sᴛᴇᴠᴇ ʀᴏɢᴇʀs
❝sweet mission❞
Erano passate da poco le tre di notte e Jessica Hyre guidava tranquillamente la sua auto, percorrendo l'autostrada che portava a Boston; erano un paio giorni che stava seduta dietro il volante, alternandosi ogni tre ore con Steve.
Steve era seduto accanto a lei, nel sedile del passeggero, con la fronte appoggiata sul finestrino, gli occhi semichiusi e, se Jessica non l'avesse conosciuto così bene, avrebbe potuto dire che si stesse per addormentare, invece era vigile e attento, lo si poteva capire dalla rigidezza delle spalle.
Erano in missione, ma sarebbero dovuti passare del tutto inosservati agli occhi della gente, perciò avevano adottato l'identità di due novelli sposini che si stavano trasferendo nella loro casa a Boston dopo essere tornati dalla luna di miele in un paesino sperduto della Francia, di meglio non seppero inventare.
Nessuno dei due amava particolarmente la situazione che si era creata, lo si poteva dire dal rossore delle guance pallide di Steve quando le cingeva i fianchi o dallo sguardo omicida di Jessica quando doveva baciarle gli angoli della bocca per far credere a tutti che fossero davvero sposati.
In realtà Jessica odiava quella situazione perché era così finta e irraggiungibile per lei che da sempre era stata innamorata di Steve, e soffriva parecchio per ciò che che fingevano e che lei sperasse diventare realtà.
«Dormi?»
Chiese dopo qualche minuto Jessica, ma non distolse lo sguardo dalla strada che scorreva veloce sotto le ruote dell'Audi.
«No» rispose semplicemente Steve muovendosi sul sedile di pelle beige.
Jessica annuì, un po' dispiaciuta del fatto che proprio no riuscisse a dormire da giorni.
«Perché non ci provi?» chiese Jessica sottovoce, lanciandogli una rapida occhiata per poi riportare gli occhi sulla strada illuminata dai lampioni.
«Non ci riesco»
Steve serrò le labbra in un'espressione dura. Jessica sospirò annuendo. «Fra un'ora ti do il cambio» lo informò. Lui annuì e lei riprese a guidare silenziosamente.
Il Capitano appoggiò la fronte sul finestrino con un sospiro, e semplicemente cercò di dimenticarsi il disastro in cui si erano cacciati, fingere di essere sposati per tre mesi! Gli sembrava una follia in quel momento, e Jessica era così fredda e distaccata che non sembrava la compagnia migliore per lui in quel momento, forse se ci fosse stata Natasha sarebbe stato tutto diverso e, in un modo o nell'altro, si sarebbero divertiti.
Certo, tra lui e Natasha non c'era niente più che amicizia, ma era comunque la compagnia che più avrebbe preferito, ovviamente Jessica era impeccabile nello svolgere il suo lavoro e lui lo apprezzava, insieme le battaglie duravano poco, funzionavano come una macchina ben oliata.
Ma Steve non riusciva proprio a capire cos'era quella strana sensazione alla bocca dello stomaco che sentiva ogni volta che le era vicino, quando le cingeva i fianchi con le braccia e che lo faceva arrossire così spesso in sua presenza. Cercava di tenersi il più possibile a distanza di lei, per evitare di combinare disastri di cui si sarebbe pentito pochi momento dopo, e per frenare l'istinto di assaggiare quelle labbra rosate e osservare da più vicino quegli occhi verdi.
Verso le quattro Jessica accostò il una stazione di servizio per fare benzina e comprare qualcosa da sgranocchiare durante il restante viaggio, quando ritornò alla macchina trovò Steve già posizionato sul sedile del guidatore, guardava accigliato verso di lei che, tra le braccia, portava qualche pacco di patatine ─rigorosamente rustiche─ e caramelle.
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Whatever It Takes ━ Marvel
Fanfiction❝Se vi fanno male, fategli del male. Se vi uccidono, resuscitate.❞ [ONE SHOTS] ©bethemoon (2017)
