Alison's Pov
<Ali, aspetta un secondo>, esclama Giulia, poco prima che me ne vada da casa sua.
<Che succede?>, le rispondo, voltandomi verso di lei.
<Credo di avere un problema.>
<Mamma mia Giù, non potevi fartelo venire prima questo problema? Sbrigati, che altrimenti perdo il bus per tornare a casa.>
<Ti posso accompagnare io. Non mi crea nessun problema. Anzi, se vuoi puoi restare a dormire qui>, mi dice lei, con tono speranzoso.
<Devo tornare a casa, non voglio creare disturbo a dormire da te.>
<Come vuoi. Comunque, ritorniamo in camera mia.>
<Basta di stare in quella stanza, mi sto trasformando in una principessa in mezzo a tutto quel rosa>, le rispondo ironica, rientrando nella camera da letto di Giulia. Mi siedo sul letto, mentre lei si sistema di fronte a me, incrociando le gambe sul pavimento freddo.
<Credo di aver bisogno di cambiare aria per un po'.>
<Cosa vuoi dire, Giulia?>, le chiedo, non capendo bene cosa intenda.
<Voglio andare via da Roma, per qualche mese, magari per qualche anno. Voglio iniziare un mio progetto e in questa città, non ne ho l'opportunità. È troppo grande, troppe persone fanno già ciò in cui io voglio eccellere. Credo, di dover iniziare dal basso, da qualche città piccola e tranquilla.>
<Giulia, ma che stai dicendo? Qui hai la scuola, la tua famiglia, i tuoi amici, in un modo egocentrico, hai me.>
<La scuola la vorrei lasciare.>
<Ma manca mezzo anno agli esami di Stato. Prendi almeno il diploma.>
<Tanto, qui in Italia, con o senza diploma, finiremo tutti a fare i commessi in qualche catena di negozi stranieri.>
Rido istericamente alla sua risposta. So che il suo ragionamento non è del tutto sbagliato ma, ancora una volta, per un mio pensiero egocentrico, non credo di voler perderla. Sono sicura che non sa cosa sta dicendo.
<Giulia, ma ti rendi conto di quello che stai pensando di fare?>, le chiedo, con un tono da rimprovero.
<Ho diciannove anni, Alison. So a cosa vado incontro. Dovrei ancora vivere sulle spalle dei miei, in questa cameretta rosa?>
<Magari potremmo cambiare il colore delle pareti. Ci vedo bene un nero>, le dico, sarcastica. Non è un caso il mio tentativo di voler cambiare discorso. Ora, a distanza di qualche secondo, ne sono convinta: lei non può sparire dalla mia vita. Io non posso sparire dalla sua.
<Ho preso la mia decisione. Credo di voler partire poco dopo Capodanno.>
<Io credo di voler rimanere a dormire da te, Giulia>, le dico, poco prima di alzarmi dal letto e correre fra le sue braccia, che mi aspettano spalancate. La sento iniziare a singhiozzare rumorosamente, per poi riempire i miei capelli dalle sue lacrime.
<Sarà difficile, Ali>, sussurra, prima di stringermi, con una forza maggiore.
<Sei sicura di ciò che stai per affrontare?>
<È stato il mio pensiero fisso per settimane.>
<Se è davvero questa, la tua decisione, non voglio sprecare nessun momento, a partire da ora, fino alla tua partenza.>
<Una migliore amica è per sempre>, mi dice, per poi staccarsi e fermarsi ad osservare i miei occhi neri, gonfi per le lacrime che, ancora scorrono sulle mie guance. Mi sorride dolcemente, non staccando i suoi occhi dal mio viso.
<In quale città vorresti andare?>, le chiedo, non molto sicura di averle posto questa domanda.
<Non lo so ancora. Pensavo in qualche cittadina della Sicilia>, mi risponde lei. Riesco a sentire una nota di insicurezza nella sua voce.
<Che dicono i tuoi?>, le chiedo, comprensiva. Non credo che a un genitore piaccia molto l'idea di avere un figlio lontano chissà quanti chilometri da loro.
<Sei la prima a cui lo dico. Non penso la prenderanno bene.>
<Chi lo farebbe?>, le chiedo.
<Massimo>, mi risponde, sbrigativa. Mi scappa una risata.
<Penso mi odi dal periodo delle medie>, continua Giulia, mantenendo il suo solito sorriso sul volto.
<Come mai?>
<Lunga storia.>
<Abbiamo tutta la nottata>, le rispondo, ridendo.
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Ho fatto quello che ho potuto -ILL MOVEMENT
FanficDalla storia: Certe volte penso che abbiamo legato così in fretta e così tanto, perché ci siamo conosciuti proprio quando entrambi stavamo attraversando un brutto momento. Mi fido di lui più di quanto mi possa fidare di una persona che conosco da an...