8

761 34 3
                                    

Where are you Sophia?

Esco dalla stanza mettendo la borsa in spalla, Dean mi viene incontro guardandomi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Esco dalla stanza mettendo la borsa in spalla, Dean mi viene incontro guardandomi

-cosa stai facendo?- domanda serio, i suoi occhi si fissano nei miei e sono freddi. Se fossi stata la Eve di prima avrei avuto paura di lui, invece reggo il suo sguardo quasi come a sfidarlo

-ho pensato di dare un party con i demoni... cosa pensi che faccio?- domando ovvia, Dean assume un'espressione confusa

-perché vai via? Sai che puoi rimanere qui con noi- dice infatti ed io rido scuotendo la testa. Mi prende per il culo?

-No Dean. Come ho già detto è la mia guerra e se mi nascondete le cose allora non posso combattere con voi- rispondo con durezza. Mi hanno ferita e tradita. Non resterò con loro. Lui sbuffa, seccato dalla mia risposta

-Andiamo Eve, lo abbiamo fatto per te- tenta di scusarsi, ma così peggiora solo le cose. Poso la borsa, furiosa, avanzando verso di lui

-no Dean. Non lo avete fatto per me, perché sapete che Sophia è la persona più importante della mia vita. È l'unica che è sempre stata al mio fianco e io ho bisogno di trovarla e di salvarla da quella merda perché non posso lasciarla con quello... psicopatico. Se vi foste veramente preoccupati per me, mi avreste detto tutto e magari a quest'ora lei sarebbe già qui con me- dico alzando la voce, lo vedo stringere i pugni e indurire lo sguardo

-dì un po', da quando sei diventata così stronza?- domanda, vuole ferirmi perché io l'ho attaccato. Io prendo la mia borsa e la metto in spalla senza guardarlo negli occhi. Da quando sono così stronza? Vuoi davvero saperlo Dean?

-Da quando sono stata definita mostro dall'unica persona da cui volevo sentirmi dire che andavo bene lo stesso. Da quando gli occhi verdi che amavo mi hanno guardato con disprezzo e da quando le uniche braccia che volevo mi stringessero la notte, quando ero spaventata di dover regnare sui demoni, non erano con me a proteggermi- dico fredda, poi me ne vado lasciandolo in mezzo al corridoio come uno stupido. Sam, alla fine del corridoio, ha visto tutta la scena e mi guarda preoccupato. Gli passo accanto senza nemmeno guardarlo

-Eve aspetta- lo sento dire, mi afferra il polso e mi gira. Ci guardiamo per qualche attimo, poi mi lascia andare senza dire nulla. Esco velocemente dal bunker e mi passo una mano tra i capelli per tentare di darmi una sistemata. Mando un messaggio ad Ed e gli chiedo di incontrarci da Starbucks vicino al bunker.
Dieci minuti dopo siamo seduti davanti a due cappuccini. Io sorseggio tranquilla, mentre Ed sembra nervoso

-Eve, cosa succede?- domanda infatti dopo aver sorseggiato un po' di cappuccino, io lo guardo negli occhi

-Sophia è stata presa da Crowley, Ed. L'ha fatta impossessare. Devo liberarla- parlo a voce bassa e velocemente. Ed mi prende una mano da sopra il tavolo e qualche persona ci guarda intenerita. Ci scambieranno per fidanzati o forse avranno capito che siamo fratelli?

-I Winchester?- domanda confuso, io scuoto la testa abbassando lo sguardo sulla mia tazza. Prendo un sorso

-sapevano tutto e me lo hanno nascosto. Non posso fidarmi di loro- rispondo, poi mi alzo. Ed mi segue a ruota, paghiamo ed usciamo di nuovo. Mi accompagna in un motel e ci rinchiudiamo in camera.

-Ho sentito Aleksej parlare con qualcuno ultimamente... non capivo cosa dicevano perché usava la sua lingua madre, il Russo, ma ho sentito il nome 'Havana'- dice mentre guarda fuori dalla finestra. Io mi alzo annuendo e metto la giacca. Se è una pista sarà meglio agire subito. Il sole è calato e le strade giù sono illuminate solo da lampioni.

-Se c'è una cosa che ho imparato è che dei demoni non posso fidarmi. Anzi non posso fidarmi di nessuno che non siate tu, papà o Soph. Andrò a dare una controllata, tu torna pure a casa Ed. Grazie per l'aiuto- dico sorridendogli, prendo la lama da dentro la borsa e la metto tra i jeans.
Esco vedendo Ed trasformarsi in fumo e andare via dalla finestra.
Chiedo informazioni al proprietario del motel e mi incammino verso il locale. Quando entro mi guardo intorno, è tutto buio, ci sono delle luci soffuse rosse. Vari tavoli neri sono sparsi per una enorme sala e in fondo c'è un grandissimo palco. Le persone urlano e sventolano soldi alle donne che ballano sul palco. Che schifo.
Cammino lentamente, una canzone in sottofondo si confonde con le urla. Una canzone ritmata, molto carina. (Nda: Havana di Camila Cabello)
Mi guardo intorno alla ricerca di qualcuno che conosco, poi vedo Aleksej parlare con qualcuno. Cammino verso di lui ma vengo afferrata per un braccio e girata con forza. Quando i miei occhi incontrano i suoi sorrido, ma poi mi congelo sul posto.

-Ciao cuginetta-



Dean' pov

Mi passo una mano tra i capelli frustrato, Sam non dice nulla. Si chiude in camera sua.
Vado in cucina a bere una birra e quando mi giro per andare in camera sobbalzo. Il fratello di Evelyn mi guarda serio

-non so cosa le avete fatto, ma dovete andare da lei. Io non posso riparare ai vostri errori. Da quando è la regina dell'inferno soffre tantissimo e sono sicuro che è colpa vostra. Andate ad aiutarla o vengo qui e vi uccido. Si trova all'Havana per cercare Sophia. Andate subito- dice freddo, poi va via in pieno stile demone. Poso la bottiglia di birra e corro in camera di Sam, spalanco la porta

-vestiti andiamo all'Havana. Dobbiamo aiutare Eve- dico velocemente e senza dargli tempo di rispondere vado a prendere le mie armi e mi cambio. In pochi minuti io e Sam siamo in macchina, guido più veloce che posso. Ho una strana sensazione.

-Provi qualcosa per lei Dean?- sento chiedere ad un tratto da mio fratello, non rispondo. Non voglio iniziare questo discorso. Non ora e non con lui. Quando arriviamo parcheggio davanti al locale, senza fregarmene se può dare fastidio l'auto, e scendo velocemente. Sam si lamenta del parcheggio ma poi mi segue. Entriamo, la gente si ammassa sotto ad un palco urlando eccitata, io e Sam ci scambiamo uno sguardo e poi ci dividiamo per cercare Eve nell'enorme stanza. Tengo il pugnale stretto in mano pronto a colpire chiunque voglia darmi fastidio.
Tuttavia dopo aver girato la mia metà della sala non la trovo, e nemmeno Sam sembra averla trovata quando ci vediamo dove ci siamo lasciati. Ad un tratto però tutti si zittiscono. Sul palco le luci si spengono e poi si riaccendono, vedo Sam scattare nervoso.
Eve è sul palco, è legata, e anche se si muove per liberarsi non ci riesce. Sophia sorride dietro di lei con in mano una lama angelica. Cazzo.

Halfblood 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora