11. Cassandra

218 17 0
                                    


«Cas, perché sorridi?»

La nonna mi sfiora la mano, poggiata sul bancone.

«Niente. Sorridevo?»

Da quando Damon mi ha accompagnata a casa, soprattutto dopo che ho visto la sua faccia scioccata per la sua sconfitta, mi succede questo...Non riesco a smettere di sorridere.
Quella nostra sfida mi ha rallegrato la giornata.
Anzi, è stata la sua presenza, la sua vicinanza, quel calore forte e potente emanato dal suo corpo a rallegrarmi la giornata.

«Vai a correre?»

La nonna interrompe il flusso dei miei pensieri e osserva la mia pelle lasciata scoperta da un top e dal pantaloncino sportivo.

«Si, ho scoperto qualche posticino dove correre. Ora vado, sono già le 7:00, non vorrei correre sotto il caldo pungente di un sabato mattina.»

La scuola è chiusa, ed io approfitto del buon tempo di metà settembre per riprendere a correre.

«Nonna ci vediamo fra un paio d'ore.»

«Okay, a dopo.»

Mi chiudo la porta alle spalle.
Il sole ancora flebile sferza il suo calore sulla pelle nuda.
Collego le cuffie al mio cellulare e inizio a correre.
Nelle mie orecchie si diffondono le note di All of the Stars di Ed Sheeran.
Piccole gocce di sudore iniziano a bagnare il mio corpo.
Il parco dove ho intenzione di andare è a quindici minuti da casa.
È davvero accogliente, con alcune panchine in legno sparse qua e là, ci sono molti fiori di svariate sfumature, alberi alti che contornano il parco della propria maestosità.
Dopo alcuni minuti, entro nel parco e continuo a correre, mi faccio largo tra i bimbi che corrono divertiti o che cercano di nascondersi dietro alcuni cespugli o alberi in cerca di un nascondiglio lontano dagli occhi del proprio amichetto che conta a pochi passi da loro.
La vibrazione del mio telefono mi avvisa dell'arrivo di una chiamata.
Lo estraggo dal taschino porta cellullare che ho sul braccio.
È Leslie.
Il nostro rapporto in questa prima settimana si sta fortificando.
Abbiamo quasi tutte le lezioni insieme e questo ci aiuta.
Anche se siamo molto diverse, c'è qualcosa, che ancora devo scoprire, che ci lega.
Lei veste in modo eccentrico attirando l'attenzione di tutti, io no.
Lei è un tornado, io sono più tranquilla.
Lei coglie i doppi sensi anche in frasi tranquille, io sono più pudica...e così via.

«Leslie?»

Rispondo affannosamente.

«Cas, cosa stai combinando?»

Colgo la sua nota sarcastica, e anche se non siamo insieme sono sicura che in questo momento sulla sua faccia ci sia uno sguardo furbo.

«Niente Leslie, stavo solo correndo.»

Riprendo pian piano fiato.

«Mmm, va bene, sei molto credibile.»

Ride rumorosamente, poi prosegue.

«Comunque ti ho chiamato perché stasera Derek organizza una festa a casa sua.»

Si blocca ed io intervengo subito.

«Quindi cosa centro io?»

«Ma ti devo dire tutto io?! Per quanto sei intelligente alcune volte non ci arrivi. Sei invitata, mi farebbe piacere se tu venissi, sciocchina.»

Non andare via. {In revisione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora