Sedici

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Indossai la larga felpa rossa.
Tolsi i pantaloni tendendo la maglietta la quale era un poco più lunga riuscendo a coprirmi le mutande.

Stupro incoming.

In confronto a Finn ero davvero piccola: la sua felpa mi arrivava a metà coscia.
Rientrai nella camera con la tesa china appoggiando i miei indumenti sulla scrivania.
Finn era sul letto con il telefono in mano, indossava un paio di pantaloncini e una felpa poco più larga.

Sorrise guardandomi e io arrossii. Sollevai le braccia ma la felpa mi copriva le mani standomi larga.
Rise arrossendo  <Sei carinissima> sorrise facendo riferimento alle mie gracili mani fredde coperte dalle felpa.
Mi fece un cenno di andare da lui e mi lanciai sul letto facendo ridere il riccio <Buon compleanno!> ridacchiai.
Mi prese la testa scompigliandomi i capelli ricevendo uno sguardo assassino da una bambina con addosso una felpa troppo larga, in effetti potevo viverci lì dentro.

Ci mettemmo entrambi sotto le coperte e il ragazzo appoggiò il suo cellulare sul comodino.
Io presi il mio e iniziammo a farci foto stupide al buio, illuminati solo dal flash del mio telefono.
Appoggiò la testa sulla mia spalla e i suoi riccioli mi solleticavano il mento.
Continuammo a fare facce buffe e smorfie e boomerang che postai su instagram.
Sbadiglio dopo sbadiglio ci addormentammo uno abbracciata all'altra.
Lui poggiò di poco il dorso allo schienale del letto e appoggiai cautamente la mia tesa sul suo petto, potevo sentire il suo cuore battere all'impazzata.

Mi strinse a sé sollevando la coperta  <Buonanotte> mi lasciò un umido bacio sulla fronte giocherellando con i miei capelli fino a quando non ci addormentammo entrambi.
Intrecciò le nostre mani con lo scopo di scaldare le mie, erano sempre fredde.
La felpa era ricoperta di pelo all'interno e Finn contribuì a scaldarmi abbracciandomi.
Durante tutta la notte non mi lasciò come se avesse paura di perdermi da un momento all'altro.

Dormimmo tutti per molto tempo, il compleanno di Finn non riuscimmo a festeggiarlo arrivando alla vigila di Natale.

Porca troia il suo compleanno... Gli farò un grande regalo a Natale, ho deciso.

Mi dispiaceva non essere riuscita a festeggiarlo ma decisi di farmi perdonare a Natale.
La mattina della vigilia, verso le nove, eravamo ancora addormentati abbracciati.
La porta si aprì rivelando la figura della madre. Ci fissò per alcuni secondi per poi sorridere e richiudere la camera.
Il riccio si mosse pensando si svegliasse ma continuò a dormire.

Mi si aprirono gli occhi e li stropicciai sbadigliando. Sollevai di poco il mento e incrociai lo sguardo del ragazzo con cui dormii abbracciata.
<Buongiorno> sussurró con voce roca impastata dal sonno <Dormito bene?> sorrise lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra, sarebbe stata una vigilia da urlo.
Annuii e sorrise.

Trascorremmo tutto il giorno in compagnia degli altri ragazzi.
Andammo a fare merenda ad un bar ed iniziammo a giocare ad obbligo o verità.
<Allison> continuò Tiler  <Verità> scelsi

My favorite mistake was you/ ~Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora