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Sophia is okay

I giorni passano, Sophia inizia a ricordare gli ultimi avvenimenti

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I giorni passano, Sophia inizia a ricordare gli ultimi avvenimenti. Lei e Sam sono di nuovo vicini come lo erano prima anche se non stanno di nuovo insieme. Sam sta accanto a lei ogni volta che può, l'aiuta e la ama. Sono così teneri.

Io e Dean invece non abbiamo ripreso l'argomento dopo esserci detti quei ti amo, e non so come mi sento a riguardo. Vorrei parlare con lui, chiarire una volta per tutte la situazione ma non troviamo mai il momento.
Metto le pizze a tavola, poi sento correre. Mi giro preoccupata prendendo uno dei coltelli che avevo preparato per tagliare la pizza, ma quando vedo mia cugina entrare allegra mi calmo.
Strilla qualcosa sorridendo, ma non capisco una parola. Mi abbraccia di slancio

-ricordo tutto Eve- strilla allegra, io sorrido stringendola mentre entrambe iniziamo a saltare come quando eravamo adolescenti e il ragazzo che ci piaceva ci aveva invitate da qualche parte. La allontano da me per guardarla, poi l'abbraccio di nuovo felice che vada tutto bene.

-Cosa succede qui?- domanda la voce di Dean, ci giriamo a guardarlo. Io mi ricompongo mentre mia cugina saltella verso di lui e lo abbraccia dicendogli di aver ricordato tutto, poi quando ci raggiunge anche Sam li vedo baciarsi dolcemente. Sono davvero felice per lui, dopo tutto ciò che ha passato se lo merita.

-Dobbiamo festeggiare- la sento esclamare allegra. Batte le mani eccitata, poi mi prende un polso e mi tira con sé strillando ai due di andare a prepararsi. Un'ora dopo siamo tutti pronti fuori dal bunker.

Sophia ha indossato un abito un po' corto, ma abbastanza lungo da coprirla, con le maniche a tre quarti e tutto ricoperto di strass dorati. Ai piedi dei sandali col tacco dello stesso colore dell'abito. Si è truccata risaltando gli occhi e ha lasciato i capelli lunghi e lisci sciolti sulle spalle.

Io invece ho optato per una tuta dorata con sopra un rivestimento nero effetto vedo non vedo e dei fiori ricamati. I pantaloncini sono corti, le braccia sono coperte solo dal sottile strato di tessuto nero con i fiori neri. La scollatura è profonda e intorno è tempestata di strass neri, così come la base dei pantaloncini. Ai piedi ho indossato dei tacchi semplici neri. Sophia mi ha truccata leggermente risaltando le labbra e anche io ho tenuto i capelli sciolti sulle spalle. Sam e Dean hanno deciso di limitarsi a dei pantaloni e delle camicie, bianca per il minore e nera per il maggiore. Appena li raggiungiamo Sam bacia Sophia, io e Dean ci guardiamo un attimo non sapendo cosa fare. Gli sorrido e lui mi si avvicina

-sei bellissima- dice fissando gli occhi nei miei. Sorrido sentendo le guance andare a fuoco mentre cerco di ricordare come si parla.

-Grazie anche tu lo sei- sussurro, poi Sophia ci incita a salire in auto e andare verso il suo locale preferito "Strawberry". Già, che originalità. Appena arriviamo i due piccioncini vanno a ballare, io invece vado verso il bancone seguita da Dean. Prendiamo da bere e rimaniamo per un po' fermi senza parlare. La musica basta. Alla fine del drink decido di ballare, così tiro il cacciatore con me e inizio a muovermi contro di lui, che mi guarda impacciato, sotto le note di Safari di J Balvin.

Sembra passata una vita dall'ultima volta che ho ballato spensierata in una discoteca e mi chiedo se l'uomo al mio fianco ci sia mai stato, con la vita indaffarata che ha. Dean poggia le mani sui miei fianchi non sapendo che fare, io sorrido girandomi tra le sue braccia. Gli circondo il collo con le mie braccia e mi muovo dandogli le spalle. Lo sento trattenere il respiro quando il mio sedere va contro di lui. Mi rigiro a guardarlo e rido vedendolo agitato

-sembra una vita che non ballavo così- urlo nel suo orecchio, solo dopo mi accorgo che le mie labbra sono a pochi millimetri dalle sue. I nostri occhi si incontrano, lui mi stringe leggermente. Decido di buttarmi. Chiudo gli occhi e lo bacio continuando a muovermi contro il suo corpo. Quando ci allontaniamo Dean mi guarda negli occhi per un attimo, poi mi prende una mano ed usciamo dal locale.

Raggiungiamo il retro del locale, mi mette spalle al muro riprendendo a baciarmi con foga. Scende lentamente al collo mentre una sua mano raggiunge la scollatura del mio abito. Circondo il suo bacino con una gamba e lo sento gemere quando strofino il bacino contro il suo

-dovremmo parlare- sussurro tra un bacio e l'altro. Lui annuisce continuando a baciarmi e io chiudo gli occhi. La sua bocca raggiunge la pelle dietro il mio orecchio e la bacia facendomi rabbrividire e gemere.

-Perché hai messo i pantaloni?- domanda ed io sospiro sentendo scontrare di nuovo i bacini

-perché non mi aspettavo questo- rispondo in un sussurro, lui accarezza il mio fianco per poi baciarmi sulle labbra e allontanarsi

-allora aspetteremo- dice sospirando, io annuisco aggiustandomi il vestito

-potremmo parlare nel frattempo- sussurro guardando per terra, lui annuisce e mi prende una mano per allontanarci dal locale.

Ci sediamo sul cofano dell'auto parcheggiata e rimaniamo per un po' in silenzio, poi mi faccio coraggio e decido di parlare

-ti sei pentito di quelle parole?- domando a voce bassa riferendomi al 'ti amo', lui si gira a guardarmi scuotendo la testa

-assolutamente no Eve, solo che... non sono bravo ad esprimere i sentimenti e non sapevo come comportarmi, poi... tu sei tornata fredda e ho pensato che- risponde per poi bloccarsi senza finire la frase. Gli prendo una mano facendo incontrare i nostri occhi

-nemmeno io mi sono pentita ma dopo l'ultima volta avevo paura... così ho solo cercato di... non so... comportarmi normalmente- spiego e lui annuisce girandosi a guardare davanti a sé. Rimaniamo ancora in silenzio, mi avvicino a lui poggiando la testa sulla sua spalla

-mi hai cambiato totalmente- lo sento dire, alzo il viso per guardarlo e sorrido divertita. Le nostre labbra si incontrano dolcemente. Pian piano il bacio diventa più passionale, mi sposto sulle sue gambe stringendomi a lui che mi passa una mano tra i capelli mentre con l'altra mi accarezza la schiena fino ad arrivare al sedere

-secondo te sarebbe sbagliato prendere la macchina e tornare al bunker? Quei due torneranno in qualche modo- sussurra Dean contro le mie labbra. Rido baciandolo di nuovo

-beh... potremmo scrivergli un messaggio, per avvisarli- rispondo e lui annuisce. Saliamo in auto e mentre Dean guida velocemente verso il bunker io avviso gli altri due che siamo andati via. A Sophia racconterò tutto domani.

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