far spostare il muro, dopo il quale si trova la sala. A dire il vero, ci sono stata solamente quella volta dove mi sono finta Tiger, ma non ho avuto modo di ammirarla per bene. Solo i Serpeverde sono a conoscenza di questa parola d'ordine, e sanno che cambia ogni due settimane.
Finalmente vedo Draco in lontananza che si avvicina a me.

Draco: Cosa volevi dirmi?
Io: Parliamone dentro.

Dopo aver controllato se qualcuno era nei paraggi, Draco sussurra la parola d'ordine:"Purosangue."
Il muro si sposta e scendiamo le scalette che portano al sotterraneo.
Arriviamo nella Sala.

Io: È...bellissima.- noto l'eleganza della Sala.
Draco: Parli come se non ci fossi mai stata.
Io: Ed è così.- mento.
Draco: Devi aver avuto una brutta infanzia per non essere mai stata qui.

Sorride per un momento accomodandosi sul divano, di colore verde come la sua casata. Scompare il sorriso che si era stampato sulla faccia del biondo, lasciando posto a un'evidente tristezza.

Io: Come stai?
Draco: Benino, contando che ogni settimana mi faccio una nuova ragazza.- ghigna.
Io: Che leggiadria, signor Draco Malfoy.- rido, anche se mi ha un po' irritato la sua risposta.
Draco: Perché mi hai portato qui?-dice cercando di farmi andare dritta al dunque.
Io: Prima ho sentito la discussione con il professor Piton nel suo ufficio.
Draco: Quindi?
Io: Nulla.- roteo gli occhi al cielo.
Draco: Come "nulla"? Se mi hai detto che hai sentito la discussione, vuol dire che vorresti sapere qualcosa da me.
Io: Vorrei sapere solo la verità.
Draco: Non immischiarti in cose che non ti riguardano.- dice in modo scortese.

Senza rispondere, mi alzo dal divano andando verso l'uscita della Sala.

Draco: Giulia!- mi richiama.

Mi fermo e mi giro.
Lo guardo e non rispondo.

Draco: Ascolta. Stasera ci saranno i fuochi d'artifico qui ad Hogwarts. Vediamoci alla Torre dell'Orologio alle 18.00 in punto.
Io: Nessun appuntamento, Malfoy.- incrocio le braccia sotto il seno e lo guardo severa.
Draco: Non è un appuntamento, Riddle.- fa l'occhiolino andandosene.

Rimango da sola. Mi siedo sul morbidissimo divano verde della Sala e mi rilasso con il calore del camino.
Senza accorgermene mi addormento.

Tiger: Sveglia, Riddle!- urla.

Dopo un po' di tempo vengo svegliata da Tiger in un modo un po' brusco.
Strizzo gli occhi e mi stiracchio sbadigliando.

Io: Avresti potuto svegliarmi anche un po' più dolcemente, Tiger.- lo guardo quasi male.
Tiger: Ho incontrato il professor Silente e mi ha detto di riferirti che devi andare nel suo ufficio il prima possibile.

Cosa dovrà mai dirmi Silente?
Mi alzo dal divanetto e salgo le scale uscendo dalla Sala Serpeverde.
Arrivo al suo ufficio, faccio un bel respiro e busso alla porta.

Silente: Avanti.

Tu non sei un assassino. | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora