Alison's Pov
Chiudo il portone rumorosamente. Non penso che qualsiasi ragazza si sarebbe vestita come me per uscire. È a malapena metà settembre e io indosso una felpa enorme e stra pesante. L'ho "abbinata", se così si può dire, con delle calze velate nere e degli anfibi. "Un'ombra nera che gira per le strade di Roma", come mi chiama mio fratello. Non si sbaglia, indosso sempre vestiti scuri e i capelli e gli occhi marroni, non fanno altro che far aumentare il mio aspetto così cupo.
Non andrò in skate. Giorgio verrà a prendermi e andremo insieme al bar. Non so dove si trovi questo locale, di solito non frequento posti con molta gente, sono più una persona che ama stare da sola.
Vedo una Yaris grigia sfrecciare per la strada e accostarsi vicino a me. È Giorgio. Apro lo sportello ed entro in macchina.
<Ciao Gio>, lo saluto io.
<Ei Alison>
Si viene a creare un silenzio imbarazzante, proprio come la prima volta che ci siamo incontrati. È pensieroso, lo vedo sospirare.
<Alison, ma ti piace il mixtape?>, mi domanda alla fine. Ha un'espressione strana, sembra preoccupato.
<Sì, certo, mi piace davvero tanto>, mi limito a dire io. Non posso raccontargli le emozioni che provo quando sento le loro canzoni, mi prenderebbe per pazza. Ricordo la prima volta che ho ascoltato "Grazie di Niente", le lacrime minacciavano di bagnare le mie guance. Ma vorrei allontanarmi da questo argomento, non vorrei sembrare una di quelle ragazzine isteriche.
<Lo dici solo per non farmi rimanere male?>, chiede Giorgio, con una voce quasi spaventata, come se la mia risposta fosse una cosa importante per lui. Nelle canzoni, sembrava più sicuro di sé e dava l'impressione di non importarsene molto dei giudizi degli altri. Eppure, in questo momento, è tutto il contrario, mi fa quasi pena.
<No>, rispondo io.
Un nuovo silenzio. Basta, è imbarazzante. Fortunatamente siamo arrivati al bar, scendiamo dall'auto ed entriamo. È un classico bar, niente di più, la sola differenza è quella di un piccolo palco al centro della stanza enorme.
<Guarda, lì c'è la testa pelata>, esclama Giorgio, con un ghigno sul viso. Ci avviciniamo a Matteo e lo salutiamo.
<Vai da Giulio, è abbastanza nervoso>, dice Yoshimitsu a Mostro.
<Alison, vieni?>, mi chiede Giorgio.
<Sisi, arrivo.>Pov's Giorgio
È il turno di Giulio e lui è abbastanza agitato, come in tutte le altre gare di freestyle.
<Tranquillo, dai>, gli dice Alison prima che salga sul palco, lui le sorride.
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Ho fatto quello che ho potuto -ILL MOVEMENT
FanficDalla storia: Certe volte penso che abbiamo legato così in fretta e così tanto, perché ci siamo conosciuti proprio quando entrambi stavamo attraversando un brutto momento. Mi fido di lui più di quanto mi possa fidare di una persona che conosco da an...