Ero veramente sbigottita dopo che quello sconosciuto mi aveva baciata in un modo talmente tanto naturale che mi sembrò quasi famigliare.
Mi sentii in colpa nei confronti di Eduardo, ma forse era perché non ero ancora riuscita a superare la cosa.
Ormai era chiaro: si era rifatto una vita e non solo quella.
Dovevo accettarlo ed andare avanti per me stessa perché più mi piangevo addosso e più mi tormentavo.
Meritavo di più, avevo sofferto abbastanza ed era il momento di rinunciare ad un rapporto meraviglioso che quel determinato ragazzo non era in grado di darmi.
Era doloroso sì, ma lo era ancora di più il fatto di non poterlo toccare o vedere ogni giorno.
A volte la vita ti mette davanti a dei bivi e tu devi scegliere la montagna più tortuosa e alta per potere godere del panorama più bello.
Non era tardi quando tornai a casa, era solo mezzanotte e mezza quindi mi svegliai presto la mattina dopo.
Erano solo le nove quando scesi in cucina per fare colazione in beata solitudine.
I miei genitori e Nicholas stavano ancora dormendo e io avrei potuto godere dei pochi minuti di silenzio che allietavano la casa.
Mi feci un cappuccino, presi un croissant e la Nutella e cominciai a mangiare scorrendo le notifiche.
Un messaggio di Ginevra in cui mi chiedeva come stessi su Whastapp, Federico che scriveva che gli aveva fatto piacere conoscermi, Sole che mi mandava il buongiorno come ogni mattino e un messaggio in Direct da un certo @EClarke94 risalente a quella stessa mattina.
"Scusa per la mia irruenza di ieri sera, non avrei dovuto baciarti."
"Già, non avrebbe dovuto." Mi ritrovai a pensare mentre, con il pollice, ripercorrevo il tocco delle sue labbra a contatto con le mie.
Decisi liberamente di non rispondergli, non lo conoscevo e non avevo voglia di farlo proprio adesso.
Tuttavia, andai sul suo profilo Instagram e guardai le sue foto.
Scoprii che era un ragazzo inglese, precisamente di Holmes Chapel, che si trovava a Verona per uno scambio culturale.
I suoi capelli non erano castani come avevo visto, bensì, corvini, quasi neri e i suoi occhi erano color smeraldo acceso.
Basta, avevo visto abbastanza, così appoggiai il telefono sul tavolo con il display rivolto verso il basso.
Avevo deciso che sarebbe stato il giorno della mia rinascita e sicuramente non l'avrei passato ad adorare i capelli e gli occhi di un qualunque inglese capitatomi, per caso, tra i piedi.
Addentai un ennesimo pezzo del mio croissant quando, ad un certo punto, mia madre sbucò dal nulla in cucina facendomi spaventare.
"Calma Savannah sono solo io... Come mai sei così nervosa in questo periodo? Pensavo che tornando a casa ti saresti sentita un po' più tranquilla." Disse versandosi una tazza di caffellatte che avevo preparato qualche minuto prima.
"Eh anche io lo pensavo..."
"No mamma è tutto a posto, ero solo persa nei miei pensieri." La tranquillizzai io sorridendole.
"Qualche problema con quel brasiliano?" Mi domandò ingenuamente sorseggiando la sua bevanda calda appoggiata al bancone.
"Se solo sapessi..."
"Abbiamo chiuso ma è tutto ok, davvero." La rassicurai.
Dirlo ad alta voce era tutt'altra cosa che pensarlo e basta.
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Feel it 2
RomanceFeel it 2 - Glow in the dark è il sequel di Feel it. Il Brasile è ormai solo un ricordo per Savannah, è settembre ed una nuova avventura l'attende: la VBU, l'università di Venice Beach in California. Tutto sembra andare liscio ma una vecchia conos...