Capitolo 21

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Giorgio's Pov
<Ali, ti muovi ad aprire?>, urlo da dietro la porta di casa sua, continuando a bussare. 
<Un attimo e arrivo>, grida Alison, dall'altra parte dell'infisso.
<Sbrigati>, le rispondo, smettendo di bussare e andandomi a sedere su un divanetto impermeabile, sotto la tettoia della casa.
Dopo quelli che sembrano minuti interminabili, vedo la mia migliore amica uscire, spalancando il portone. Mi alzo di scatto.
<Perdo altri dieci minuti. Vuoi entrare?>
<Beh, qui fuori fa freddo>, esclamo, prolungando il suono dell'ultima vocale e, fingendo un brivido, per la bassa temperatura del Dicembre ormai giunto al termine.
<Come mai così elegante?>, mi chiede, osservando il mio abbigliamento, mentre mi fa accomodare nel soggiorno di casa sua.
<Non sei abituata a vedermi in jeans e camicia?>, le chiedo ironicamente, mentre poso la giacca sul divano, al mio fianco.
<Non é eccessivo per fare un giro al parco?>
<Probabilmente hai ragione>, le rispondo, ridendo, <ma ti porto nel miglior parco che tu abbia mai visto.>
Le sue labbra, si allungando in un sorriso enorme.
<Mi nascondi qualcosa, Giorgio Ferrario.>
<Probabilmente hai ragione>, ripeto.
Mi tengo sul vago, non voglio rovinarle la sorpresa, dopo tutto il tempo che abbiamo impiegato per organizzarla. Io e il resto della comitiva abbiamo dato tutto ciò che potevamo per questa festa. Abbiamo deciso di preparare tutto per oggi, 30 Dicembre, per non farle sospettare nulla. Nessuna decorazione o niente di simile, accennava al suo diciassettesimo compleanno. Solo allo scocco della mezzanotte, fra auguri, torta e regali, avrebbe potuto capire lo scopo di tutto.
Che Alison ci abbia cambiato, beh, è certo. Vogliamo che anche lei sia felice, come noi. Più di quanto lo sia adesso.
Sarebbe stata, inoltre, una sorta di festa per Giulia, che sarebbe partita per la Sicilia a distanza di pochi giorni. Le nostre speranze erano inutili: lei era ormai decisa sul da farsi. Non avrebbe cambiato idea. Ma in compenso, ci aveva promesso che sarebbe tornata, prima o poi. Speravo solo non si dimenticasse di noi, prima del suo ritorno.
<Sai dire altro oggi?>, mi chiede Alison, continuando a sorridere. Alza gli occhi al cielo per un secondo, per poi ritornare ad osservare il mio volto.
<No. Non per il momento.>
<Dove mi porti, allora?>
<Ho già risposto a questa domanda. La prossima?>
<Non penso di averne altre. Vado sopra a finire di truccarmi>, mi risponde, iniziando a salire i gradini, saltandone, qualche volta, due o tre.
Come sempre, quando vengo qui, prendo la cornice rossa, lavorata, dal tavolino davanti al divano, dove sono seduto. Ammiro la foto che vi è custodita. Alison è una ragazza bellissima, magra e alquanto strana. Ha i capelli neri lunghi fino alla schiena e degli occhi, che sembrano due pozzi luccicanti, dove ogni volta mi perdo.
In quella foto è particolarmente bella, o almeno lo è per me. Indossa un vestito nero a tubino e delle sneakers, dello stesso colore. Ha un sorriso enorme, uno di quei sorrisi che rivolge solo a me, uno di quei sorrisi veri.
Ricordo di aver scattato io la foto, e ricordo anche quando: in una delle tante gare di freestyle di Giulio. Una delle prime volta che Alison era uscita con me e i miei strani amici.
Io e Alison, ormai siamo molto legati. Sono felice della nostra amicizia.
Molte volte ci dicono che finiremo per metterci insieme, ma io escludo questa possibilità. Alison non è innamorata di me. O almeno, non per il momento. Di questo ne sono certo.
<Andiamo? Sei pronta?>, le chiedo, sentendola ritornare in salotto.
Annuisce, prima di prendermi per mano ed uscire dalla stanza. Senza accorgemene, ho ancora la sua foto in mano.  Lei sembra capire la direzione del mio sguardo. 
<Giorgio, mamma mia, sempre a guardare quella foto! Per il prossimo Natale te ne regalo una copia>, dice lei, ironica.
<Mhh, non mi dispiacerebbe come cosa> rido io.
Si chiude il portone alle spalle, facendo fare due giri di chiave nella serratura, ormai arrugginita. La conduco velocemente alla mia Yaris grigia, aprendole lo sportello, che poi richiudo con un finto inchino. Il sorriso sul suo volto, si allarga, seguito dal mio. La sua presenza mi fa stare bene.

___SPAZIO AUTRICE__
Ehiii!💞
Come vi aspettate continui la storia? Giorgio dove porterà Alison? Come andrà la festa? I ragazzi, come reagiranno alla partenza di Giulia?
Al prossimo capitolo,
Damiana

Ho fatto quello che ho potuto -ILL MOVEMENTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora