GIULIA'S POV
Silente: Avanti.
Io: Professore?
Silente: Oh, buon pomeriggio, signorina.
Io: Salve.- faccio un mezzo sorriso.
Silente: Vado dritto al dunque. Vorrei farti vedere uno dei miei più dolorosi ricordi. Vieni, Giulia, avvicinati al pentolino.Mi avvicino al pentolino nero stracolmo apparentemente di acqua, ed il professore estrae con la bacchetta un ricordo dalla sua mente.
Silente: Ora infila la testa dentro il pentolino, e guarda molto attentamente.
Infilo la testa dentro l'acqua, come mi dice il professore, e vengo catapultata con la mia mente in un'altra dimensione. Dovrebbe essere la dimensione del passato. Il passato di Silente.
Il ricordo era di quando Silente era professore di mio zio Tom Riddle, nonché il Signore Oscuro, e stavano parlando di cose che appartengono al mondo dell'oscurità, il mondo della morte.
Inizio a sentire e a vedere qualcosa.Silente: Ciao, Tom. Cosa ti porta qui?
Tom: Buonasera, Signore. Avrei una domanda.
Silente: Chiedi pure.
Tom: Dove sono attualmente i Tre Doni della Morte?Silente lo guarda ammaliato e allo stesso tempo impaurito, come se gli mancasse l'aria.
Silente: Ahm, Tom... Ci sono domande a cui non si può rispondere. L'unica cosa che posso dirti è che si trovano più lontani di quanto crediamo.
Tom: Signore, se io trovassi i Doni della Morte, potrei diventare come lei?Vedo il professore che si appoggia a una sedia, quasi affannato.
Silente: Anche più potente, Tom.
Tom: È il mio momento.- dice andandosene.Silente continua a chiamarlo invano, continua ad urlare:"Tom, Tom!" sperando che egli gli rispondesse. Ma nulla.
Tolgo velocemente la testa dal pentolino, posando lo sguardo sugli occhi pieni di bontà del professor Silente.
Silente: E da quel giorno, non lo vidi più. Mai più.
Giulia: Crede che riuscirà a infiltrarsi nel castello di Hogwarts?
Silente: Lo farà, Giulia. Sta aspettando solo che qualcuno, magari un aiutante che si trovi all'interno del castello, lo faccia entrare.Parecchie ipotesi e pensieri iniziano a girovagare per la mia testa. E se fosse Draco l'aiutante? Probabilmente, Piton ha pronunciato il Voto Infrangibile proprio per questo: avrebbe dovuto proteggere Draco in qualsiasi situazione. E ora deve farlo comunque, affinché non gli accada niente.
Silente, vedendomi pensierosa, mi richiama.Io: Mi perdoni, stavo pensando a questa situazione.
Silente: Ti capisco, Giulia. Tralaltro, sta ancora cercando i Doni della Morte per distruggere tutti noi. Solo tu ed Harry potete fermare tutto questo.
Io: Perché io, Signore?
Silente: Non so come, ma quando ti trovi vicino a tu-sai-chi, riesci a diminuire i suoi poteri. C'è solo un problema, e non so se permettere questa cosa: per diminuire ancora di più i suoi poteri fino a distruggerlo devi far male a te stessa, perché è una questione di legame di sangue, dal momento che è tuo zio. Se vuoi farlo, ricordati che ogni volta che ti troverai vicina a lui, dovrai farti un piccolo taglio su qualsiasi parte del corpo.
Io: Lo farò, per lei ed Hogwarts.
Silente: Dobbiamo scoprire più notizie su di lui. Ci vediamo dopo, e grazie per essere passata.
Io: Di niente, professore. Arrivederci.Torno in camera a farmi una doccia calda per schiarirmi le idee su tutto. Zio Tom, Piton, Draco. Solo a pensarci mi vengono i brividi.
Cazzo. Ho baciato colui che probabilmente sta aiutando il Signore Oscuro a penetrare nelle mura di Hogwarts. Giulia, devi dimenticarlo.
Fra un po' devo incontrarmi proprio con Draco. Metterò le cose in chiaro e gli dirò tutto quello che penso delle sue continue menzogne.Sono le 17.45
Esco dalla doccia e mi vesto con la divisa della scuola truccandomi con un filo di mascara ed eyeliner.
Sciolgo i capelli, ormai diventati ricci dopo aver slegato la treccia a spina di pesce che mi aveva fatto Hermione.
Metto la mia sciarpa da Serpeverde per il troppo freddo e mi dirigo alla Torre dell'Orologio.
Appoggio le braccia sulla ringhiera e ammiro ancora una volta il bellissimo panorama che si affaccoa sul Lago Nero.
Dopo un po' sento un caldo respiro sulle mie spalle. Qualcuno che respira così calorosamente da mettermi paura. È Draco.Draco: Hey, Riddle. Sei arrivata in orario stavolta.- mi sussurra all'orecchio.
Io: Mi hai messo paura.- mi giro verso di lui appoggiandomi alla ringhiera.
Draco: Davvero?- sorride.
Io: Devo parlarti.
Draco: Anche io dovrei dirti qualcosa.
Io: Vai prima tu.Per la primissima volta, guardo Draco in modo non dolce e gentile come mio solito, ma lo guardo come se non sapessi chi ho davanti. Oramai, lo vedo come uno sconosciuto.
Il biondo prende il respiro iniziando a parlare.Draco: Ci sono alcune cose che non è possibile raccontarti, non per mio volere. Semplicemente non posso.
Io: Mi hai fatto venire fin qui per dirmi questo?
Draco: Giulia, è una situazione complicata. E io non so come agire. Devi fidarti di me.- cerca di essere convincente.
Io: Fidarmi di te? Stai aiutando Voldemort, e io dovrei fidarmi di te?
Draco: Non è così.
Io: Basta mentire, Malfoy!- lo sorpasso con l'intenzione di andarmene.Draco tira il mio braccio e mi impedisce di andare via. Mi volto e vedo i suoi profondi occhi color ghiaccio e avvicina le sue labbra per poi premerle contro le mie. Mette le braccia attorno ai miei fianchi. Tale bacio è accompagnato dal rumore dei coloratissimi fuochi d'artificio in cielo.
Ci sono ricascata, di nuovo.
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Tu non sei un assassino. | Draco Malfoy
FanficQuesta storia parla soprattutto di Draco Malfoy, un ragazzo incompreso dal padre e maligno secondo gli altri. Secondo voi, Giulia Riddle, una ragazza Serpeverde del sesto anno, nonché nipote di Voldemort, riuscirà ad addolcire il suo cuore? Riuscirà...