Scorpius mi prese per mano ed insieme andammo fuori dalla sala, ormai troppo affollata e chiassosa per noi.
Camminai al suo fianco e mi sembrava di fluttuare almeno un milione di metri sopra il cielo, come una piuma spinta dal vento e forse iniziavo a capire la sensazione che provavano gli astronauti quando si trovavano a zero.
Mi sembrava di muovermi con una leggerezza che prima non avevo mai provato, mi sentivo felice e serena, ero al settimo cielo.
Forse stavo diventando una di quelle ragazzine mielose e zuccherose, quelle che iniziano a parlare usando la prima persona plurale, una di quelle che avevo sempre deriso nella mia vita, ma in quel momento non volevo pensarci.
Non mi serviva farlo, volevo godermi quel momento fino infondo, perché avevo compreso che ogni secondo poteva essere fondamentale, avevamo già perso troppo.
Dopo l'incidente con la scopa ci avevo pensato spesso, giocare a Quidditch era una cosa che amavo e non gli avevo dato la giusta importanza, finché non mi era stato strappato via; con Scorpius era stato lo stesso, nel momento in cui ci eravamo allontanati avevo compreso l'importanza che aveva conquistato nella mia vita e speravo che anche per lui fosse lo stesso.
Ci fermammo in un corridoio, la luce delle lampade era aiutata dalla luna che inondava flebile la sala tramite una grande finestra.
Mi poggiai al muro e Scorpius fece lo stesso avvolgendomi la vita con un braccio, restammo fermi così a guardare fuori ed in quell'attimo mi sembrava tutto perfetto.
Voltai lo sguardo verso di lui e lo trovai a fissarmi, doveva aver iniziato da un bel po' perché quando lo scovai le sue guance si tinsero di un pallido rosa.
Non l'avevo mai visto arrossire, forse non l'aveva mai fatto ed il caso aveva voluto che fosse la sottoscritta la causa di quell'evento, mi fece sentire quasi onorata.
«Mi stai fissando?» gli domandai con un sorrisetto dipinto sulle labbra, dovevo metterlo un po' in difficoltà, se non l'avessi fatto non sarei stata me stessa.
In più speravo che fosse lui a scoprire le carte per primo, togliendomi l'imbarazzo di quella situazione, infondo avremmo dovuto pur parlare prima o poi.
«Non posso?» chiese girandosi totalmente verso di me e ricambiando con un sorriso malizioso e altrettanto sfacciato.
D'altronde quello era il suo forte.
La mia espressione stronza l'avevo copiata proprio da lui, perciò era un vero maestro e mai nella vita mi sarei sognata di batterlo in quello.
«Devi ammettere che è incredibilmente inquietante farlo» lo ripresi tornando a concentrarmi sulla finestra come niente fosse «Non vorrei ti trasformassi in una mia groupie personale, sarebbe imbarazzante» commentai.
Sorrise divertito facendo un'espressione confusa, veramente tenera. «Onestamente non ho capito nemmeno la metà di ciò che hai detto» rivelò ridendo «Ma non credevo che guardare la propria ragazza fosse un reato».
Dovevo letteralmente andare a fuoco, magari non mi ero resa conto di essere finita su una candela ed il mio vestito stava bruciando, oppure erano solo le mie guance.
Non potevo credere a ciò che aveva detto, mi aveva stupita e sconvolta.
Mi considerava sul serio la sua ragazza o l'aveva detto con leggerezza?.
Mi voltai verso di lui con gli occhi spalancati e carichi di stupore.
«Dici sul serio?» chiesi guardandolo negli occhi e perdendomi nel suo sguardo profondo e glaciale come un iceberg.
Mi portò l'altra sul fianco, per poi girarmi totalmente verso di lui e avvicinando il suo viso al mio.
«Perché dovrei scherzare?» chiese un po' risentito «Sono stato chiaro, sono innamorato di te, Rose» disse seriamente.
Sorrisi e mi sporsi verso di lui facendo unire le nostre labbra, era un bacio romantico e pieno di sentimento, non avevo mai provato nulla del genere prima di allora e più ne avevo, più ne volevo.
Ero sicura che da quel momento non avrei mai potuto fare a meno di lui e di noi.
Mi resi conto che quello che reputavo essere il mio primo amore non era niente in confronto, una stupida cotta adolescenziale, con Scorpius era la prima volta in assoluto che provavo un sentimento serio e sarebbe stato difficile da dimenticare.
Forse il detto "Il primo amore non si scorda mai" non era del tutto una sciocchezza.
Portai una mano tra i suoi morbidi capelli biondi e mi avvicinai di più a lui, godendomi tutti quei momenti in pieno.
Quando ci staccammo lo guardai dritto negli occhi e sorrisi. «Ti amo anche io» affermai con affanno abbracciandolo stretta.
Restammo ancora un po' appoggiati alla parete a guardare la luna e a baciarci, nascosti dal buio del corridoio.
Non avevamo voglia di tornare alla sala, in mezzo a festeggiamenti e alla baldoria, volevamo stare ancora un po' soli ed in silenzio a goderci la nostra compagnia, non c'era niente di meglio.
Ad un tratto una risata sommessa ed il suono di un paio di tacchi sul pavimento attirò la nostra attenzione, mi staccai dalle labbra di Scorpius puntai lo sguardo sul salone.
«Qualcuno ha avuto la nostra stessa idea» ghignò il biondo divertito, mettendosi a scrutare il corridoio restando alle mie spalle.
Li vidi avvicinarsi correndo mano nella mano, ridevano divertiti e poi si fermarono contro un muro.
Il ragazzo moro le mise una mano tra i capelli biondi, doveva aver sussurrato qualcosa perché lei ridacchiò annuendo, poi si avvicinarono e si baciarono.
Spalancai gli occhi sconvolta, non potevo credere ai miei occhi, quei due insieme non me li sarei mai immaginati, eppure erano lì a baciarsi.
«Cazzo, ma quelli non sono...?» iniziò Scorp stupito quasi quanto me.
Lo bloccai annuendo. «James e Dom» confermai con la voce rotta, portandomi una mano davanti alla bocca.
«Non posso crederci...» commentai uscendo allo scoperto e camminando velocemente verso di loro, il Biondo alle mie spalle provò inutilmente a bloccare la mia marcia, ma fallì miseramente perché in pochissime falcate li raggiunsi.
Troppo presi da ciò che stavano facendo, ovvero una seduta di sbaciucchiamento molto simile a quella che stavo svolgendo fino a due minuti prima io stessa, non si accorsero di avere compagnia.
Mi schiarì la voce ed incrociai le braccia, in stile Molly Weasley Senior.
«Potete spiegarmi cosa state facendo?» domandai.
Sussultarono entrambi e si staccarono, balzando ad un paio di metri di distanza l'uno dall'altro.
Scorpius si posizionò al mio fianco mettendomi una mano sulla spalla per tranquillizzarmi.
James stava ostentando la solita calma, ma aveva le mani tremolanti ed il volto pallido, sembrava sul punto di svenire; Dom, invece, era rossa come un papavero appena sbocciato e sembrava altrettanto preoccupata.
Non capivo se lo erano per essere stati beccati, oppure perché si erano ritrovati a baciarsi, spinti magari dalla sbronza, presa per colpa dello champagne ed ora erano stupiti da quello che avevano fatto.
«Possiamo spiegarti tutto» affermò mia cugina facendosi avanti.
«Sono tutta orecchie» commentai guardandola, in attesa delle spiegazioni che meritavo.Ciao a tutti!
Siamo sempre più vicini alla fine, mancano appena un paio di capitoli e mi sento di ringraziare tutti voi per il sostegno a questa storia.
Mi fa piacere ricevere i vostri commenti e li leggo sempre, purtroppo lo studio non mi permette di ringraziarvi come meritate, scusatemi😔.
Un saluto e grazie ancora!-Rosie
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Attenta
Fiksi Penggemar!!! REVISIONATO FINO AL CAPITOLO 11!!! Questa è la mia prima storia e spero non sia troppo deludente. Rosalie Minerva Weasley, diciassette anni ed un passato abbastanza traumatico alle spalle, è all'apparenza una ragazza qualsiasi, se non fosse per...