Corsi nello spogliatoio, carica di mille emozioni diverse e più confusa che mai.
Cosa voleva dire con quel "non ci sarà mai un noi" sputato fuori con quella frustrazione mai sentita nella sua voce?.
E, soprattutto, perché mai insisteva per avere quel confronto con me, quando ero sicura che a lui non importasse nulla di me?.
Era tutto inutile e poco produttivo, dato che non avevamo fatto altro che litigare di nuovo per un bacio che poteva essere considerato un errore da ubriachi.
Sedute sulle panche davanti agli armadietti, trovai ad aspettarmi Sam e Joe già vestite e pronte per la cena, curiose di sapere di cosa avessimo parlato Malfoy ed io.
Feci loro segno che avremmo parlato più tardi e corsi a farmi una doccia veloce, non avrei rinunciato alla cena per niente al mondo.
L'acqua, mai realmente calda, delle docce mi aiutò a riprendere fiato e a scaricare un po' di tensione muscolare.
La conversazione con Scorpius era stata molto difficile da superare, soprattutto perché non sapevo nemmeno io cosa pensare o sperare.
Ma, sicuramente, tra lui e me non ci sarebbe mai stato un noi.
Eravamo troppo diversi.
Malfoy era sicuro di sé, forte, intelligente, incredibilmente bello e l'essere umano più caparbio, cocciuto e arrogante sulla faccia della Terra.
Mentre io...Beh, io ero una delusione continua, potevo dirlo senza alcun problema di sorta. Ero solo una ragazza comune, senza una bellezza particolare e con mille problemi di autostima e famigliari, troppi complessi anche solo per essere elencati, figuriamoci per spiegarli.
Tutti scappavano da me prima o poi e non sarei riuscita a superare l'ennesimo rifiuto, l'ennesima delusione.
Perché sapevo che tutti si stancavano di me alla fine, diventavo sempre una specie di palla al piede di cui chiunque voleva sbarazzarsi.
Mi sentivo un po' come il brutto anatroccolo, finito nel nido sbagliato e nato in un mondo che non avrebbe mai potuto accettarlo, con l'unica differenza che lui un giorno sarebbe diventato un bellissimo cigno, mentre io avrei continuato ad arrancare nella mia vita.
Perciò, avevo preso la decisione di prendere in mano le redini della mia vita e di essere sempre io ad allontanare gli altri e non viceversa.
Dopo neanche venti minuti ero vestita e pronta per andare a cena, tentando di riprendere il controllo delle mie emozioni in ogni modo.
Così raggiunsi le mie amiche, recuperammo le nostre cose e ci incamminammo verso la scuola.«Cosa é successo, Rose?» domandò Sam rompendo il silenzio, mentre camminavamo verso la scuola il più velocemente possibile per non arrivare tardi a cena.
Scossì la testa accennando un sorriso imbarazzato, preparandomi a quella discussione difficile e complessa.
Avevo già deciso di dire loro la verità, anche se non ero pronta a fare un passo del genere sapevo che non mi avrebbero giudicata e che con loro potevo parlare di tutto.
In fin dei conti non sapevo neanche io cosa fosse successo con precisione, ero talmente confusa che un loro parere non avrebbe fatto altro che schiarirmi un po' le idee.«Niente, voleva parlare della festa» raccontai sbrigativa, d'altronde non c'era niente di troppo complesso da spiegare riguardo quello che ci eravamo detti «Ma prima di perdere tempo in chiacchiere, gli ho detto che non esiste alcun noi».
Spalancarono gli occhi sconvolte, immobilizzandosi come due statue, neanche le avessi colpite con un Pietrificus Totalus avrei potuto fare un lavoro migliore e più divertente.
Ci terrei a precisare che erano le statue con le espressioni più stupide di sempre, perciò non potei evitare di sghignazzare un momento.
La mia risata sembrò sbloccarle e caricarle per partire ad una carica contro la sottoscritta che neanche i tori della corrida avrebbero potuto eguagliare, tutti sappiamo quanto sia terribile e violento quell'evento.«Hai parlato senza ascoltarlo?» chiese Joe, dopo cinque minuti di totale silenzio, sconvolta e punta sul vivo.
Annuii. «Certo, gli ho semplificato il lavoro» confermai, facendo spallucce e spiegando il mio intelligentissimo punto di vista «Non ci stavamo mica mollando» scherzai, muovendo un nano in aria come a scacciare una fastidiosa mosca.
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Attenta
Fanfiction!!! REVISIONATO FINO AL CAPITOLO 11!!! Questa è la mia prima storia e spero non sia troppo deludente. Rosalie Minerva Weasley, diciassette anni ed un passato abbastanza traumatico alle spalle, è all'apparenza una ragazza qualsiasi, se non fosse per...