47 - Jared

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"Si è fatto sentire anche quando eri in Italia?" Mi domandò preoccupata Xin mentre arrotolava gli spaghetti con la forchetta.

"Qualche volta sì." Ammisi.

"Dobbiamo scoprire chi è questo che ti manda quei patetici bigliettini anonimi!" Dichiarò convinto Jay sbattendo il pugno sul tavolo della mensa.

"Io non saprei come fare... cioè mi sembra una persona cattiva." Ammise Ilianne che fino a quel momento non aveva neanche aperto bocca.

Non me la raccontava giusta, quando mi aveva visto quella sera, mi aveva accolto fin troppo calorosamente e, allo stesso tempo, mi aveva abbracciato in una maniera così fredda e distaccata che mi fece riflettere.

"Hai ragione Ilianne, però questa persona non può continuare a comportarsi così. Io non penso di avergli fatto niente, non capisco perchè ce l'abbia tanto con me!" Dissi io riflettendoci.

"Forse è arrabbiato con te perchè hai fatto qualcosa che gli ha dato fastidio senza che tu te ne accorgessi..." Provò a spiegare la francesina.

La guardammo tutti confusi: ci stava dando la possibilità di guadare il problema da un'altra prospettiva o sapeva più di quanto volesse fare intendere?

"Ilianne, non li mangi più gli spaghetti?" Le domandò Jay puntandoli e spezzando quel momento di riflessione.

"Ehm no, li vuoi tu?" Gli chiese timidamente ed arrossendo un poco.

Come avevo fatto a non accorgermene?

Era palese che ad Ilianne piacesse Jay, ma lui non poteva ricambiare poiché era ancora molto innamorato di Kristal.

"Hey Sav!" Mi richiamò lui inghiottendo un altro boccone di spaghetti. "Quando ricominciamo le lezioni di surf? Abbiamo qualcuno da battere eh?!" Disse dandomi una piccola gomitatina.

Guardai di sottecchi la francesina che ci stava fissando, ma quando sentì il mio sguardo su di sé, tornò a contemplare il bicchiere vuoto dinnanzi.

"Scusate, sono stanca. Vado a letto." Esclamò improvvisamente Ilianne alzandosi dalla sedia per poi andarsene.

"Buonanotte." La salutammo tutti in coro.

Dopo qualche minuto sparecchiammo il nostro tavolo e ci incamminammo verso le rispettive stanze salutandoci scherzosamente.

Non appena mi chiusi la porta della nostra camera alle spalle cominciai ad indagare sul comportamento di Ilianne durante il periodo in cui ero mancata.

"Devo ammettere che non è stata molto con noi e quelle poche volte in cui c'era era come un soprammobile: statica e muta." Mi spiegò Sole mentre si metteva il suo pigiama rosso preferito.

"Sono arrivata alla conclusione che le piaccia tuo fratello. Hai visto com'è arrossita quando Jay le ha chiesto i suoi spaghetti?" Le feci notare io.

"Ecco chi le piace! Una volta le ho chiesto se avesse notato qualcuno qui ma lei è subito avvampata e mi ha detto che non poteva dirmelo perchè era un segreto. Dio, ma come si fa a provare qualcosa per quel deficiente?!" Esordì la mora con fare disgustato.

"Sole, devi ammetterlo: tuo fratello è proprio un bel ragazzo! Inoltre ha il fascino del californiano e i francesi li possono vedere solo nei film!" Dissi scherzando.

"Che schifo... ma tornando ad Ilianne: tu credi che sia lei il tuo stalker perchè è gelosa del rapporto che hai con mio fratello?" Mi domandò affiancandomi in bagno e prendendo il suo spazzolino.

"Non lo so..." Ammisi con la bocca piena di dentifricio. "D'altronde se fosse stata lei ad iscrivermi alla gara di surf, doveva sapere che io e Jay avremmo passato più tempo insieme per prepararmi. Potremmo provare ad architettare un piano e se fallisce la cancelleremo dalla lista dei sospettati." Proposi sciacquandomi la bocca.

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