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Torture

Quando riapro lentamente gli occhi sono sul letto in una delle camere del bunker

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Quando riapro lentamente gli occhi sono sul letto in una delle camere del bunker. Sam è seduto accanto a me, Cas è su una sedia e Dean fa avanti e indietro per la stanza

-Eve! Come ti senti?- domanda Sam appena mi vede sveglia, io cerco di tirarmi a sedere ma il mio corpo è troppo pesante

-sto bene... io...- balbetto piano, mi lascio cadere di nuovo sul letto chiudendo gli occhi

-vuoi mangiare? Hai sete?- domanda ancora il gigante, scuoto la testa. Ho bisogno di trovare Sophia e di liberarmi di Crowley.

-Sto bene Sam. Devo solo- balbetto ma Castiel si alza dalla sedia facendomi zittire

-devi riposare Evelyn, per battere Crowley hai usato più poteri di quanti tu sia abituata ad usare. Devi dare il tempo al tuo corpo di riprendersi- dice dolcemente, i suoi pozzi azzurri guardano i miei occhi e mi sento scavare dentro.
Sospiro

-Cas io devo andare- sussurro, ma Cas mi zittisce ancora scuotendo la testa

-Sam e Dean si occuperanno di trovare informazioni. Tu riposa ora- sussurra, io sospiro annuendo. Infondo sono ancora molto stanca. Me ne ritorno a dormire.

Apro di nuovo gli occhi, è buio. Mi alzo lentamente dal letto, stanca di riposare. Esco dalla mia stanza e raggiungo la biblioteca. Sento delle urla.

-Figlio di puttana- la voce di Dean. Corro verso la stanza, un demone è seduto su una sedia, legato. Intorno a lui un sigillo per non farlo scappare. Dean tiene in mano un pugnale di ferro e lo ferisce. Sul suo viso vedo la rabbia.

-Dean- sussurro per farlo girare verso di me. Cosa diamine sta facendo?! Il più grande dei Winchester si calma voltandosi a guardarmi, i nostri occhi si incontrano

-Eve- dice confuso, come se lo avessi preso alla sprovvista. Cammina verso di me, usciamo e chiude la porta alle nostre spalle

-cosa fai Dean?! Quello è uno dei miei- strillo nervosa, lui si passa una mano tra i capelli nervoso

-sì, ed è anche fedele a Crowley. Come hai fatto a non accorgertene Eve?- domanda arrabbiato, come se fossi una bambina. Boccheggio non trovando le parole per rispondere

-dammi altro tempo e ti darò tutte le informazioni- dice ancora, ma scuoto la testa. È una cosa di cui mi devo occupare io.

-È la mia guerra Dean- sussurro e gli prendo il pugnale di mano. Lui mi guarda in silenzio mentre apro la porta ed entro nella stanza. Il demone, Josh, appena mi vede ride divertito. Deve essere bello sapere che sei riuscito a prenderti gioco della tua regina. Sono così stupida!

-Bene... e così stai con lui? Dimmi solo perché?- parlo con calma, mi ci avvicino. Lascio che il coltello gli ferisca la coscia. Lo sento gemere

-perché tu sei solo una ragazzina che non ha la più pallida idea di cosa stia facendo. Crowley è un re- risponde, scoppio a ridere di gusto

-un uomo a cui non frega nulla dei propri demoni è un re, io invece che mi sono presa cura di voi sono una ragazzina- dico ovvia, il demone rimane in silenzio. Lo guardo furiosa. Sono furiosa. Odio tutto. La mia vita era perfetta, e dal nulla mi sono ritrovata ricercata da demoni ed angeli, con un trono, due famiglie, ed un ex re che mi vuole torturare.

-Dimmi dove si trova mia cugina- dico dura, il demone rimane in silenzio. Guarda alle mie spalle Dean che rimane appoggiato alla porta.

-Guardami quando ti parlo. Vuoi che sia una regina? Bene. Guardami- esclamo furiosa graffiandolo ancora col pugnale. Geme, ma poi mi guarda negli occhi.

-Dove si trova Sophia?- domando più lentamente, il demone rimane in silenzio. Cazzo!

-Josh giusto?- domando dopo qualche attimo che ho ripreso la calma. Il demone annuisce rimanendo in silenzio

-Bene Josh... io sono più potente di Crowley, questo lo hai capito... perciò ti consiglio di non farmi arrabbiare più di così perché non sai di cosa sono capace. Potrei mandarti nel sigillo con Lucifero e farti diventare il suo pupazzetto? Che ne dici? Ti diverte come idea? Perché a me tanto! Potrei farti soffrire in tanti modi diversi che Crowley non ha nemmeno mai visto. Quindi te lo chiederò per l'ultima volta. Dove si trova Sophia?- la mia voce è bassa, e risulta inquietante persino a me. Dean rimane in silenzio ma so che sta pensando che sono un mostro. Le nostre iridi si incontrano per un singolo secondo, rimango impassibile.
Il demone sospira abbassando la testa

-non so dove sia ora, Crowley non ci dice nulla. Ma l'ha fatta impossessare. Ora dentro di lei c'è un demone- lo sento pronunciare. Mi immobilizzo. La mia Sophia. Mia cugina. Mi appoggio alla sedia perché improvvisamente le gambe non mi reggono più, dovevo essere con lei, dovevo proteggerla.
Dean mi guarda preoccupato ma non sembra scioccato.

-Qual è il piano di Crowley?- la voce di Sam interviene, mi guarda coi suoi occhioni quasi come a chiedermi scusa. Lo sapevano. Lo sapevano entrambi e non me lo hanno detto. La mia Sophia.
-Vuole uccidere la famiglia dei 'finti re', li chiama così, e vuole tornare al trono. Ha chiesto aiuto ad una strega- risponde nervoso, Dean stringe i pugni

-come si chiama la strega? Rowena?- domanda invece Sam, apparentemente più calmo. Io scuoto la testa

-Rowena è nelle prigioni infernali. Ha provato ad usare i suoi poteri su di me e mio fratello l'ha scoperta- rispondo alla domanda. Sam rimane in silenzio guardandomi negli occhi e sembra mortificato.

-Sai dirmi il nome di questa strega?- domando quindi io al demone, magari il nome può essermi utile. Inutile dire che dovremo liberare Rowena per eguagliare. Credo che i fratelli la pensino come me. Il demone scuote la testa scrollando le spalle

-bene. Ora non mi sei più di alcun aiuto- sussurro e lo pugnalo velocemente. Il corpo viene scosso dal dolore e si illumina di rosso. Succede ogni volta che un demone viene ucciso. Lascio cadere il pugnale e mi giro per andare alla porta.
Vedo i fratelli provare ad avvicinarsi, muovo la mano e li blocco al muro

-non osate avvicinarvi a me. Come avete potuto non dirmelo?! Da quanto lo sapevate? Da prima di questa settimana non è vero?- domando furiosa, Sam annuisce tenendo lo sguardo basso. Scoppio a ridere dal nervoso, sono esausta. Esco dalla stanza lasciandoli cadere al suolo dato che smetto di usare i poteri.

-Eve- Sam prova a fermarmi, mi giro furiosa guardandolo male

-no! Mi sono sempre fidata di voi, lo sai. Nonostante tutto voi siete sempre stati il mio punto fermo, anche adesso. Mi fidavo di voi. E invece mi avete mentito! Lasciatemi stare, ho bisogno di stare sola- strillo trattenendo le lacrime. Sam e Dean mi guardano in silenzio come dei bambini indifesi. Me ne vado in camera di nuovo, dove scoppio a piangere.

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