36 - "Buon anno pequena"

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"Vi eravate persi?" Domandò scherzando Beatrice non appena Edward si sedette accanto a lei.

"C'era una fila assurda." Mentii il riccio guardandomi di sottecchi.

"Tutto a posto?" Mi chiese Levi una volta che anche io presi posto accanto a lui.

Annuii prontamente e gli sorrisi cercando di essere il più convincente possibile.

Nessuno doveva sapere ciò che era appena successo.

"Scusate signori, un ragazzo offre questi due cocktail alle due più belle ragazze del tavolo 23." Disse un cameriere spuntato dal nulla, porgendo a me e a Beatrice due bicchieri alti e bellissimi.

"Ah grazie mille, mi fai sentire proprio apprezzata caro misterioso ragazzo dei miei stivali!" Esclamò indispettita Ginevra sentendosi giustamente esclusa da quel complimento.

"Tu sei bellissima per me, costui è un cretino se non lo nota." La rassicurò prontamente Saul dandole un dolce bacio sulla guancia, in seguito al quale, la mora arrossì.

"Beh, questo ragazzo mi ha appena offerto un cocktail alla fragola: il mio frutto preferito." Disse Beatrice cominciando a bere. "È squisito, assaggialo Sav!" Mi consigliò mia cugina.

Non appena lo portai alla bocca, inspirai un intenso odore di cocco che mi risvegliò le mie papille gustative.

"È la cosa più buona del mondo!" Dichiarai a Beatrice una volta ingoiato il primo sorso.

Il bicchiere era alto e a forma di goccia, vi era un piccolo ombrellino giallo e una spruzzata di cannella sopra.

Era quasi un peccato berlo per quanto era carino.

"Ragazzi, tra dieci minuti dobbiamo esibirci." Ci ricordò Niccolò tornando a parlare con mia cugina Eleonora che lo ascoltava attenta e silenziosa come sempre.

"Clarke, ieri sera ho ultimato le modifiche alla moto da cross di Mattia. Quando trovi un momento, vienile a dare un'occhiata!" Lo informò Alberto che da sempre si intendeva di motori e li aggiustava.

"Potrei passare domani mattina non appena mi sveglio." Propose il riccio da cui Beatrice non staccava gli occhi neanche per un secondo.

Ero consapevole di quanto potesse essere bello ed affascinante, infatti avevo notato alcune donne del tavolo accanto ammirarlo estasiate.

"Cosa ci fa qui Federico?" Sussurrò scettica Ginevra guardandosi alle spalle.

"Oh no!"

"Potrei avergli detto che avremmo festeggiato il capodanno qui..." Ammise Saul sentendosi in colpa.

"Me ne occupo io, prima che lo veda Beatrice!" Sentenziai notando fortunatamente che mia cugina non si era accorta della sua presenza. "Vado fuori a fare una chiamata ai miei." Dichiarai per poi alzarmi e dirigermi verso il cortile anteriore e fare un rapido gesto a Federico affinché mi seguisse.

"Che intenzioni hai?" Gli domandai già sulla difensiva non appena mi raggiunse.

"Nessuna Savannah!"

"Sì, certo. Sputa il rospo Federico, gli stronzi come te hanno sempre un piano."

"Te lo giuro. Quei cocktail erano un segno di scuse e di resa."

Non me la raccontava giusta, ma comunque avevo poco tempo e non l'avrei di certo sprecato con un verme come lui.

"Se scopro che nascondi qualcosa, non la passerai liscia." Lo minacciai prima di tornare al tavolo.

"Sei sexy quando cerchi di intimidirmi!" Gridò quando ormai ero lontana e non potei fare a meno di buttare gli occhi al cielo mostrandogli il dito medio.

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