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Crowley son of a bitch!

Crowley sembra essere scomparso dalla circolazione, Mio fratello è via tutto il tempo e io mi ritrovo nella sala del trono a provare a sistemare i problemi del regno e dirigere il gruppo che si occupa della ricerca di Crowley

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Crowley sembra essere scomparso dalla circolazione, Mio fratello è via tutto il tempo e io mi ritrovo nella sala del trono a provare a sistemare i problemi del regno e dirigere il gruppo che si occupa della ricerca di Crowley.
Sospirando cammino verso la mia stanza dove Sophia sta gettata sul mio letto. Parla al telefono, probabilmente con Sam. Da quando ha scoperto della morte di mio padre non mi ha mai lasciata sola, nemmeno per andare da lui quando finiva una caccia.

-Ora devo andare Sam, ti chiamo dopo- dice sbrigativa, poi attacca e si tira a sedere sul mio letto. Mi siedo accanto a lei sospirando. Sophia mi circonda le spalle con un braccio, poggio la testa sulla sua spalla

-mi ha chiesto di te, anche Dean chiede di te Eve. Dovresti chiamarlo... è molto preoccupato e vuole starti accanto- dice dolcemente, io annuisco rimanendo in silenzio. Non sento Dean né lo vedo da quando sono venuta qui.

-Come stanno?- domando a voce bassa, ci stendiamo sul letto una di fronte all'altra e ci guardiamo negli occhi

-vanno molto a caccia, Dean è particolarmente irritato e fa di tutto per distrarsi. Sam è preoccupato per lui e odia il modo in cui si comporta- spiega brevemente io annuisco girandomi per guardare il soffitto.

-Non voglio stressarti Eve, ma credo che la cosa giusta sia almeno chiamarlo. Parlarvi, fargli sapere come stai- dice Soph dopo qualche attimo di silenzio, mi dà un bacio su una guancia e poi si alza dal letto per uscire e lasciarmi sola.

Rimango qualche attimo ferma a guardare il vuoto, persa nei miei pensieri. Dovrei chiamarlo? Mi sono comportata malissimo con lui, lo evito da giorni, non rispondo ai suoi messaggi e a causa mia Sophia non va da loro da tempo.

Sospiro passandomi una mano tra i capelli, poi prendo il telefono. Digito velocemente il numero ma attacco prima che possa arrivargli la chiamata.
Lo faccio un altro paio di volte, non ho il coraggio di lasciar squillare, ho paura della sua reazione. Quando mi decido a posare il telefono e smettere con questa stupidaggine sento la suoneria. Guardo lo schermo e mi manca l'aria per qualche attimo. Dean.

Respiro a fondo per calmarmi, poi accetto la chiamata e porto il telefono all'orecchio senza riuscire però a pronunciare una parola. Ho uno zoo nello stomaco. Sento il suo respiro per qualche secondo

-Eve- lo sento dire con voce insicura, mi copro la bocca e cerco di trattenere le lacrime

-Eve come stai?- domanda poi, respiro ancora a fondo per calmarmi e poi decido di rispondere

-sto bene Dean, scusami ma... Crowley ha ucciso mio padre e devo trovarlo. Sono stata occupata negli ultimi giorni- sussurro sdraiandomi e guardando il soffitto

-sì, anche io sono stato molto impegnato ma ero preoccupato per te. Perché non vieni qui Eve? Ti ho già lasciata sola a soffrire una volta, non ho intenzione di farlo ancora- dice speranzoso, io scuoto la testa per poi dire di no. Non posso lasciare il regno proprio ora.

-Non posso Dean, non ora,  io... devo occuparmi di... è tutto sulle mie spalle ora e non posso andare via, non posso mostrarmi debole, devo mostrare che sono forte nonostante tutto e che la scelta migliore è stare con me- spiego in fretta, Dean fa un verso per annuire poi sospira

-sei totalmente diversa dalla Eve di prima- sussurra ed io rido nervosamente. Non immagina nemmeno quanto mi stia costando comportarmi in questo modo. Vorrei solamente rifugiarmi in un angolino e crogiolarmi nel mio dolore per un po' di tempo, senza dover pensare ai demoni, a Crowley, al regno, le ricerche. Vorrei solamente non fare nulla per un po', vorrei che Dean mi abbracciasse e mi dicesse che andrà tutto bene, che lo supererò e che lui si prenderà cura di me. Ma devo cavarmela da sola, non posso fare altrimenti.

-Eve se ti servisse una mano per qualsiasi cosa io... noi siamo disposti ad aiutarvi, anche nelle ricerche se vuoi. Basta che tu ci dica cosa dobbiamo fare- prova a rassicurarmi, io sorrido un po'

-grazie Dean, se avrò bisogno di aiuto vi chiamerò. Ora vai a riposare, so che siete tornati da una caccia e dovete essere molto stanchi- sussurro, ci salutiamo ed attacco velocemente.

Mi passo una mano sul viso, felice di aver sentito la sua voce dopo tanto tempo. Mi alzo per andare a lavarmi, infilo il pigiama e torno a letto esausta. Il mio telefono squilla ancora, numero sconosciuto. Rispondo velocemente e nervosamente.

-allora piccola principessa, come vanno le cose?- domanda una voce. Crowley. Stringo i pugni nervosa perdendo del tutto la stanchezza.

-Crowley, figlio di puttana! Sappi che ti troveremo e ti faremo fuori in modo lento e doloroso e ti pentirai di ciò che hai fatto a mio padre. Mi hai sottovalutata per tutto il tempo, ed io te l'ho lasciato fare. Ma è stato un errore- lo minaccio duramente. Lo sento ridere di gusto

-certo principessina, come credi. Ti auguro buona fortuna allora, perché le cose stanno per diventare più complicate- dice velocemente, poi attacca. La porta viene aperta e Sophia prova a corrermi incontro ma viene bloccata da un demone che l'afferra da un braccio e le punta la lama angelica al collo.
Confusa e preoccupata per mia cugina che mi guarda terrorizzata muovo la mano in direzione del demone e lo scaglio lontano attenta ad evitare che la lama possa fare del male a Sophia, poi corro verso di lei e mi ci piazzo davanti. Chiudo la porta velocemente mettendoci il sale in fretta e mi giro verso Sophia

-sono tutti dalla parte di Crowley, Eve. Siamo sole. Ci hanno tradite tutti- sussurra nervosa camminando avanti e indietro. Mi lego i capelli perché iniziano a darmi fastidio, nel frattempo penso ancora fare

-okay, dobbiamo andare via di qui. Andiamo dai Winchester. Rimani tutto il tempo attaccata a me, mi hai capita Soph?- domando seria, lei annuisce così usciamo dalla stanza. Ci difendo coi poteri e porto mia cugina con me senza lasciarla nemmeno un attimo. Appena posso ci porto entrambe al bunker dei Winchester.
I due fratelli ci raggiungono confusi e preoccupati, tengono le armi in mano ma appena ci vedono le lasciano cadere

-Eve- esclama Dean, Sam si avvicina a Sophia per baciarla e Dean mi viene incontro. Lo abbraccio velocemente

-scusa, non sapevo dove altro andare. Ora sono tutti dalla parte di Crowley- sussurro stringendomi forte a lui che non mi risponde. Quando ci allontaniamo mi guarda negli occhi per poi baciarmi dolcemente le labbra

-ora ci siamo noi con voi, andrà tutto bene. Troveremo quel figlio di puttana e lo ammazzeremo- dice serio quando stacca le nostre labbra ed io annuisco sospirando. Andrà bene, deve andare bene.

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