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Soggetto 222. Proprietà della C.A.T.T.I.V.O. Il cervello.... Soggetto 222. Proprietà della C.A.T.T.I.V.O. Il cervello.
Queste parole rimbombavano nella mia testa, fino a farmela esplodere. La sentivo in fiamme.

Cercai di aprire poco a poco gli occhi ma era ancora tutto buio, a parte una luce fioca che non riuscivo a capire da dove provenisse, che mi illuminava metà viso.
Delle braccia calde che mi stringevano e un respiro proprio vicino al mio collo; era una sensazione famigliare.... <<Dovresti dormire ancora un po'>> sento dire piano, mi volto di lato e vedo Newt <<Tranquilla sono qui, ti proteggo io>> mi dice avvicinando ancora più il viso al mio <<Newt>> dico mentre poso una mano sulla sua guancia, lo accarezzo e lo bacio, quasi sorprendendolo <<Ehi>> dice e mi stringe ancora di più <<Cos'è successo? Stavo parlando con voi quando...>> quando? Non me lo ricordo, ho solo visto tutto buio <<Sei crollata, non volevamo svegliarti e ti abbiamo lasciata qui>> dice <<Mi hanno permesso di dormire con te?>> chiedo <<Non sono venuti a prenderti, eri stanca, che ti hanno fatto al braccio?>> chiede toccandomi lievemente l'incavo del braccio <<Chi mi ha messo sopra al tuo letto?>> rispondo <<Io e Minho, non cambiare discorso, che ti hanno fatto?>> chiede questa volta preoccupato, resto in silenzio un attimo e faccio passare una mano tra i suoi capelli <<Oggi mi hanno fatto degli altri esami>> rispondo <<Perché? Stai...stai male?>> chiede <<No no, sto bene. Erano solo esami Newt>> gli passo il dito sulle labbra <<Va bene...>> mi bacia <<mi mancava dormire con te Eryn>> dice dolcemente <<Mancava anche a me...da morire...>>.

A mezzogiorno mi sembrava di avere un trapano nel cervello e lo stomaco mi si contorceva <<Piccola qualcosa devi mangiare>> mi sussurra Newt all'orecchio mentre mi bacia la testa <<Non ho fame però>> rispondo stringendogli la mano destra <<Però fallo almeno per me, okay? Almeno un po'>> dice col viso preoccupato <<Non preoccuparti Newt, sto bene>> dico sorridendo <<Lo so, però mangia>> mi bacia velocemente a stampo <<Oddio quanto siete dolci, facce da caspio! Mi farete vomitare>> dice sarcastico Minho, Newt lo ignora, non è dell'umore adatto, mi fa un cenno e riprende a mangiare, sorrido a Minho e inizio a mangiare qualcosa.

Al pomeriggio mi hanno separata dai ragazzi e stavo per andare nel mio dormitorio quando sono stata fermata ancora da Janson <<Abbiamo ancora degli esami da fare, ricordi?>> dice facendomi segno di seguirlo, lo seguo titubante, nella stessa stanza di laboratorio, bianca e piena di robe mediche. Non c'era la solita dottoressa a prelevarmi il sangue e a farmi le punture nel braccio <<Dov'è la dottoressa di ieri?>> chiedo a Janson <<Questa volta sarò io a fare tutto, sei speciale Eryn, ti servono mani speciali>> risponde col suo terribile ghigno <<Non fa altro che ripetermelo>> mi esce quasi come un'accusa <<Perché lo sei davvero. Il tuo sangue è speciale>> mi infila l'ago nella vena <<Cos'ha di così tanto speciale? Non è come quello dei miei compagni?>> faccio una smorfia per il dolore <<No il tuo è diverso, lo è sempre stato>> risponde <<Che vuole dire?>> chiedo confusa <<Non diamo peso alle parole Eryn, non hanno importanza...>> risponde e non so più cosa dire perché con i suoi modi mi intimidisce. Cosa voleva dire?

<<Newt è il tuo ragazzo?>> chiede dopo qualche minuto di silenzio <<Lo è...>> rispondo <<Non deve essere stato facile>> toglie l'ago <<No. per niente ma siamo ancora vivi e siamo insieme>> dico sicura <<È bello vedere quanta forza hai ancora. Proprio come tua madre>> dice prendendo la puntura col liquido giallastro <<Cosa? Che sta dicendo??>> questa volta sono arrabbiata, Janson non vuole rispondere alle mie domande <<Tra poco sarà tutto finito, stai tranquilla>> mi si avvicina e infila ancora l'ago nel braccio, questa volta un po' più su, mi agito, ho paura <<Aspetti.. che.. cosa mi sta facendo? Cos'è questa roba? Cosa sa sui miei genitori?>> chiedo ansimante <<Shhh.. presto sarà tutto finito>> dice ma sento la sua voce lontana, troppo lontana, la testa è pensante e piano piano si fa ancora tutto buio.

Thomas. Thomas è la prima persona che mi viene in mente, la prima che sogno dopo tanto tempo.
Mentre intorno a me è tutto buio, non riesco a svegliarmi, sento delle voci e... e sento freddo ma non riesco ad aprire gli occhi.

Thomas. Indossa un camice bianco, mi stringe la mano e mi dice di stare tranquilla. Non riesco a capire; è tipo uno dei sogni che facevo nel labirinto.

Vedo delle facce che mi guardano dall'alto, mentre ho le braccia e le gambe bloccate, chiuse sul letto <<Non sopravvivrà a lungo in queste condizioni>> sento dire da una voce famigliare, da Janson forse?
<<Non possiamo fermarci adesso>> questa volta è una donna a parlare; cerco di dire qualcosa anch'io ma le labbra non si muovono. Poi tutto scuro. Troppo scuro, seguito da un forte bip, mi stava scoppiando la testa.




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Ciauuuu vi piace la foto? 👆🏼👆🏼

Maze Runner-The Group B girl 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora