Undici

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<Perché ti scusi?> lo guardai esterrefatta.
Dentro di me regnava anche un senso di colpa, non so il perché ma il suo volto trasmetteva solo paura accompagnata da tristezza.
Tenne lo sguardo basso, i suoi ciuffi ricci gli solleticavano il viso incastrandosi nelle sue ciglia.
Le sue guance rosee e oramai paonazze erano rivolte verso le sue scarpe, teneva la testa china.
<Per quello che ho detto> balbettò incrociando il mio sguardo.
Ci guardando per pochi secondi finché non fui io a interrompere il contatto visivo.
<Beh.. tu non... non hai detto... nulla di grave davvero...> alzai lo sguardo sorridendo livemente.
<Ti ho già detto che sei brava a recitare, vero?> alzò un sopracciglio e io annuì di rimando <Ma che c-> mi interruppe appoggiandomi il suo indice sulla bocca.
<Quello non è un vero sorriso..> mi prese per mano <Vieni con me e ne parliamo...> propose incerto e io lo rassicuarai con lo sguardo.

Ci dirigemmo verso il retro della casa mettendoci a sedere sulla neve <Quindi che succede?> chiese giocando con le mani sudate.

Ok Alison... una scusa... in fretta...

<Per domani...> feci riferimento alla successiva prova di teatro la quale avrebbe decretato il possibile successo dello spettacolo.
Annuì e mi abbracciò stringendomi a sé <Sappiamo entrambi che non è per quello> sussurró facendomi restare allibita.
<Come scusa?> lo guardai incredula e ridacchiò.
<Allora principessa... non hai voglia di parlarne e capisco... non ti obbligo, volevo solo farmi perdonare> sussurrò l'ultima parte.
Mugugnai <Ti ho sentito> risi e lui arrossì subito.
<Come hai conosciuto Iris?> chiesi impacciatamente.

Vai Allison, brava fai così. La tua prossima mossa?

Abbassò lo sguardo incrociando il mio avendo la testa poggiata sulle sue gambe.
<Eravamo compagni di classe alla elementari, non mi ha mai calcolato e solo ora si fa viva > sputò abbastanza irritato
<Scusa> sussurrai <Non devi scusarti> a quanto pare mi sentì.
Mi lasciò un umido bacio sul naso e sorrisi come una bambina <Andiamo in casa? Sto gelando...> ammisi con voce flebile.
Mi sollevò togliendosi la giacca per poi sistemarmi dentro l'indumento.
<Ma tu...> <Shh, sto bene anche così> mi tolsi la giacca ma fui fermata dal suo caloroso abbraccio <Morirai di freddo> ribattei <Preferisco morire di freddo con te che al caldo da solo> rispose alzando un sopracciglio facendomi sorridere.
<Dentro c'è una festa, siamo qui per questo> lo feci ridacchiare <Va bene> sbuffó con gli occhi rivolti vero il cielo mentre si sistemava i suoi piccoli ciuffi ricci che si poggiavano sulla sua fronte.

Entrammo successivamente e Finn mi tenne stretta a sé allontanandomi dagli ubriaconi dei miei coetanei.
<Uh la Black> ghignò un ragazzo di seconda effe dopo avermi inquadrata.
Guardò Michael il quale gli ringhiò contro <Non sapevo che la cara ragazza acqua e sapone della Black avesse un ragazzo...> mi guardò stringendomi a sé.
Mi levai dalla sua presa allontanandomi dall'entrata dirigendomi verso il bancone delle bevande, solo alcolici.

My favorite mistake was you/ ~Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora