Tredici

234 18 1
                                    

Si staccò dal mio viso sorridendo.
Non sapevo esattamente perché sorrideva ma quella fottuta curva sul suo viso era bellissima.
Lo guardai e mi avvicinai, non esitai e lo abbracciai anche se paonazza.
Incrociai di nuovo il suo sguardo notando i residui del mio rossetto sulle sue labbra.
Risi <La mia risata preferita> ammise facendomi abbassare il capo imbarazzata permettendo ai mie lunghi capelli di coprirmi di più la faccia come se non fosse già nascosta dalle mie mani.
Nonostante ciò, il riccio mi lanciò uno sguardo perplesso non capendo il motivo della mia sonora risata.
Aveva le pupille dilatate, i suoi occhi brillavano, il suo sorriso si faceva riconoscere sempre e quel silenzio rese tutto più memorabile.

Successivamente rientrammo a far parte della festa ma la situazione non fu più recuperabile.
Ragazze in reggiseno, ragazzi molto più che ubriachi, musica assordante e alcolici sparsi in ogni angolo della casa.
Per non finire in futuri casini io e i ragazzi decidemmo di andare a mangiare ad un fast food nelle vicinanze, ancora non si era fatta mezzanotte.
In sella alle nostre biciclette ci dirigemmo verso il locale iniziando a ridere e scherzare già durante il tragitto.
La brezza serale e quasi invernale si scontrava col mio corpo facendomi venire freddo, mancava poco all'edificio dove avrei potuto scaldare il mio corpo oramai congelato.
La serata cambiò totalmente passando da alcolici ad hamburger, da risse a risate, da solitudine a compagnia, dall'essere ubriachi al morire dal ridere.

Questa è la vita che mi piace. Queste sono le persone con cui amo stare.

<C'erano delle strafighe alla festa...> inarcai il sopracciglio rivolgendomi a Jack il quale ricambiò con una risata.
<La più figa é Allison> ammise Finn ricevendo uno sguardo sbalordito da parte mia.
Appoggiai la mia mano sulla sua fronte <Non hai la febbre... sei ubriaco?> lo guardai provocando una risata generale.
<Io l'ho sempre detto che la Black é bella ma non troia> ridacchiò David abbracciandomi per un solo scopo.
Mi scompiglió i capelli prendendo i miei stivaletti <Così me li allarghi!> esclamai ridendo.

La serata procedette tra risate e cazzate varie con il cibo e non.
<Ragazzi volete venire a casa mia?> propose il riccio affianco a me <I miei genitori sono via e mio fratello è dalla sua ragazza> concluse sorridendo.
L'invito fu accettato da tutti e dopo aver pagato uscimmo per andare a casa di Michael.
Nel tragitto percorso in sella alla bicicletta sentii di nuovo freddo.
A quanto pare iniziai a tremare e Finn mi coprì con la sua giacca facendomi arrossire.

My favorite mistake was you/ ~Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora