ᴘᴇᴛᴇʀ ᴘᴀʀᴋᴇʀ
❝binary star❞
La pazienza è amara, me il suo frutto è dolce (Jean-Jacques Rousseau)
Alyssa Campbell non riusciva proprio ad essere paziente, non lo era mai stata e, seppur avendoci provato più volte, aveva fallito miseramente. L'unica volta in cui c'era riuscita era stata parecchi anni addietro, quando aveva conosciuto Peter.
Aveva poco più di sei anni quando, per la prima volta, vide Peter. Era un bambino paffutello dai grandi occhi color del cioccolato, ad Alyssa ricordavano tanto le gocce sui biscotti preparati dalla nonna materna. Si era appena trasferito a Brooklyn e tutti ne parlavano, dicevano che i suoi genitori erano morti in un incidente e il bambino era andato a vivere dagli zii. Ad Alyssa era sembrato timido, ma le faceva tenerezza.
«Vuoi essere mio amico?» gli aveva chiesto un giorno, allungandogli un foglio scarabocchiato, alcune stelle e dei pianeti lo decoravano. Il bambino dagli occhi tristi l'aveva guardata per un attimo e poi aveva semplicemente distolto lo sguardo dal suo continuando a leggere un libro dalla strana copertina.
«Cosa leggi?» chiese di nuovo Alyssa, cercando nuovamente un approccio con il bambino, ma anche quella volta lui la ignorò. Allora la mora sbuffò e si diresse verso il tavolo dei colori, lasciando però il disegno vicino al bambino, come a ricordargli che la sua richiesta di amicizia era ancora aperta per lui.
Il giorno dopo Alyssa leggeva, seduta di fronte alla finestra mentre i fiocchi di neve scendevano decorando tutta Brooklyn. Fece un piccolo balzo quando qualcuno si sedette di fronte a lei, gambe incrociate e sguardo basso su un fumetto di fantascienza, Peter Parker la degnò di un leggero sguardo, poi, senza dire niente entrambi continuarono a leggere. Alyssa aveva sei anni, ma capì che aveva bisogno di tempo per uscire fuori da quel guscio che si era creato intorno, e fu paziente, è il frutto della sua pazienza fu dolce, un'amicizia come la loro poteva solo essere dolce.
«Che leggi?» le aveva chiesto un giorno Peter, la vocina sottile fece alzare gli occhi di Alyssa dal libro di astronomia per principianti, le galassie e le costellazioni disegnati su di esso.
«Un libro, sulle stelle» rispose Alyssa osservando l'espressione curiosa di Peter che si sporse in avanti per vedere meglio il disegno sulla pagina aperta del libro.
«Cos'è?» chiese sempre in un sussurro.
«Viene chiamata stella binaria» gli spiegò Alyssa. «Sono due stelle che girano intorno al loro comune centro di massa, sono legate per sempre. La più luminosa tra le due viene chiamata primaria, mentre l'altra compagna o secondaria. La maggior parte delle stelle binarie non si riescono a vedere ad occhio nudo, perché sono così luminose che sembrano una sola»
Sul viso di Peter si formò un cipiglio. «Quindi sono due stelle e noi ne vediamo una?»
Alyssa annuì. «Vedi,» disse indicando l'immagine di una stella accanto alla descrizione «questa è le stella Sirio e quella più piccola che gli gira intorno è la sua compagna binaria, Sirio B. Fanno parte della costellazione del Cane Maggiore»
Peter annuì. «Tu puoi vederla?»
«Ho un telescopio a casa,» disse Alyssa «però raramente si riescono a vedere le stelle qui» disse guardando accigliata la neve che cadeva sul cortile scolastico.
«Magari quando so che si vedono potresti venire a casa mia e potremmo guardarle insieme!» disse Alyssa velocemente, facendo arrossire Peter che annuì velocemente, poi entrambi ritornarono alle loro letture.
Fu così che cominciò l'amicizia fra i due bambini e, appena arrivata la primavera, Alyssa portò Peter nella piccola casetta di legno che aveva nel grande giardino dietro casa e con telescopio e libro si erano messi ad osservare le stelle nel cielo notturno newyorchese.
STAI LEGGENDO
Whatever It Takes ━ Marvel
Fanfiction❝Se vi fanno male, fategli del male. Se vi uccidono, resuscitate.❞ [ONE SHOTS] ©bethemoon (2017)
