Capitolo 5

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Alison's Pov

Sono già passate due settimane dall'inizio della scuola e devo ammettere che rispetto al mio solito, i voti stanno diventando sempre più alti. Giorgio mi sta aiutando a studiare in questo periodo e devo ringraziarlo per i buoni risultati che sto avendo. Non so come faccia Giorgio ad essere bravo a scuola, se non studia mai.
Lasciando il discorso dei voti, quest'anno sono quasi felice di andare in quell'istituto cupo, sporco e così noioso: se non mi fossi iscritta al Mamiani, sicuramente, non avrei conosciuto Matteo, Massimo, Giulio e in particolare Giorgio. Certe volte penso che abbiamo legato così in fretta e così tanto, perché siamo diversi dagli altri. Mi spiego meglio: noi cinque non veniamo compresi dalle altre persone molto facilmente, è difficile trovare qualcuno che la pensi come te e che capisca quello che dici. Ci piace distinguerci, avere un nostro modo di pensare. Secondo i nostri coetanei, siamo noi a essere sbagliati, ad essere strani. Il nano di Giulio ha un'altra concezione, invece: noi non siamo diversi, siamo solo più intelligenti di loro e ci sentiamo degli emarginati. Sì, lui è un po' (anche molto) egocentrico.
<Bella per Alison>, mi urla da lontano un Valerio fin troppo contento. Ci siamo conosciuti alla gara di freestyle di Giulio. Valerio, a.k.a. Search, a.k.a. Sercho, è la persona più sorridente che abbia mai visto. Alla gara ho conosciuto pure un'altro amico di Giulio, Luca. Anche lui fa rap, il suo nome d'arte è J.
<Vale come ti sei vestito?>, gli chiedo, ridendo, avvicinandomi a lui.
<Non ti piace la mia camicia?>, mi risponde lui appena sono più vicina. 
<Assolutamente no, è qualcosa di orrendo>, continuo io, non smettendo di ridere.
<Cos'ha che non va?>
<Nono, niente tranquillo. La camicia con dei rami deformi e altri disegni incomprensibili si abbina benissimo con il cappelo a righe rosa e le scarpe con i fiori>, gli rispondo. Sembra uscito da un film hippie.
<Che fa troppa tamarragine?>
<Che è sta parola, Search?>, gli chiede Yoshi venendoci incontro, seguito da Massimo e Giorgio. 
<Tutti voi, così colti, e poi non sapete il significato della parola "tamarragine">, gli risponde Valerio non smettendo più di ridere.
Io e Matteo ci guardiamo e io sussurro <è impazzito>.
<Mamma mia, la pancia>, urla lo stupido di Valerio, sedendosi su una panchina. 
Giorgio prende il cellulare e inizia a registrare, <che fai? Te metti seduto? Te metti seduto, zi? Hai paura, hai paura della vita!>
Massimo inizia ad urlare qualcosa di incomprensibile.
Direi che la situazione sta degenerando molto velocemente, tutto ciò non ha senso.
Nel frattempo, Lowlow e J si avvicinano a noi.
<Che vi è preso, regà?>, domanda Giulio.
Noi non gli rispondiamo e anche loro iniziano a ridere.
Il più bel pomeriggio della mia vita: l'anti-social club è finalmente felice, almeno per pochi istanti.

Ho fatto quello che ho potuto -ILL MOVEMENTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora