Alison's Pov
<Vieni Alison, guarda che c'è qui.>
<Se ti riferisci alla rampa, si trova lì già da molto tempo.>
<La scorsa volta non me l'avevi fatta vedere, però>
<Mi scusi Signor Ferrario. Rimedierò dandogli l'onore di fare i primi trick>, gli rispondo, ridendo.
Lui sorride. In men che non si dica, sale sul suo skate, che ha chiamato "Alex". Se pensavate già prima di sapere questo, che è un tipo alquanto strano, non saprei come darvi torto. Eppure è il suo essere strano, a renderlo così. Non riuscirei a pensare a un Giorgio serio e riflessivo. Lui è istintivo, fuori dalla norma, così sicuro. È per questo che lo invidio: vorrei tanto essere come lui. Vorrei non essere così incerta in ogni cosa. Vorrei riuscire ad essere qualcuno. Vorrei spiccare fra gli altri. Vorrei che, mi riconoscano fra le centinaia di ragazze dai capelli neri che passano il venerdì sera a Piazza del Popolo. Vorrei che camminando per strada, tutti sappiano che quella è Alison Bizzi. Mi basterebbe questo, mi basterebbe essere più sicura di me.
<Ali, tutto bene?>, mi chiede il mio migliore amico, avvicinandosi immediatamente a me.
<Sì, scusa Giò, stavo solo pensando.>
Lui sembra voler chiudere l'argomento e mi prende per mano.
Inizia a correre. Per non sbilanciarmi in avanti, sono costretta a farlo anche io.
<Sei pazzesco: un minuto prima eri sulla rampa e ora sei qui a correre con me>
<Io? Sei tu quella pazzesca>, mi dice lui, fermandosi bruscamente e facendomi quasi inciampare.
<Ma a che ti riferisci?>
<A tutto, Alison. Non vedi? Non vedi come mi rendi felice? Prima passavo le mie giornate in camera, a scrivere canzoni tristi o semplicemente a cercare di dare una svolta a tutto ciò che mi accadeva, fallendo miseramente.> Si prende qualche attimo di silenzio, poi ritorna al suo discorso. <Ora, passo la mia vita accanto a te.>
<Ed è una cosa positiva?>
<Bizzi, ti sembra che non lo sia? Mi stai cambiando. In meglio. E io ti adoro per questo.>
<A me non sembrerebbe così come dici tu. Io sono un disastro. E tu lo sai. Io non miglioro le persone, magari le peggioro. Faccio creare solo complessi e problemi>, rispondo io velocemente, sicuramente mangiandomi qualche parola.
<Magari, è proprio questo che adoro, non credi?>
<Come dici tu. Il motivo di questa corsa?>, gli chiedo in modo brusco.
<Mi piace farti impazzire.>
<Sei un cretino.>
<Non ti posso dare torto>, mi risponde Giorgio.
<Menomale che ne sei consapevole>, gli dico, ridendo.
<Ma la smetti?>
<Perché dovrei?>
<Guarda che inizio a rincorrerti per tutta Roma>
<Fai pure, tanto sei lentissimo>, gli rispondo, facendo una faccia buffa e iniziando a correre via.
<E lo skate lo lasci qui?>, mi urla Giorgio, già lontano da me.
<Portamelo tu, mi secca tornare indietro.>
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Ho fatto quello che ho potuto -ILL MOVEMENT
FanfictionDalla storia: Certe volte penso che abbiamo legato così in fretta e così tanto, perché ci siamo conosciuti proprio quando entrambi stavamo attraversando un brutto momento. Mi fido di lui più di quanto mi possa fidare di una persona che conosco da an...