Il resto delle vacanze trascorse in fretta, più di quanto potessi anche solo aspettarmi.
Una ventata di gioia invase la vita di mia madre e la mia.
Non eravamo così felici da tempo e niente sembrava poter scalfire quella nuova serenità.
Hugo si era deciso a venire a trovare la mamma e si era fermato per un intero weekend da noi a Londra, promettendo di tornare anche per le vacanze di Primavera.
Durante la permanenza di mio fratello vidi, per la prima volta dopo anni, gli occhi di Hermione Granger brillare di quella scintilla che si poteva vedere solo nelle foto della sua giovinezza e che da troppo tempo era spenta o flebile.
La mancanza di Hugo, il suo allontanamento da noi, era stato la parte più dura del divorzio dei miei genitori.
Mia madre ne aveva sofferto molto e l'idea di riaverlo di nuovo al suo fianco, l'aveva riaccesa di forza e coraggio.
E forse, il merito era anche dell'uomo che stava frequentando, il primo dopo il divorzio da mio padre.
Frank era suo coetaneo, aveva i capelli tagliati a spazzola di un nero spruzzato di grigio e gli occhi così scuri da non permettere di vedere la pupilla.
Era alto e molto distinto, con lo sguardo sicuro che si illuminava mentre osservava mia madre.
L'avevo conosciuto la sera prima di tornare ad Hogwarts; la mamma l'aveva invitato e dopo un pomeriggio di preparativi in cucina, era riuscita a preparare la cena più buona della sua vita, il che era un ottimo risultato.
Voleva fosse tutto perfetto per quel fatidico momento, ogni singolo aspetto era curato nei minimi dettagli e mentre mia madre si affaccendava per la casa, faticavo a nascondere un sorriso nel vederla di nuovo così felice e vitale.
Frank era veramente gentile e simpatico, oltre che incredibilmente intelligente, l'uomo perfetto per Hermione.
Frank faceva l'impiegato alla Gringott ed era in lista per diventatate futuro direttore, amava l'arte e la letteratura Babbana e aveva uno spiccato senso dell'umorismo.
Mi raccontò di aver frequentato Hogwarts negli stessi anni di mia madre e di aver avuto una gigantesca cotta per lei.
«Sono stato innamorato di tua madre per tutto il quarto e quinto anno, ma non avevo possibilità» esordì dopo aver bandato giù un boccone di fettuccine.
«Davvero?!» domandai sconvolta «Mamma, non sapevo fossi una rubacuori» scherzai, lanciando uno sguardo divertito alla donna davanti a me.
«Tua madre ha fatto strage di cuori, ma non sembrava le importasse molto di essere corteggiata dai più popolari della scuola» continuò Frank « Come poteva un Corvonero nerd come me, competere con McLaggen, Krum o Malfoy».
Per poco non mi strozzai con l'acqua a sentire il nome del padre del mio ragazzo in mezzo alla lista degli spasimanti di mia madre.
«Malfoy?» chiesi sconvolta da quella rivelazione inaspettata.
«Esatto, le stava sempre dietro come un segugio, cercando di punzecchiarla per attirare l'attenzione, era proprio cotto di lei» affermò serio Frank.
Il racconto delle dinamiche tra mia madre e Draco mi sembrava molto famigliare, infondo anche Scorpius mi aveva punzecchiata molto, prima di prendere coraggio e rivelare i suoi sentimenti.
Chissà, magari l'idiozia in questi frangenti era ereditaria nella sua famiglia.
Alla fine, resta sconvolta quasi quanto mia madre nello scoprire che anche il padre del mio ragazza era stato invaghito di lei.
Forse, l'istinto femminile su queste "cose" non ci apparteneva.
Alla fine della serata, avevo deciso di promuovere con la lode Frank e questo tranquillizzò mia madre.***
La mattina della mia partenza per Hogwarts dopo le vacanze di Natale, mi alzai carica come non mai.
Avevo appuntamento con Scorpius davanti alla barriera e non vedevo l'ora di rivederlo, eravamo stati lontani per appena tre giorni e già mi mancava più dell'ossigeno.
Non mi ero mai sentita così prima di allora e forse iniziavo a capire cosa volesse dire amare qualcuno.
Avevo visto quel sentimento nei sorrisi reciproci dei miei zii o negli occhi luminosi di Victoire quando parlava di Teddy, ma non l'avevo mai provato in prima persona.
Avevo avuto delle cotte, ma mai così forti e cercavo sempre di evitare storie importanti, eppure con Malfoy era diverso.
Non era strano come immaginavo, ma sembrava la situazione più naturale del mondo.
Baciarsi, tenersi la mano o anche solo cercare il suo sguardo non mi metteva a disagio, anzi mi dava una strana carica ed una certa serenità.
Ogni minima attenzione che mi regalava sembrava sciogliere il mio cuore, per troppo tempo era stato intrappolato da un gelido inverno, quella ritrovata estate mi stava regalando la libertà negata fino ad allora.
Non ero più l'uccellino ferito e nascosto, ma ero pronta a spiccare di nuovo il volo, anche per merito di Scorpius.
La mia vita era molto cambiata in quell'anno e nonostante avessi perso il Quidditch, avevo ritrovato mio fratello ed anche il coraggio di affrontare la vita in ogni suo aspetto.
Probabilmente partecipare al matrimonio di mio padre mi aveva dato modo di chiudere un capitolo della mia vita e di poter finalmente iniziare a leggere la seconda parte, rimasta per troppo tempo rilegata sul comodino del destino.
Per questo, quella mattina mi alzai più felice che mai, mi preparai e con mia madre raggiunsi King's Cross.
Quando lo vidi poggiato alla colonna a parlare con i nostri compagni ed amici, con indosso la divisa di Serperverde, il suo solito sorrisetto sicuro stampato sul volto ed i capelli biondi spettinati, non potei fare a meno di ritenermi fortunata.
Quel ragazzo dannatamente bello, intelligente, sicuro di sé e spiritoso era diventato inaspettatamente il mio ragazzo e non potevo sperare nulla di meglio.
Così, mi avvicinai a loro e quando mi vide si allontanò dagli altri, nonostante sembrassero molto presi dallo studio di tattiche per le partite di Quidditch, mi regalò il suo più bel sorriso e si piegò a baciarmi delicatamente.
Potevo sentire i ragazzi e le ragazze intorno a noi trattenere il respiro, probabilmente anche mia madre a pochi metri di distanza da noi stava facendo lo stesso.
Un tocco delicato, ma anche pieno di significato e per la prima volta fui veramente sicura di non essere io quella più cotta tra i due, la nostra era una bella sfida.
Mi lasciò andare e mi prese la mano per poi dirigersi verso mia madre, cercai di frenarlo, ma sembrava deciso a proseguire nella sua personale marcia.
«Signora Granger, che piacere rivederla» disse con un sorriso «Lasci che l' aiuti con il baule di Rose» si propose, piegandosi per afferrare il manico.
«Buongiorno Scorpius» commentò Hermione Granger, cercando di trattenere la sorpresa per quella nuova situazione «Non disturbarti, possiamo cavarcela» tentò poi.
Ma niente poteva farlo desistere, sembrava entrato nella modalità "ragazzo più che perfetto", non che mi potessi lamentare dato la sua ottima educazione e la sua galanteria.
«Nessun disturbo, davvero» affermò convinto, mentre iniziava a muoversi verso il vagone merci, senza neanche lamentarsi del peso della valigia.
Sentivo lo sguardo vittorioso di mia madre bruciarmi la pelle, sembrava entusiasta di vedermi con Malfoy.
Decisi di guardarla negli occhi e lei mi regalò un occhiolino, tipico di chi la sapeva lunga su tutto.
Cercai di bloccare il rossore che sentivo diffondersi sulle mie guance, ma non c'era verso di farlo, quel nuovo fuoco era inarrestabile e non mi dispiaceva per nulla.

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Attenta
Fanfiction!!! REVISIONATO FINO AL CAPITOLO 11!!! Questa è la mia prima storia e spero non sia troppo deludente. Rosalie Minerva Weasley, diciassette anni ed un passato abbastanza traumatico alle spalle, è all'apparenza una ragazza qualsiasi, se non fosse per...