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Hunt pt. 2

Mi muovo velocemente evitando per un pelo un colpo, poi tiro un calcio colpendo la gamba del mutaforma che ridendo indietreggia

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Mi muovo velocemente evitando per un pelo un colpo, poi tiro un calcio colpendo la gamba del mutaforma che ridendo indietreggia. Affannata mi guardo intorno cercando Dean e Sam che però sembrano essere scomparsi. Mi giro di nuovo verso il mutaforma, lo vedo perdere la pelle. Si sta trasformando.

-Prenderò la forma della persona che non riuscirai a combattere e ti ammazzerò piccola stupida- commenta cambiando voce in una femminile. Si sta mutando in Sophia. I capelli crescono biondi e gli occhi azzurri mi fissano trionfanti. Trattengo il fiato, lo vedo correre verso di me ma proprio quando sta per saltarmi addosso si sente uno sparo. Il corpo si accascia ai miei piedi mentre io mi ritrovo schiacciata contro il muro tremante. Dean corre verso di me e mi abbraccia velocemente. Mi aggrappo a lui

-grazie Dean- sussurro, lui mi accarezza i capelli senza rispondere. Rimaniamo abbracciati per qualche altro attimo, poi usciamo da quella casa trovando Sam appoggiato contro l'Impala che si regge un braccio dolorante

-Sam cosa hai combinato?- domando preoccupata avvicinandomi a lui che scuote la testa ma poi geme dal dolore. Tolgo la sua mano dal braccio e mi concentro sull'osso probabilmente rotto. Del calore si irradia dalla mia mano e raggiunge la sua pelle lasciata scoperta dalla manica della camicia di flanella strappata. Sam fa una smorfia di dolore ma poi sorride felice. L'ho guarito. Saliamo tutti in macchina, Dean alla guida ovviamente. Mi lascio andare contro il sedile posteriore e chiudo gli occhi per qualche attimo

-A quanto pare il vero problema non era quel mutaforma, abbiamo un altro caso di cui occuparci. Possessione- dice Sam ad un tratto girandosi verso di me che sospiro annuendo. Troppo bello per essere vero. Ci abbiamo messo solo due giorni per trovare e fare fuori il mutaforma, volevo tornare in fretta da Sophia per vedere come sta ma a quanto pare dovrò aspettare ancora.

Dean guida verso il motel, appena arriviamo mi getto sul letto gemendo felice di sentire il materasso morbido sotto di me. Chiudo gli occhi e senza nemmeno accorgermene mi addormento.


Al mio risveglio Sam è davanti alla porta con una pistola in mano e Dean ha il sale e l'acqua santa. Cosa cazzo...?

-Eve, vai in bagno e chiuditi dentro- sussurra il maggiore dei fratelli duramente. Se fossi stata la Eve di prima avrei ubbidito in preda al terrore, ma ora non sono più così. Mi tiro in piedi e mi lego i capelli mentre loro mi guardano confusi.

La porta viene spalancata di getto e i due fratelli lanciati contro il muro. Dean muove la mano con l'acqua santa ma non riesce a colpire il demone che mi si avvicina sorridendo soddisfatto.

-Non è per niente gentile da parte tua, stavo riposando- dico ironica, l'uomo con gli occhi neri ride per poi muovere velocemente la mano verso di me ma io sono più veloce e lo blocco innervosita.

-Lavori per Crowley no? Digli che la prossima volta può venire lui stesso a parlare con me, non c'è bisogno che mandi voi. Tanto non ha paura di me, giusto?- domando avvicinandomi al demone che scoppia a ridere fissando i suoi occhi neri e inquietanti nei miei altrettanto scuri e spaventosi.

-Lascia stare i miei amici- sussurro con voce dura, l'uomo continua a guardarmi senza fare nulla. Inizio davvero ad arrabbiarmi. Muovo la mano per poter usare i miei poteri, lo vedo accasciarsi al suolo gemendo ma entrano altri demoni. Un uomo ed una donna. La donna velocemente mi lancia contro il muro, l'uomo alza la mano facendomi provare dolore dal petto per tutto il resto del corpo. Chiudo gli occhi gemendo, non riesco quasi nemmeno più a respirare. Ancora attaccata al muro vengo alzata, muovo il corpo cercando di liberarmi dall'incantesimo

-Eve- sento strillare da Dean e Sam, poi la presa mi lascia e finisco a terra. Gemo riprendendo a respirare mentre mi appoggio al muro. Provo a rialzarmi, le gambe mi bruciano. Non avevo mai provato una cosa del genere. Mi muovo per usare i miei poteri, e per qualche attimo li blocco ma sono troppo debole. Mi accascio di nuovo a terra. Il primo demone mi si avvicina e mi accarezza il viso, poi inizia a sussurrare delle parole

-lasciala stare figlio di puttana!- sento strillare da Dean, di nuovo il dolore mi pervade il corpo ma questa volta si unisce un senso di bruciore. Come se mi stessero bruciando viva. Strillo mentre delle lacrime mi sfuggono. La morte farebbe meno male, cazzo! Muovo leggermente la mano e la apro verso il demone riuscendo ad allontanarlo leggermente da me, il dolore scompare. Sento le ossa farmi malissimo ad ogni minimo movimento, gli occhi mi bruciano e le lacrime scorrono ancora dal dolore. Gemendo uso ancora i miei poteri scaraventando i demoni oltre la finestra, Dean e Sam riescono ad allontanarsi dal muro ed a muoversi. Il più grande corre verso di me che mi giro a guardarlo in lacrime. Quando i demoni rientrano sento di nuovo il dolore ed il bruciore pervadermi, mi lascio andare contro Dean strillando. Ora è ancora più forte. Chi cazzo gli ha insegnato questo?! Le gambe smettono di reggermi, Sam spara i proiettili immersi in acqua santa ai demoni rallentandoli e Dean, dopo avermi poggiata per terra accanto al muro, fa lo stesso con le sue armi.

Entrambi iniziano a recitare l'esorcismo, un sacchettino di stoffa nera viene lanciato verso di me poco prima che il vapore nero esca dalle bocche delle tre persone che si accasciano al suolo.

Tuttavia il bruciore non finisce, guardo singhiozzando Dean che mi si avvicina preoccupato

-fallo smettere! Non ne posso più. La mia pelle brucia- sussurro, non riesco più a parlare dal dolore, muovo mani e gambe nella speranza di stare meglio

-Sam! Perché non smette?- domanda Dean terrorizzato, il più piccolo dei Winchester mi raggiunge in fretta sedendosi accanto a me

-Il sacchetto- sussurro piangendo, i due iniziano a cercarlo disperatamente. Dopo qualche attimo Dean lo trova e lo strappa togliendo tutto ciò che si trova al suo interno, il bruciore non passa.

-Come va?- domanda Dean supplicandomi con gli occhi di dire che va meglio, scuoto la testa prendendogli la mano vicina al mio corpo e la stringo

-ti prego fallo smettere- esclamo tenendo gli occhi fissi nei suoi. Sam prende il sacchetto dalle mani del fratello che mi fissa paralizzato e corre verso il bagno. In un attimo il dolore passa, Dean mi prende tra le braccia sospirando e mi bacia la testa stringendomi a sé

-grazie- sussurro appoggiandomi al suo petto. Mi addormento così. Stesa per terra contro il corpo seduto di Dean, con la testa appoggiata al suo petto e le sue mani che mi accarezzano i capelli. Non ho più forze, il mio corpo non riesce a muoversi, faccio quasi fatica a respirare.

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