34 - "Solo se mi prometti una cosa"

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La mattina seguente al giorno di Natale fui svegliata da una leggera pioggerella che batteva sulla mia finestra.

Amavo la pioggia ed il suono che produceva a contatto col vetro.

Guardai il telefono e vidi un messaggio di mia cugina Beatrice.

"Buon giorno Sav, innanzitutto volevo ringraziarti per ieri, per essermi stata vicina. Io ed Eleonora volevamo sapere cosa facessi oggi."

"Buon giorno ragazze.
Stamattina dovrei studiare e oggi pomeriggio vado a fare le prove con i ragazzi della band, perché?"

"Volevamo stare un po' con te visto che non ci si vede mai..."

"Potete venire ad assistere alle prove.
Sono sicura che ai ragazzi non dispiacerà la vostra presenza! ;)"

"A che ora?"

"Alle 15.30 al garage di Alberto.
Via del Gran Sasso numero 14."

"Ok ci vediamo lì! :*"

Ero contenta di vedere le mie cugine per due giorni di seguito.

Quando eravamo più piccole giocavamo sempre insieme, ma poi crescendo smettemmo di frequentarci così assiduamente per colpa di tutti gli impegni che avevamo.

Beatrice era sempre impegnata con la danza, Eleonora con la scherma ed io col nuoto, per non parlare poi della scuola.

Ad ogni modo ero felice che passassero altro tempo con me e che avrebbero conosciuto i miei amici.

"Sono sicura che nasceranno dei nuovi amori oggi!" Esclamai tra me e me mentre scendevo le scale accompagnata da Charlie per andare a fare colazione.

Mio fratello non si fece vedere, rimase chiuso nella sua stanza per tutta la mattina senza emettere un suono, papà era andato da mia nonna e mamma in palestra, così io ne approfittai per studiare e ricopiare altri appunti sul mio portatile.

Durante una delle mie piccole pause mandai un messaggio ad Alberto avvisandolo che avrebbero assistito alle prove anche le mie cugine.

"Se sono belle come te, per me non c'è nessun problema! ;)"  Rispose lui.

Molte volte mi faceva i complimenti, ma eravamo da sempre soltanto amici.

Alberto era fatto così: non si teneva dentro niente e tutto ciò che pensava lo diceva senza filtri.

Era una delle qualità che mi piacevano di più di lui.

Successivamente scorsi un po' la bacheca di Instagram per poi imbattermi in una foto postata la sera precedente da Eduardo.

Essa ritraeva il suo gruppo di amici con delle birre in mano ma lui teneva sulle spalle una ragazza bionda.

Mi sentii avvampare dalla rabbia e dalla delusione.

Potevo esserci io sulle sue spalle, ma non era così.

Decisi di mettere fine ai miei pensieri tediosi buttando il telefono sul mio letto ed ignorandolo per il resto del tempo.

*****

Verso l'una chiusi i libri ed andai al piano di sotto per preparare il pranzo a tutti.

Quando arrivai in salotto sentii mia madre parlare nella sua lingua con qualcuno, ma pensai che stesse parlando al telefono con sua madre.

Non appena misi piede sulla soglia della cucina mi bloccai scioccata.

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