Prologo Damon

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1 Anno prima

«Dai Tyler vieni con me!» Devo convincere mio fratello per farlo venire alla festa di Derek con me, altrimenti i miei genitori non mi avrebbero mandato, a causa della mia ultima bravata, ovvero il mio problema con l'alcol.
Non lo reggo molto.
All'ultima festa sono rimasto a dormire fuori, perché ero troppo sbronzo e non potevo guidare.
Ma questa volta ho chi mi mi può accompagnare, Tyler un sedicenne moccioso che non se la cava molto bene con la guida, ma per stasera può anche accompagnarmi.

«Damon, lo sai che non me la cavo bene con la guida.» Mi ricorda un'altra volta lui.
L'unica arma che mi rimane per convincerlo sono le promesse.

«Se mi accompagni da domani ti faccio usare la mia auto per fare pratica.» Ora non mi può dire di no, infatti un sorriso gli illumina il volto mentre si allaccia le scarpe.

«Mamma noi andiamo alla festa!» Gridiamo all'unisono io e Tyler.
La mamma ci fa le solite raccomandazioni: non ritiratevi tardi, non bevete troppo, e l'ultima è rivolta a me , bada a tuo fratello minore.
Anche se è solo un anno più piccolo di me, lui è sotto la mia protezione.

                            * * *
Arriviamo alla festa e ci dividiamo.
Lui va dalla sua fidanzatina (odiosa a mio parere) e dai suoi amici, mentre io vado da Derek e Abigail che sicuramente mi starà attaccata tutta la sera.
Come mio solito inizio a bere subito, ma stasera non ho problemi, guiderà Tyler.
Due ore, 8 birre e mezza bottiglia di vodka dopo, sono già ubriaco e con Abigail attaccata al mio braccio.
Tyler mi riporta alla realtà dicendomi che è ora di andare.
Inizia a guidare, ma non ricordo molto altro, soltanto una luce accecante e le urla di mio fratello che ora sono state rimpiazzate da quelle di mia madre, e da un pianto straziante.
Mi risveglio, sono in un posto strano, buio, freddo e che puzza di disinfettante, con al mio fianco una ragazza vestita da infermiera.
Ma in che sogno sono capitato?!
Poi mia madre mi inizia a gridare in faccia frasi senza senso.

«È colpa tua, era tuo fratello, dovevi proteggerlo!»

Aspetta! Ora capisco sono in ospedale e Tyler...Tyler...No, non può essere vero!
La sera della festa, da quello che ricordo, ho bevuto molto, tanto da non sentirmi bene e da chiedere a Tyler di correre.
Per colpa della velocità e anche della sua inesperienza, Tyler perse il controllo della macchina e poi non ricordo più niente, ma dalle parole della mamma so una cosa...Tyler è morto.
È solo colpa mia, non l'avrei  dovuto far guidare e tanto meno chiederli di correre, era compito mio occuparmi di lui, ed ora che sono solo io la causa di questo dolore, non mi perdonerò mai di tutto questo.
Questo peso graverà sempre su di me.

Non andare via. {In revisione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora