Alison's Pov
È solo il secondo giorno di scuola ed io sono già stanca dei compagni, dei professori, della sveglia presto per arrivare puntuale alla stazione del bus.
Fortunatamente è l'ultima ora e fra cinque minuti circa dovrebbe suonare la campana.
Mi guardo intorno. In che classe sono capitata? I miei compagni sembrano dei secchioni, e penso che non sia l'aspetto ad ingannare. L'aula ha solo una piccolissima finestra, che non fa né circolare l'aria né far entrare luce. Ma sono solo dettagli, più della metà delle ore scolastiche le passerò in presidenza, perciò non mi interessa più di tanto.
Ultimi minuti dell'ultima noiosissima ora di quella noiosissima mattina. Continuo a chiedermi il motivo per il quale mi sono iscritta al linguistico. Perché non potevo scegliere un'istituto professionale, dove non si doveva studiare molto?
DRIIIIIN
<Finalmente>, prendo lo zaino ed esco dall'aula.
Sento lo sguardo della prof su di me, ma è il mio ultimo pensiero in questo momento.
Esco a passo più veloce possibile dall'istituto. Arrivata in cortile, cerco con lo sguardo quel ragazzo che ho incontrato ieri in presidenza. Non so perché, ma mi ha messo curiosità. È come se lo conoscessi da tempo, ma non mi ricordo assolutamente di lui.
Credo di averlo trovato. È insieme ad altri due ragazzi che avranno più o meno la sua stessa età. Uno è pelato, indossa dei jeans e una maglia dove potrei benissimo entrarci tre volte.
L'altro, invece, ha i capelli neri e la barba. Sicuramente si saranno accorti che li sto osservando, infatti si girano verso di me.
<Vieni Alison ti presento i miei amici>, mi urla Giorgio.
Titubante mi avvicino.
<Lui è Massimo>, dice indicandomi il ragazzo con la barba, <Lui è Matteo>
<Piacere, Alison>, stringo la mano ad entrambi.
Anche Matteo e Massimo assomigliano ai ragazzi del videoclip. Ci sono troppe cose che coincidono, perciò armandomi di tutto il coraggio domando <ma voi siete Nick Sick, Mostro e Yoshimitsu?>
"Alison che hai fatto? Hai davvero chiesto una cosa del genere? Ti rideranno in faccia. Come possono essere Ill Movement?" Stupida vocina.
<Sì, siamo noi>, mi risponde un Massimo tutto sorridente.
"Alison, rispondi Alison. Dì qualcosa dai, non farti passare per deficiente. Chiudi la bocca. Parla." Inizio ad odiare questa voce, se così si può definire.
"Non fare la ragazzina, su. Non fare la fan sfegatata. Dai dai"
<Stupida>
<Cosa?>, mi chiede Matteo.
Li ho appena conosciuti e già ho iniziato a fare figuracce, bene.
<Niente, niente>, mi affretto a dire io.
Si avvicina a noi un ragazzo dai capelli ricci, molto molto basso. Lo riconosco subito, l'ho visto in molte gare di freestyle e devo dire che il nanetto se la cava bene. Si fa chiamare Poeta Incazzato aka Lowlow.
<Oh regà, non mi presentate questa nuova pollastrella?>,dice avvicinandosi a noi.
<Potresti anche salutarci Giulio. Comunque lei è Alison>, esclama Massimo.
<Giulio>, dice Lowlow rivolgendosi a me.
Ok, tutto questo non è normale. Ho appena conosciuto Ill Movement e Poeta Incazzato. Sono fortunati che non sono come quelle ragazzine insopportabili che, appena vedono i loro idoli, si mettono ad urlare. È comunque un'emozione enorme riuscire a conoscere chi era sempre lì per te, anche se non c'era fisicamente. Chi riusciva a capirti, senza averti mai conosciuto.
<Ragazzi, venite alla gara di freestyle stasera? Alison, vieni anche te, se ti va.>
<Ok, non ho nulla da fare oggi.>
<Veniamo anche noi, Giù.>
<19.30, solito bar>, dice Giulio prima di andarsene.
<Ciao, eh?>, gli urla Nick Sick.
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Ho fatto quello che ho potuto -ILL MOVEMENT
FanfictionDalla storia: Certe volte penso che abbiamo legato così in fretta e così tanto, perché ci siamo conosciuti proprio quando entrambi stavamo attraversando un brutto momento. Mi fido di lui più di quanto mi possa fidare di una persona che conosco da an...