━ ʙᴜᴄᴋʏ ʙᴀʀɴᴇs

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ʙᴜᴄᴋʏ ʙᴀʀɴᴇs
vampire

L'ambiente era oscuro, Ayeleen non riusciva a percepire altro che le vetrate che la circondavano come un cubo.

Delle leggere lucine azzurrastre le permettevano di vedere la sedia e il piccolo lettino che le avevano messo a disposizione.

Ma lei se ne stava seduta a terra, la schiena poggiata sul vetro freddo mentre con le mano giocherellava con un filo della sua maglietta di cotone a manica corta.

Non sentiva freddo, probabilmente era riscaldato e riusciva a sentire degli sguardi ─invisibili per lei─ al di là del vetro.

Poggiò la testa sulle ginocchia, aspettando con pazienza che venissero a parlarle.

Non si aspettava niente di affrettato, e lei sicuramente non aveva alcun motivo per essere impaziente.

La gola le bruciava, cercava di non farci caso.

Quando le fecero visita erano passati tre giorni, due ore e qualche minuto dalla sua prigionia.

Ayeleen non si aspettava che venissero così presto.

«Ayeleen Cold» la voce nell'oscurità le fece spuntare un sorrisetto sulle labbra, i capelli scuri le coprivano il viso.

«Dove mi trovo?»

«In una delle basi segrete di S.H.I.E.L.D.» rispose prontamente la persona al di fuori della cella.

«S.H.I.E.L.D.?»

«Security Homeland Intervention, Enforcement and Logistic Division» rispose l'uomo, non troppo basso.

Ayeleen ricordava di aver sentito parlare di quella associazione durante la sua lunga vita.

Sorrise.

L'uomo venne fuori dall'angolo buio e sorrise «Sono l'Agente Coulson, direttore dello S.H.I.E.L.D.»

«Suppongo tu già sappia chi sono» rispose lei.

«Supponi bene»

Si sedette su una sedia e le sorrise amichevolmente.

In mano sorreggeva un dossier pieno di fogli bianchi, alcuni più vecchi e ingialliti.

Li sfogliò velocemente fino ad arrivare ad uno nuovo e stampato.

«Non voglio farti del male» rispose l'Agente senza guardarla, continuando a leggere il foglio.

«Allora perché sono rinchiusa qui?» chiese con un sopracciglio alzato.

Coulson alzò lo sguardo dal foglio e lo posò su di lei, l'ombra di un sorriso sul volto.

«C'è stata un'idea di unire un gruppo di persone con poteri straordinari, per vedere se avrebbero potuto combinare qualcosa di altrettanto straordinario, e combattere le guerre che noi non avremmo potuto» le spiego girando il dossier verso di lei, la grande scritta in stampatello mostrava PROGRAMMA AVENGERS e tutti i componenti che ne facevano parte.

«Non sono un eroe, Agente Coulson» rispose lei sorridendo.

Lui fece altrettanto. È vero, non lo sei» le rispose. «Per questo ti sto dando la possibilità di redimerti» le spiegò. «Entra a far parte degli Avengers e tutto sarà perdonato»

Ayeleen si alzò, le gambe nude e lunghe. «Quelli come noi non vanno in giro con quelli come voi»

Phil Coulson si alzò, chiude e il dossier con un movimento veloce e fece spallucce. «Ti lascerò qualche ora per pensarci»

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