"Esth!"
"Ciao Bianca!" esclama Esther prendendo in braccio la bambina, mentre si presenta alla sorella maggiore di Anto
"Non saluti il papà?" chiede Anto, salutando la figlia che non vuole scendere dalle braccia di Esther
"Ciao papà" risponde la piccola sbrigativa per poi scendere e portare Esther in camera con sé.
"Mi aiuti a impacchettare il regalo per papà?" chiede Bianca sussurrando
"Prendi le forbici e lo facciamo" risponde Esther ridendo.
"Mi sei mancata sorellona. Cosa ne pensi di Esth?" chiede Anto ad Anna, a lui è sempre importato del giudizio delle sue sorelle.
"Al momento ti posso dire che è bella, ma anche Valentina lo era. La cosa bella è che Bianca sia già molto legata a lei. Tu sei felice?"
" Molto felice. Ogni tanto si litiga ma è normale. Lavora nella dirigenza dell'Inter"
"Quindi è inutile chiederti dove l'hai conosciuta. Li mortà Anto, che livido hai sul sopracciglio?"
"Nulla, mi sono fatto male in allenamento" risponde Anto con tono vago
"Come se non ti conoscessi... Con chi stava Esther prima?" chiede Anna sedendosi sul divano
"Santon, ma stavano insieme tanto per dire, a Davide non fregava nulla di lei"
"Dal tuo sopracciglio non si direbbe ma ti avviso: Bianca ha passato tutto il viaggio a parlarmi di Esther, fai qualcosa che possa rendere tua figlia triste e io ti ammazzo"
"Sempre gentile sorellì" dice Anto alzando gli occhi al cielo.
"Lo sai che ti voglio bene Anto, ma Bianca per me è tutto, sarà la figlia che non avrò mai e lo sai quanto sia importante per me"
"Lo so, vieni qui" dice Anto abbracciando stretta sua sorella, lasciando scendere una lacrima sulla guancia. Vengono interrotti da Bianca che corre in soggiorno con una scatola rossa e la porge al padre.
"Ti ho fatto un regalo papi"
Anto, curioso come un bambino, apre la scatola e tira fuori un pacchetto pieno di biscotti di forme strane
"Li abbiamo fatti io, zia Anna e zia Sara"
"Saranno buonissimi piccola mia, ora li assaggiamo nel latte" dice il calciatore prendendo in braccio la figlia ed accompagnandola in cucina per la colazione, seguito poi dalle due ragazze.
"Bianca passerà una bella settimana qui, ora ne sonosicura" dice ad un certo punto Anna, mentre è in macchina con Esther versoAppiano Gentile; Anto e Bianca sono in macchina con Danilo, per il quale lapiccola ha un debole.
"Stai qui anche tu? Anto era felicissimo quando l'hai chiamato" dice Esthersorridendo
"Si, sto a casa di una mia vecchia amica, volevo vedere Anto giocare"
"Spero che vada bene, dopo la Juve ci vuole una vittoria, e con l'Empoli èabbastanza fattibile"
"Lo credo anche io. Domanda: tu che sei romanista, come fai a sopportare Antomentre guarda la Lazio?" chiede Anna ridendo, superata la tensione iniziale.
"Autocontrollo, anche perché lo sopporto anche quando va in trasferta" rispondeEsther sorridendo
"Hai ragione, quando eravamo piccoli, durante un derby, l'ho chiuso sulbalcone. Pecora nera della famiglia" racconta Anna, ridendo al ricordo di moltianni prima, quando erano ancora uniti tutti insieme sotto lo stesso tetto; poiAnto a quindici anni è andato via per inseguire il suo sogno, lasciando lei eSara, poi anche lei è uscita di casa per andare in accademia, l'unica ancora acasa è la 'piccola' Sara. Quanto le mancano i bei vecchi tempi.
"Candrè, perché sei così felice oggi?" chiede Mauro vedendo Antonio al settimo cielo, anche mentre fa gli esercizi ai quadricipiti che tanto odia.
"Stamattina presto è arrivata Bianca: sta con me ed Esther per una settimana intera, ora è con lei"
"Ecco spiegato tutto. Le due donne della tua vita eh"
"Bianca sicuramente, Esth lo spero tanto. Ho amato solo Valentina come lei, e la cosa mi fa un po' paura; anzi molta"
"Ora non devi pensare a questo, goditi la settimana con loro e poi quando arriverà il momento ci penserai. Dai muoviti che ci dobbiamo allenare"
"Che momento?"
"Ma sei scemo tanto... ti devo spiegare tutto io"
"Così capisci quanto mi sopporta Linda" esclama il centrocampista uscendo dallo spogliatoio e chiudendo, per scherzo, la porta in faccia al capitano
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Rotten; Antonio Candreva
Fiksi RemajaEsther Montella, non ha mai avuto una vita facile, ma non le importa più: ha trovato un modo con cui nascondere il suo dolore, come la polvere sotto al tappeto. Assunta all'Inter decide di continuare con la sua vita senza rimorsi o rimpianti, ma il...