ʙᴜᴄᴋʏ ʙᴀʀɴᴇs
❝james buchanan "bucky" barnes❞
A Vienna era un normale giorno soleggiato, e due persone se ne stavano sedute alla barra di un bar squallido a metà fra la sede dell'ONU, ormai quasi completamente distrutta, e una sorta di ponte di cui Eltanin non aveva chiesto il nome.
Stava con i tacchi degli stivali in cuoio incastrati nel poggiapiedi dello sgabello su cui era seduta, ricurva, e con un bicchiere di Brandy scadente in mano, mentre accanto a lei Sam beveva un caffè.
Dalla faccia che aveva fatto al primo sorso del liquido marrone, Eltanin aveva constatato che il caffè doveva essere peggio del liquore, e si era rasserenata un po'.
Erano atterrati da poco a Vienna, scroccando un passaggio a Sharon Carter, che fortunatamente non aveva chiesto niente e adesso correva da un lato all'altro con la giacca del CIA, sembrava che stesse per venirle un crisi isterica.
Sam portava dei ridicoli occhiali scuri da donna sul naso.
«Sembri un coglione»
L'uomo bevve un sorso del caffè. «Sono i tuoi occhiali»
Eltanin alzò gli occhi al cielo e buttò giù il contenuto del bicchiere. «Appunto»
Sam aggiunse la terza bustina di zucchero alla tazza e mescolò annoiato la bevanda, mentre si osservava in giro con discrezione.
Eltanin portava i capelli mori sciolti sulle spalle, mentre gli occhi vigili guardavano ossessivamente la bottiglia di Jack Daniel's poggiata su uno scaffale.
«Barista!» chiamò, facendo girare un paio di persone presenti. «Un bicchiere di quello»
La donna annuì prendendo segnatamente la bottiglia e versando il Whiskey nel bicchiere dove poco prima c'era il Brandy.
Quando si fu allontanata, Sam si girò verso di lei con un sopracciglio alzato. «Steve ha detto di non attirare troppo l'attenzione»
Eltanin prese un sorso del liquido ambrato. «A quello ci hai già pensato tu con quei ridicoli occhiali» gli rispose posando rumorosamente il bicchiere sul bancone di legno. «Natasha avrà già capito che è qui»
Sam sospirò seccato e ordinò una fetta di crostata ai lamponi che cominciò a mangiare dopo essersi sistemato il berretto bordaceo sulla testa scura. Eltanin non lo guardò schifiata, e bevette il resto del bicchiere.
«Hai promesso che non avresti bevuto» la riprese Sam, portandosi una forchettata di dolce alla bocca.
Eltanin lo guardò male e allontanò il bicchiere di vetro con un gesto della mano. «È stata una settimana pesante»
Poggiò i gomiti sul bancone e cominciò a fissare i bicchieri di vetro poggiati ordinatamente difronte a lei.
La campanella del bar suonò e riuscì a intravedere un berretto blu entrare dalla porta, il telefono ancora in mano e degli occhiali a coprirgli gli occhi azzurri.
Steve si avvicinò al bancone, posizionandosi accanto a Sam, mettendosi poi il telefono in tasca.
«Ti ha detto di starne fuori?» chiese Sam mangiando un altro po' di torta. «Magari ha ragione.
«Non lo farebbe mai» rispose Eltanin al posto di Steve.
«Al novantacinque percento. Voglio assicurarmi che valutiamo tutte le opzioni» disse Sam prima di girarsi leggermente verso Steve. «Di solito se sparano a te, è come se sparassero a me»
Eltanin si girò e pizzicò una guancia di Sam senza troppa delicatezza. «Hai appena detto una cosa carina?»
Una donna bionda si avvicinò al bancone, fermandosi proprio accanto a Steve, ma senza guardarlo, come se stesse aspettando di ordinare.
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Whatever It Takes ━ Marvel
Fanfiction❝Se vi fanno male, fategli del male. Se vi uccidono, resuscitate.❞ [ONE SHOTS] ©bethemoon (2017)
