ʙʀᴜᴄᴇ ʙᴀɴɴᴇʀ & ɴᴀᴛᴀsʜᴀ ʀᴏᴍᴀɴᴏғғ
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spoiler infinity war;
Quando Natasha si tinse i capelli per la prima volta non si aspettava le stessero bene, non che ci avesse pensato davvero, però il biondo tendente al bianco non era uno dei colori che pensava potesse mai sperimentare sui suoi bei capelli rossi.
La vita da fuggitivi non era ciò che si aspettasse, almeno non dopo tutto il disastro tra HYDRA* e S.H.I.E.L.D.**, ma dopo aver deciso di voltare le spalle agli Accordi di Sokovia e lasciare che il mondo cadesse in picchiata su terrorismo, mafia e tutto ciò che gli stati non avevano pensato prima di dire "Hey, ma sì, facciamo che gli Avengers operino sotto il nostro controllo una volta ogni morte di Papa", ma si erano dimenticati di una cosa importantissima. Steve Rogers, meglio conosciuto come il Capitan America che aveva salvato più volte la Nazione da cui prendeva il nome.
Steve non aveva voluto firmare gli Accordi, pero non si sarebbe mai arreso davanti all'ingiustizia che veniva riservata al popolo.
«Sono una violazione ai diritti civili» le aveva detto una volta Steve. «Non posso più combattere per l'America,» aveva continuato «ma posso farlo ovunque abbiano bisogno di me» concluse, guardandola negli occhi.
Natasha aveva annuito e gli aveva sorriso, come faceva sempre lei. Non mostrava i denti e lo guardava come se fosse un fratello.
«Vengo con te» gli aveva semplicemente detto, guardandolo dritto negli occhi azzurri.
«Non te lo sto chiedendo» le aveva risposto Steve.
Ma Natasha non lo avrebbe mai e poi mai abbandonato, soprattutto quando aveva più bisogno di lei. «Lo so» e poi era andata a prendere un borsone, inserendoci qualche vestito di ricambio e dei soldi in contanti e l'aveva raggiunto poche ore dopo, insieme a lui c'era Sam.
«Volevate partire senza di me, eh?» aveva detto Falcon. «Ma chi vi credete di essere?» poi aveva sorriso ed era entrato nella piccola navicella irrintracciabile, un piccolo regalo di T'Challa.
«Il mio compito è proteggere il Wakanda e l'umanità» si era giustificato, un sorriso, una stretta di mano e una promessa sussurrata.
Non ci volle molto prima di atterrare in Siria, e il taglio dei capelli venne subito dopo.
Steve e Sam si lasciarono crescere la barba, e i loro vestiti cominciarono a consumarsi con il tempo, i vestiti di quello che era Capitan America andarono perdendo i loro colori tipici, lasciando spazio e quelli più scuri che caratterizzavano Nomad.
Natasha si sentiva sporca, ma il piccolo Motel da un solo letto aveva un bagno minuscolo, dove di tanto in tanto passava uno scarafaggio, facendo salir e i conati di vomito a tutti e tre, sopratutto a Sam, che non poteva nemmeno vederli.
Natasha storse il naso difronte alla creatura nera che velocemente si fece scivolare dentro il lavabo, che una volta era stato bianco mentre adesso aveva assunto un colorito giallastro che a Natasha ricordava molto la piscia di gatto.
Con un sospiro si spogliò dei jeans e della maglietta, portando vicino alla doccia da un metro e mezzo la tovaglia giallastro che avevano comprato in un supermercato scadente vicino al Motel.
Aprì il getto, e l'acqua gelida la investì, la chiuse di scatto.
Natasha sospirò.
Fantastico, pensò, nemmeno l'acqua calda abbiamo.
Poi la riaprì e trattenendo i brividi si insaponò corpo e capelli dando una risciaquata il più velocemente possibile.
Quando uscì, avvolse il suo corpo coperto da brividi con la salvietta e prese un respiro profondo, cercando di far passare gli spasmi di freddo che la attraversavano da testa a piedi.
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Whatever It Takes ━ Marvel
أدب الهواة❝Se vi fanno male, fategli del male. Se vi uccidono, resuscitate.❞ [ONE SHOTS] ©bethemoon (2017)
