Capitolo 28

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Spazio Autrice

E' consigliato l'utilizzo di fazzoletti.

Sono una persona orribile.


Camminai verso la stanza dove era ricoverato Pietro continuando a pensare a quell'incantesimo.

Continuavano a venirmi in mente quelle parole: "l'anima verrà macchiata di nero e dall'universo non avrà più aiuto" , ma non capivo il perché. Non m'importava di sacrificare la mia anima: avrei dato qualsiasi cosa per lui!

Attraversai la porta e vidi tutti discutere in cerchio, ma si zittirono quando mi videro; poi Lucas prese parola: -Dobbiamo tornare in fretta alla base, nascondere il frammento e andare al campo di battaglia.

-Quanto tempo abbiamo?

-Tre ore circa- mi rispose Carlo.

-Ma dobbiamo tornare in quella stanza per prendere la pietra...- ricordai.

-In realtà...- ammise mio cugino, -ho io la pietra, l'ho presa con un fazzoletto mentre soccorrevi Pietro, era in cima alla fontana- prese un fazzoletto nero di stoffa legato da una cordicella come fosse un sacchettino e lo aprì: dentro c'era una pietra piccola, nera e rotonda: non sembrava proprio un frammento di stella.

Mi dava quasi fastidio il fatto che avesse preferito ritrovare il frammento che aiutare Pietro, ma non lo feci notare.

-Ok, allora andiamo- dissi.

Issei ci accompagniò fino all'uscita e poi fino al portale. -Beh...- esclamò amareggiato, -sembra proprio un addio!- ci sorrise. O meglio, mi sorrise; cosa che mi mise in imbarazzo.

-Per fortuna...- si lasciò sfuggire Pietro.

Gli lanciai un'occhiataccia e poi sorrisi a Issei: -Addio.

Lucas aprì il portale e ci ritrovammo tutti alla base; poi disse: -Spero di non rivederlo mai più!

-A chi lo dici!- ammise Pietro.

Alzai gli occhi al cielo esasperata.

-Ora,- tornò serio mio cugino, -vado a nascondere il frammento, voi aspettatemi qui, ok?

Annuimmo, poi, quando se ne fu andato Pietro disse: -Ho dimenticato un paio di pugnali in camera mia, preferisco andarli a prendere, tanto abbiamo tutto il tempo!

-L'hai tirata!- lo accusò Carlo.

Mi sarebbe venuto da ridere se non fossimo stati sull'orlo di una guerra, -ok, ma torna presto.

-Sì, tranquilla- mi fece l'occhiolino e si diresse verso i dormitori.

Dopo poco tornarono entrambi e Lucas ci sgridò: -Vi avevo detto di aspettarmi qui.

-Sentito la mammina?- lo schernii parlando con Pietro, -La prossima volta glielo dovete dire se vi allontanate!

In tutta risposta, mio cugino mi fece la linguaccia; poi aprì un altro portale e ci ritrovammo tutti in un grande appartamento a Milano pieno di speciali in nero e armati fino ai denti.

Erano tutti molto tesi e quando sbucammo fuori dal portale misero giù le armi e si allarmarono ancora di più.

Uno di loro che non conoscevo chiese a mio cugino: -Il frammento?

-Al sicuro- rispose lui mentre il portale si chiudeva alle nostre spalle.

Mina ci corse in contro, -tutto bene?- domandò preoccupata mentre alle sue spalle arrivarono Alex e Julie.

Speciali - Il Reclutamento [COMPLETATO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora