Verso le due di pomeriggio presi la mia sacca sportiva nella quale avevo messo delle scarpe malridotte, dei pantaloncini da basket e una canotta bianca e mi diressi al campo da calcio.
Savannah invece mi aveva mostrato il suo costume nuovo color giallo evidenziatore, azzurro e nero che oggi avrebbe indossato per la sua prima lezione di nuoto.
Mi dispiaceva non aver neanche una delle lezioni a scelta in comune, avrei voluto passare più tempo con lei e conoscerla meglio.
Comunque mi rincuorava il fatto che fossimo compagne di stanza, era presto per ammetterlo ma secondo me era la compagna di stanza migliore che potessi avere: riservata quando era necessario e premurosa.
Arrivai al campo correndo, ero in ritardo di qualche minuto e notai le mie compagne che si stavano già infilando le scarpe sedute in panchina.
Era una bellissima giornata soleggiata e tirava un lieve venticello che mi dava quel poco di refrigerio necessario per non schiattare di caldo.
Era ancora estate dopotutto.
"Ragazze, mettetevi tutte in fila per favore" sentii dire da una voce maschile che probabilmente era il nostro allenatore.
Feci l'ultimo nodo alle scarpe per poi affiancare una ragazza bionda.
In quel momento notai un ragazzo moro al fianco dell'uomo.
Perché doveva andarmi sempre male?
"Salve a tutte, io sono il coach Bolton e vi insegnerò i trucchi del calcio. Per chi ha già giocato, si dimentichi tutto perché con me ricominceremo da capo. Lui è Finn Weston" disse con un cenno del capo. "È del secondo anno e mi aiuterà con voi. Se mai ci dovesse provare, mandatelo a fanculo, avete il mio permesso!" Disse il coach rivolgendosi verso il moro e ridendo con lui.
Il coach Bolton era un uomo bellissimo, giovane ed attraente.
Avrà avuto una trentina d'anni, castano, di media statura, muscoloso ed aveva degli occhi meravigliosamente azzurri.
"Ad ogni modo, prima di Natale tutte le nostre squadre sportive organizzano delle sfide con le altre squadre sportive delle altre università, quindi dovremo lavorare sodo così da vincere, ci state?" Ci chiese col fuoco negli occhi. Io amavo vincere, non ammettevo sconfitte: avrei dato il massimo.
"Sì, coach Bolton!" Gridammo noi ragazze all'unisono.
Il moro mi guardò per la prima volta ed accennò un sorrisetto che non mi piacque.
Quella vicinanza mi permise di notare quanto fossero scuri i suoi occhi.
"Che cazzo vuole questo?"
Ci divise in due gruppi per poi cominciare il riscaldamento.
Ovviamente il coach del mio gruppo era questo onnipresente Finn Weston.
"Se osa rivolgermi la parola gli spezzo il crociato!"
SAVANNAH'S POV
La piscina coperta era enorme: vi erano sei corsie diverse, lunghe cinquanta metri.
A sinistra vi erano gli spalti alti fino al soffitto che si estendevano fino alla fine della vasca.
Lungo gli altri lati vi erano le enormi vetrate dalle quali si potevano vedere gli altri campi sportivi.
Varie volte notai Sole nel campo successivo che era quello di calcio.
Eravamo dieci ragazze ad esserci iscritte alle lezioni di nuoto.
STAI LEGGENDO
Feel it 2
RomanceFeel it 2 - Glow in the dark è il sequel di Feel it. Il Brasile è ormai solo un ricordo per Savannah, è settembre ed una nuova avventura l'attende: la VBU, l'università di Venice Beach in California. Tutto sembra andare liscio ma una vecchia conos...