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"Tra un po' devono ancora finire... Intanto dovresti dare un'occhiata ad alcune cose"

Ero abbastanza scettica riguardo quelle "alcune cose" nominate da Janson, così gli rifilai un'occhiataccia aspettando qualche spiegazione in più.

«Credo proprio che tu non ti trovi nella posizione di poter prendere decisioni, Eryn» disse l'uomo rifilandomi un ghigno.

«Ah davvero? E cosa vorresti farmi? Magari farmi sparare da una delle tue guardie? O iniettarmi qualche altro virus?»
Lo sfidai io, imitando la voce di una ragazzina viziata.
Non serví girarmi per rendermi conto che due figure slanciate e muscolose erano esattamente alle mie spalle e, soprattutto, mi stavano puntando un fucile sulla schiena.

«Muoviti ragazzina» disse una voce roca e profonda, intimandomi di camminare.
Senza via di fuga fui costretta a seguire Janson per farmi mostrare queste famose "alcune cose".

Dopo circa cinque minuti, passati nel più totale silenzio con il solo sottofondo del rumore delle nostre scarpe, arrivammo davanti ad una porta.

Sulla targhetta era visibile la scritta "Signor Janson".
Mi scappò una risata e commentai «Davvero fantasioso! Era più appropriamo Uomo Ratto, ma apprezzo l'impegno» continuando a ridere.

«Non è divertente e ora entra» rispose Janson, alzando leggermente il tono della sua voce.

Non feci un solo passo, inutile dire che le guardie mi spinsero dentro a forza e non ebbi scelta se non quella di entrare nella stanza.

«Bene, quali sono queste cose?» Dissi io, marcando sull'ultima parola.

«Non c'è bisogno che fai la dura con me, io ho la coscienza pulita Eryn, tutto questo è per un bene più grande, lo sai anche tu nel profondo»

Mi ritrovai di nuovo a ridere, per poi ricompormi e rispondere a Janson.
«Certo, per un bene più grande, è notevole quanto possiate essere stupidi. Uccidete e sfruttate vite umane soltanto per trovare una stupida cura che non esiste!»
Terminai ansimando per quanto ero riuscita ad alzare la voce nella discussione.

Janson non si scompose di un centimetro, stava lì fermo, ad osservarmi, magari anche a compatirmi.
Lo odiavo, lo odiavo con tutta me stessa per tutto ciò che mi aveva fatto.

Tutto ciò che riuscì a dirmi fu «Bene, ora che hai fatto il tuo spettacolino e ti sei tolta questo peso, possiamo concentrarci sul motivo del nostro colloquio»

«Aspetta, già sapevi che sarei venuta qui?» Lo interruppi io «Quindi era tutto già programmato?» Sbraitai.

«Mia cara, queste sono le variabili, pensi che sia stato un caso che lo spaccato abbia sparato ad uno di voi con tutta la gente che era là? Non avresti mai lasciato il tuo prezioso Thomas da solo» Rispose come se fosse tutto normale «Sei il soggetto B 222 - il cervello, ma ciò non vuol dire che non segui il tuo cuore» terminò Janson, facendo trapelare tra le righe il fatto che fosse patetico provare dei sentimenti.

«Bene, ora veniamo a noi, ecco ciò che volevo mostrarti»
disse con tono solenne mentre apriva una sorta di valigetta sigillata ermeticamente, con all'interno una sorta di fialetta contenente un liquido verde.

«E cosa sarebbe? Estratto di cetriolo?» Lo derisi.

«Prima che tu e il tuo amato Thomas lavoraste insieme per trovare una cura, e in parte qualcosa avete trovato... tu da sola...» si fermò a guardarmi per qualche secondo che a me sembrava interminabile

«Allora? Cos'è?» lo incitai

«È il siero per ripristinare i tuoi ricordi» rispose«Ci avevi lavorato il primo anno che hai iniziato con la Wicked, eri davvero brava... Lo potresti considerare come una ricompensa in cambio non intralcerai i nostri piani»

Mi zittii all'istante.
Rimasi ferma, senza proferire parola.
Tutto quel tempo passato a cercare di ricordare, tutti quei ricordi sbiaditi, senza ricordare i dettagli del volto dei miei genitori. Faceva sempre tutto così male.
Tutti quei momenti in cui crollavo e l'unica cosa che avrei voluto, era ricordare almeno un singolo momento felice prima di tutto questo.
Prima delle eruzioni solari, prima del labirino, del virus, prima della Wicked.

Semplicemente ricordare la mia casa, o altre cose apparentemente senza significato, per chiunque altro come mia madre che mi preparava la colazione o mio padre che mi regalava una bambola. Mio padre! E se fosse davvero lui, Janson? Se non fossero tutte bugie le cose che mi aveva detto? Se potessi ricordare tutto e aiutare i miei amici?.


















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Ciaooo 🦄🙄 che ne pensate?  Secondo voi Eryn cosa deciderà?
Capitolo scritto interamente da
Micaelaca99   Che ringrazio tanto❤️ davvero bel capitolo. come ben vedrai io l'ho modificato pochissimo quindi grazie hai fatto un buon lavoro.

Maze Runner-The Group B girl 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora