WICKED

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Era ancora tutto un incubo, mentre vedevo i miei genitori, o almeno così mi sembravano, venir portati via dai soldati.
Non erano immuni al virus. Solo io lo ero. Perché? Questa domanda mi attanagliava da quando sono riuscita a ricordarmi un po' di cose. I sogni mi tormentavano e continuavo a vedere le loro facce.

Perché io ero ancora viva? E cosa ne era rimasto del mondo che mi ricordavo?

Esistevano ancora i fiumi? O gli alberi? O i corsi d'acqua?.

Vedevo mio padre che mi diceva di stare tranquilla e di non preoccuparmi, mentre intorno a me sentivo voci e le braccia di Newt attorno al mio corpo.
Mi svegliò dolcemente, come solo lui sapeva fare e mi portò giù da quel elicottero che ci aveva salvati, mentre qualcun altro svegliava Thomas, anch'egli colto da un incubo.

Ci portarono in uno strano posto, ma non riuscivo a capire nulla; ero ancora troppo sconvolta per la morte di Chuck e per tutto quello che ci stava succedendo.
Ho solo visto che era una struttura strana, blindata.

Sentivo freddo e una morsa allo stomaco che probabilmente era la fame che ancora si faceva sentire. Mi voltai verso Newt, anche lui era sconvolto e stanco; così come Teresa, Winston, Frypan e Minho.

Eravamo fuori da quel labirinto ma non mi sentivo ancora al sicuro, sentivo paura, come se non ci aspettasse niente di buono.

Che cos'era quel posto? E chi erano quelle persone?
Ma soprattutto, potevamo fidarci di loro?

Mi portarono in una parte femminile del dormitorio, insieme a Teresa e ci hanno fatto fare una doccia calda prima di darci vestiti puliti.
L'acqua calda mi invase subito le ossa fredde e indolenzite, fu come un tonico per il mio corpo; i vestiti erano comodi e caldi.

Dopo mi diedero un cuscino e sempre con Teresa raggiunsi la stanza a letto.
La stanza aveva tanti letti a castello, all'inizio mi parvero una ventina ma appena focalizzai bene, ne potei contare otto.

<<Teresa ed Eryn sono le vostre nuove compagne>>
Disse la donna di colore che ci aveva accompagnate.
Subito tutte le ragazze sui lettini si alzarono e vidi subito lei. Alia.

<<Alia!>>
Gridai lasciando cadere il cuscino a terra
<<Eryn!>>
Gridò lei venendomi incontro.
Ci abbracciammo, forte.

<<Credevo fossi morta!>>
Ammisi io
<<Io pensavo lo stesso di te. Tutti lo pensavamo!>> disse lei mollando la presa così da riuscire a guardarci

<<Aris sarà felicissimo di vederti!>>
Disse dopo un attimo di silenzio
<<Aris? È vivo?! Dov'è?>>
Risposi io incredula
<<Sarà di là, nella sala in cui mangiamo, con gli altri radurai!>>
Disse Alia
<<Portami da lui>>
Chiesi
<<Vieni!>>
Disse Alia prendendomi dal braccio e tirandomi con lei.

Attraversammo un lungo corridoio e poi una porta; quando si aprì riuscì a vedere tanti tavoli e tanti ragazzi e ragazze seduti a parlare tranquillamente.

Vidi Thomas, Newt, Minho e gli altri seduti con alcuni ragazzi, che mi guardavano.
In un tavolo, all'angolo della sala, un ragazzo con addosso il cappuccio della felpa, potevo riconoscerlo ovunque.

Feci qualche passo e fui più vicina a lui
<<Aris>>
Dissi piano quasi tenendo che non fosse lui.
Si tirò via il cappuccio e la sua espressione era più incredula della mia
<<Er...Eryn>>
Disse alzandosi dal tavolo e venendo incontro a me e io feci lo stesso.
Ci abbracciammo, davvero forte, mi facevano male le costole tanto mi stringeva <<Sei viva>> mi diceva <<Tu sei vivo! Faccia da caspio>> dissi continuando a stringerlo.

Non riuscivo a credere che fosse davvero lui.







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Spero che vi piaccia questo primo capitolo. Posterò un nuovo capitolo ogni lunedì. ❤️😁💪🏼 ancora non so come si svilupperà l'intera storia, lo scopriremo piano piano insieme.

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