Spazio Autrice
Come avrete potuto immaginare dai commenti dello scorso capitolo, la mia cara amica Elena ha tentato di uccidermi... Con una bottiglia oltretutto!
Ringrazio mille volte I passi dell'amore (o come si chiamava quel film) e il prof di religione per averla fatta commuovere e avermi permesso di abbracciarla e fare pace.
Ele, lasciatelo dire, mi fai morire dal ridere quando di arrabbi.Ora mi devo sbrigare a scrivere o altro che bottigliette mi tira!
Piansi per circa un quarto d'ora, poi mi decisi a far entrare Carlo che bussava alla porta.
Mentre giravo la chiave nella serratura lo sentii dire: -Si può sapere che cos...- poi aprii la porta e, vedendomi, spalancò gli occhi.
-Entra.- lo invitai con voce rotta e gli feci spazio per entrare.
Chiusi la porta e mi sedetti sul letto mentre lui rimase in piedi.
-Mi spieghi cosa è successo?
-Io e il prigioniero stavamo litigando...- gli risposi guardando un punto fisso del muro davanti a me. -... l'ho spinto contro il muro e l'ho tenuto fermo, Pietro è entrato e ha frainteso.
-Tutta sta scenata perché ha frainteso?- esclamò. -Forza lavati la faccia e vagli a parlare!
-Ma... Non ci riesco! Tu non hai visto la sua faccia quando...
-Tu non hai fatto proprio niente! Vero?
Lo guardai male. -Come puoi anche solo pensarlo?
Lui si sedette a fianco a me e mi mise una mano sulla spalla. -Tu non hai fatto niente e lui non ce la può avere con te davvero se ti ama: quando ami veramente qualcuno non puoi semplicemente arrabbiarti e dimenticarlo, specialmente per una cagata del genere! Tu lo ami?
Chi sei? Cosa ne hai fatto di Carlo lo zoticone?
-Sì.- ero un po' perlplessa per il fatto che conoscesse qualcosa come il romanticismo.
-Allora corri da lui! Spiegagli quello che è successo!
Senza pensarci lo abbracciai, lui escamò sorpreso un "Hey", ma non mi scansò; poi mi alzai e corsi fuori dalla porta, avevo il cuore ha mille.
Scesi le scale ed entrai nella hall, ma trovai solo Myrine intenta a leggere una cartina enorme su un tavolo al centro della stanza.-Dov'è Pietro?- le chiesi.
-Con il prigioniero. Si può sapere cosa è successo?
Oh cazzo!
Puoi dirlo forte.
Uscii dalla sala e scesi le scale.
Nel corridoio che conduceva alla porta trovai Pietro, gli corsi incontro, ma lui mi fermò ancora una volta. Aveva sulla maglietta qualche leggero schizzo di sangue, ma sembrava stare bene.-Pietro! Quello che hai visto... Non è come pensi!- gli dissi con un leggero sorriso.
-Per favore.- esclamò a bassa voce. -Sofia, basta. Piantala di inventarti scuse, a quanto pare non ti conoscevo affatto...
-Ma di cosa stai parlando?- chiesi confusa, ma poi mi tornò il sorriso. -Non è successo niente!
-Perché sono entrato io!- alzò la voce.
-Che?
-Il prigioniero, Paco, mi ha detto tutto: se non fossi entrato...
-Non sarebbe successo nulla! Noi stavamo solo...
STAI LEGGENDO
Speciali - Il Reclutamento [COMPLETATO]
FantasySofia si ritrova catapultata in una realtà sconosciuta, con dei poteri di cui non sapeva nulla. Dovrà reclutare altri come lei per sconfiggere il nemico che tenta di distruggere l'umanità e allo stesso tempo proteggere i suoi nuovi amici.