14

2.2K 77 19
                                    




Dopo aver visto gli spaccati dietro alla finestra, abbiamo parlato a lungo e trovato un modo per scappare da lì. Ognuno aveva un compito preciso, dovevamo restare uniti sempre.

Questa mattina Janson ha fatto un discorso stano, dicendo che dovevamo passare delle prove prima di poter andare in un luogo sicuro; non sembrava niente di buono.

Per il suo discorso, Janson ci ha messi all'esterno di una stanza, eravamo tutti seduti per terra, con la schiena rivolta contro la porta del dormitorio 5.
Di fronte alla porta dell'altro dormitorio era stata posizionata una grossa scrivania di legno.
Janson era seduto su una sedia con i piedi appoggiati sul piano e le caviglie incrociate. Leggeva dei fogli.

Thomas stava perdendo la pazienza mentre "l'uomo Ratto" si preparava a parlare; Tommy iniziò a camminare verso di lui, ma a soli tre metri dalla scrivania, sbatté contro un muro invisibile.

<<Attento>> gli gridò Minho troppo tardi.

Thomas si avvicinò comunque, Janson perse la pazienza
<<Quante volte lo devo ripetere? Mancano ancora alcuni minuti prima di mettere in atto le prove dello stadio 2!>> disse.

Tommy tornò indietro da noi, si sedette tar Aris e Minho, io con Newt, mentre vicino a me avevo Winston e altri ragazzi

<<Di che caspio di prove si tratterà?>> disse Frypan
<<Niente di buono amico!>> gli rispose Minho
<<Non avevo mai notato quel muro trasparente prima d'ora>> dissi io senza distogliere lo sguardo a esso
<<Pff, come se fosse la cosa più importante!>> disse Minho, Newt lo fulminò con gli occhi
<<Si ma è strano come facciamo sparire e riapparire le cose sotto al nostro naso>> dissi <<Mi fa pensare sempre di più alla C.A.T.T.I.V.O>> continuai, Newt annuì continuando a fissare il muro davanti a noi.

Il discorso di Janson era stato più che altro confuso e pauroso, la cosa sicura era che non eravamo per niente al sicuro in questo posto.

Una cosa che disse mi colpì
<<Se c'è una cosa che posso dire oggi, è che non dovreste mai credere ai vostri occhi, né alla vostra mente>> la cosa buffa era che non potevamo credere nemmeno a noi stessi...

....

Newt l'avevo visto poco perché ovviamente avevano ripreso a farmi gli esami.
Avevano prelevato 4 boccette del mio sangue, un infermiera lo stava esaminando da quasi mezz'ora

<<Dovresti riprendere il tuo posto Eryn>> la voce di Janson mi arriva come un rumore stridulo
<<Che cosa avete intenzione di farci?>> rispondo sospirando chiudendo gli occhi
<<Niente che non siate abituati a fare.. ma tu non sei costretta a subire tutto questo, puoi riprendere il tuo>> dice ma non lo lascio finire
<<È la C.A.T.T.I.V.O vero? Ancora. Non ci siamo mai liberati veramente>> dico
<<Sono contento di sapere che la tua testa funzioni ancora! La C.A.T.T.I.V.O non è una cosa così brutta; sta per "Catastrofe attiva totalmente: Test....>> poi si ferma a guardarmi per un attimo <<Un tempo lo sapevi..>> dice aspettandosi qualcosa da me
<<Test indicizzati violenza ospiti>> finisco abbassando lo sguardo
<<Visto? Non c'è niente di male in tutto questo>> dice sorridendo
<<Certo>> dico abbozzando un sorriso per il forte dolore alla testa e alla pancia
<<Non sei costretta a fare parte delle prove della zona bruciata. Posso parlare con Ava Paige per te e farti ritornare>> dice serio portando la sua mano destra sulla mia guancia.

La levai subito, provavo un senso di schifo mentre diceva quelle parole, non riuscivo a connettere bene tutto
<<Non voglio niente da te. Preferisco morire insieme agli altri>> rispondo
<<Non ti lascerò morire così.. Tu non sei immune Eryn, e se Newt o Thomas ci tenessero davvero a te, non ti porterebbero via da qui! Non ti lascerò morire>> dice
<<Così come non hai impedito ad Ava di mandarmi nel labirinto? Dimmi è così il tuo modo di proteggermi? Non sono immune? Perfetto! È una notizia bellissima, morirò prima di tutti o diventerò una fottuta spaccata del caspio!>> rispondo sorridendo nervosamente
<<Te lo ricordi? Il siero sta funzionando! E come ti senti fisicamente, dimmi! Anche se non sei immune, il tuo sangue funziona diversamente...>> risponde leggendo la mia cartella clinica
<<Una meraviglia! Posso andare adesso? Vorrei farmi almeno una doccia e tornare dai miei amici>>.

Finalmente fui esaudita e mi lasciò andare. Presi dei vestiti e due asciugamani, mi infilai subito sotto la doccia.
L'acqua calda era perfetta mentre mi invadeva il corpo, sentivo tutto lo stress scivolare via, insieme al sangue sulle braccia e alle brutte notizie. Potei finalmente liberarmi in un pianto "liberatorio".








***
Eccooooo 😘

Maze Runner-The Group B girl 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora