21 - Immobile

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SAVANNAH'S POV.

Eduardo mi aveva ignorata per tutta la settimana, ogni volta che cercavo di parlargli mi liquidava con la solita frase: "Ho bisogno di tempo, Savannah."

Ma di quanto tempo si stava parlando?

Settimane?

Mesi?

Come faceva il mio cuore a reggere il peso del dolore per tutto questo tempo?

Anche un solo secondo senza il mio Eduardo era troppo.

Sole era abbastanza gentile con me, non era più scostante però aveva bisogno di tempo anche lei per capire chi realmente fosse la sua compagna di stanza.

Troy si era chiuso in sé stesso dopo ciò che era successo tra lui e Jeremy e come un cagnolino seguiva Sole ed Ilianne che cercavano di sollevargli un po' il morale.

Notai inoltre che si era tinto i capelli di un biondo chiarissimo: quasi non si notava il distacco dalla sua pelle marmorea.

Ma si sa che quando una donna vuole cambiare, parte dai capelli.

Probabilmente anche Troy la pensava così.

L'unica persona sulla quale potessi contare era Jay che non mi abbandonava mai. 

Da una settimana avevamo cominciato ad allenarci insieme durante le ultime due ore di lezione, siccome non avevamo l'obbligo di frequentare.

Se qualcuno mi aveva iscritto alla gara di surf, significava solo due cose: o che credeva in me o che mi voleva mettere in difficoltà.

Per me queste due cose erano collegate tra di loro e, con un po' di aiuto da parte del mio amico, sarei forse riuscita a battere Kristal.

"Allora: cominciamo da un passaggio in cui ti ho visto un po' incerta. Si chiama "Bottom turn in front side" che in parole povere è la curva sull'acqua." Disse salendo sulla sua tavola bianca. "Per eseguirlo bene bisogna rivolgere le spalle ed il petto verso la parete dell'onda: la spalla anteriore si sposta in avanti, mentre quella posteriore all'indietro. La posizione corretta per mantenere l'equilibrio è bassa quindi più il baricentro è basso e più aumenta l'equilibrio. Inoltre il peso del corpo si concentra sugli avampiedi, spostando gradualmente le anche in avanti e, contemporaneamente, alzandosi dalla posizione accovacciata. Capito?" Mi domandò scendendo dalla sua tavola.

Erano un bel po' di cose da ricordarsi e ci voleva tantissima coordinazione, ma con un po' di esercizio ci sarei riuscita.

Annuii in fretta per poi prendere la mia tavola bianca affittata e dirigermi verso l'oceano.

Era meravigliosa la sensazione che lui fosse sempre lì per me e non mi giudicasse come da un po' di tempo facevano tutti.

Arrivata l'onda giusta, né troppo alta e neanche troppo bassa, mi alzai in piedi per cavalcarla.

Cercai di seguire tutte le posizioni che mi aveva indicato Jay ma erano davvero molte per questa prima volta.

"Stai bassa con il corpo!"

"Concentra il peso sul piede di poppa!"

"Concentra il peso verso il bordo interno della tavola!"

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