Capitolo 26

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GIULIA'S POV

Entro in stanza sbattendo leggermente la porta e con una rabbia indescrivibile in corpo.

Astoria: Oh, piccola. Cosa è successo?- dice con tono ironico.
Pansy: Dai, non piangere.
Io: Uscite da questa stanza prima che vi riduca a delle formiche.- concludo furente.

Le due, impaurite, escono velocemente dalla stanza senza alcuna ribellione.
Mi sdraio sul letto posando la mano sulla mia fronte.

Io: Cazzo, perché tutto a me?- sussurro sul punto di piangere.

Quell'idiota l'ha fatto un'altra volta.
Ha per l'ennesima volta ferito i miei sentimenti contro le mie aspettative. Credevo, sempre per l'ennesima volta, che fosse cambiato. Credevo che provasse ancora qualcosa per me, ma è sempre stato un gioco per lui.
Sin dal primo momento.
Quella stupida dichiarazione deve avermi affuscato la vista, tanto da non permettermi di vedere come stavano realmente le cose.
Se ne stesse con la Grengrass.
A me non importa più nulla.
Dopo aver versato parecchie lacrime amare, mi addormento senza accorgermene.

•••

Apro di colpo gli occhi guardandomi intorno.

Io: Sempre nello stesso posto di merda.- mugugno alzandomi dal letto.

Oggi è il mio giorno libero, premio della vittoria a Pozioni.
Mi faccio una doccia calda per poi mettermi la divisa da Serpeverde.
Sciolgo i capelli capelli e mi trucco con un filo di mascara.
Esco dalla camera dirigendomi verso la classe per salutare i miei amici, che fra un po' inizieranno la lezione.
Durante il mio tragitto, sento una mano posarsi dolcemente sulla mia spalla. Mi giro di scatto e vedo Draco, con i suoi soliti capelli biondi leggermente scompigliati e i suoi occhi color ghiaccio, che fissano i miei.
Interrompo quello sguardo che sembra durare un'eternità.

Io: Cosa c'è?- chiedo fredda. incrociando le braccia sotto il seno.
Draco: Ce l'hai con me?
Io: Figuriamoci, Malfoy. Perché dovrei avercela con te?- chiedo con tono sarcastico.
Draco: Non so, forse per quello che ho detto ieri su Astoria?- dice lui come se fosse una cosa ovvia.
Io: A me non importa più nulla delle ragazze che intendi farti. Perciò...- vengo interrotta.
Draco: Ti importa solo di Potter, giusto?

Rimango un attimo in silenzio, per poi avvicinarmi leggermente a lui.

Io: Non sono affari tuoi, Malfoy.- sussurro acida.- Detto questo, penso non ci sia più nulla di cui parlare.

Mi allontano dal biondo senza dargli l'opportunità di rispondermi e lasciandolo nel bel mezzo del corridoio.
Una volta raggiunta la classe, saluto i miei amici cercando di non far notare il mio malumore, nonostante io abbia risposto più volte in modo seccato ad Hermione, che chiedeva continuamente cosa avessi.

•••

Sono le 18.56
Sono seduta appoggiata a un albero, che si trova a pochi metri dalle acque del Lago Nero. Vaghi pensieri passano per la mia mente come dei razzi, e tra questi vi è Draco.
Il mio punto fisso è l'acqua del lago, ma poco dopo noto che il ragazzo dai capelli castani e con la cicatrice si siede accanto a me.
Resto comunque in silenzio.

Harry: Hey.- mi accarezza una guancia.
Io: Ciao.- rispondo ignorando i suoi occhi.
Harry: Perché sei così triste?- mi chiede preoccupato.
Io: Sono rimasta delusa da una persona.- alzo finalmente lo sguardo.
Harry: Immagino che ti riferisca a Malfoy.- sospira.
Io: Ho sbagliato io a fidarmi di uno come lui.
Harry: Giulia...- dice prendendomi il mento con due dita per poi far ruotare la mia testa verso di lui.
Io: Mh?
Harry: Tu sei speciale. E non puoi permettere che Malfoy ti distrugga per sempre. Ti servirebbe davvero qualcuno che riesca a farti capire quanto sei bella, sia fuori che dentro.- si avvicina lentamente al mio viso.

Giulia, cosa fai?!
Nulla, coscienza. Tento di dimenticare Draco.
Ma...
Niente ma, voglio farmi una nuova vita. Una vita migliore senza le solite sofferenze.

Accosto le mie labbra a quelle di Harry fino a toccarle.
Poggio le mie mani sopra le sue spalle mentre continuiamo a baciarci in modo casto.
Tutto quello che sto facendo è un po' forzato, ma devo farlo se voglio dimenticare Draco.
Mi stacco per prima un po' ansimante.
Il castano mi sorride sincero, per poi prendere un scatolina dalla tasca della sua divisa.

Io: Harry, ascolta...- dico dopo aver intuito le sue intenzioni, ma vengo interrotta dal ragazzo.
Harry: Perfavore, prendila. Riflettici sù, poi mi dirai la tua decisione.- continua a sorridere.
Io: D'accordo.- afferro la scatolina e ricambio il sorriso.

DRACO'S POV

Nascosto dietro a una colonna del castello, mi fermo a scrutare attentamente San Potter e Giulia.
Non appena vedo che le loro labbra si sfiorano, il mio cuore si rompe in mille pezzi, e nel frattempo, mi sale un'ira indescrivibile nei confronti di quel demente di Potter.
Sapevo che sarebbe andata a finire così, e avevo anche parlato di questo a Blaise.
Ma vedere dal vivo tutto questo, è tutt'altra cosa. Un incubo ormai diventato reale.
Me ne vado pur di non vedere altro, diretto verso la mia stanza, dove trovo il mio migliore amico Blaise disteso beatamente sul suo letto, come sempre.
Sbatto violentemente la porta, mettendomi le mani fra i capelli biondi in modo disperato.
Il ragazzo dalla pelle scura si accorge di tutto questo e mi guarda con leggera angoscia vedendomi in quello stato.
Mi butto a peso morto sul letto, affondando la testa sul cuscino bianco e morbido.

Blaise: Draco, che ti prende?
Io: Va tutto male, per Salazar.- rispondo trattenendo le lacrime.
Blaise: Mi vuoi dire cos'è successo?- si siede sul mio letto.
Io: Succede che Giulia non vuole più rivolgermi la parola, e nel frattempo quel furbo di Potter ne ha approfittato per provarci.
Blaise: Com'è possibile? Ieri non faceva altro che guardarti come un'innamorata!- esclama incredulo.
Io: Temo di aver fatto un enorme casino, Blaise. Ieri, quando la stavo accompagnando in stanza, le ho nominato Astoria dicendole, in poche parole, che prima o poi me la sarei fatta.- mi guardo le mani, senza notare che il mio amico è letteralmente deluso.
Blaise: Stavate per riavvicinarvi, amico. Perché hai fatto così?
Io: Ero in preda alla gelosia quando mi ha detto che oggi avrebbe fatto un giro con Potter. Così, me ne sono uscito con Astoria.- sospiro.
Blaise: Cazzo, Draco. Avresti dovuto sapere che ti ha nominato Potter per vedere semplicemente una reazione da parte tua.
Io: Beh, ci è riuscita in pieno.- appoggio tristemente la testa sul cuscino.
Blaise: Cosa intendi fare?- chiede dopo qualche istante di silenzio.
Io: Domani è il "grande" giorno.- faccio le virgolette con le dita.
Blaise: Dunque, hai deciso?- domanda con leggera preoccupazione.
Io: Non ho più nulla da perdere. Per quanto io abbia paura, non mi resta altro da fare se non uccidere Albus Silente per salvare la mia famiglia. D'altronde, mia madre e mio padre sono le uniche persone che mi rimangono, oltre a te.- accenno un sorriso, che dura ben poco.

Blaise, dopo aver riflettuto per un po', mi dà una pacca amichevole sulla spalla, per poi alzarsi dal mio letto e allungarsi di nuovo sul suo.

•••

Mi giro da una parte all'altra del letto, mentre il mio amico dorme profondamente.
Ormai sveglio, penso a tutti gli errori fatti nella mia vita, come mi capita spesso di fare da quando ho conosciuto Giulia.
Ma, l'ultimo pensiero che mi porta ad addormentarmi con un piccolo sorriso sulle labbra, è quello del primo e indimenticabile bacio che le diedi all'incirca due settimane fa.

Tu non sei un assassino. | Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora