3. Who stole the philosopher's stone?

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Fuoco.

Sto andando a fuoco, mentre cerco invano di scappare nel buio. E' così che ci si sente, prima di morire?

Comincio a sentire un fastidioso prurito sotto la pianta dei piedi e la testa pulsarmi prepotentemente. Aria. Mi manca l'aria. Non riesco più a respirare. Precipito, senza più Terra sotto i piedi che continuano a prudere e un'ondata di Acqua gelida mi travolge improvvisamente.

Brividi. Terra. Aria. Acqua. Fuoco. Urlo.

Spalanco gli occhi improvvisamente. Delle immagini sfocate sostituiscono pian piano il buio che mi circondava.

-Shawn? Shawn?- una voce ovattata sovrasta fastidiosamente il silenzio. Mugugno qualcosa mentre riesco a mettere a fuoco il volto di mia madre, affiancato da quello che pare essere di un medico.

Mi metto a sedere lentamente e solo ora realizzo di essere ancora a scuola, sdraiata su un banco di un'aula dove non sono mai stata prima. Ma cosa è successo?

E dove sono gli altri?

-Anche lei sta bene.- afferma l'uomo sorridendo prima a me e poi a mia madre. Seguo il dottore uscire dalla stanza con lo sguardo, notando diverse persone fare avanti e indietro per i corridoi. E' ancora buio.

-Cos'è successo?- chiedo a mia madre, che continua a tastarmi il polso assicurandosi che io stia bene.

-Andiamo, i medici vogliono controllarti. Ne parliamo a casa.- afferma ignorando la mia domanda ed accennando un sorriso. Mi cinge i fianchi con le mani, aiutandomi a scendere da quel banco che ora mi sembra estremamente alto. Mi rendo conto di avere ancora un po' di vertigini mentre mi trascino lentamente nei corridoi della mia scuola, che, inaspettatamente, brulicano di poliziotti e vigili del fuoco.





-Va meglio?- domanda mia madre porgendomi una bevanda calda. Annuisco ancora un po' destabilizzata, tirando il piumone del mio letto ancora di più verso di me.

-Mamma?- la richiamo, facendole cenno di sedersi accanto a me. -Che è successo?-

Mia madre si sistema i capelli corvini dietro l'orecchio accennando un sorriso stanco e rassicurante.

-Nessuno ha ben chiaro ciò che è successo. Il custode, un certo Signor Irwin, ha sentito il rumore di un'esplosione ed è subito andato a controllare. La stanza dove stavate aveva la porta spalancata e vi ha trovato tutti e cinque svenuti a terra. Gli altri ragazzi si sono svegliati prima di te e sono andati anche loro a casa con le loro famiglie. Ho visto anche Karen, non sapevo ti frequentassi di nuovo con Michael...- finisce assumendo un tono speranzoso.

-Non mi frequento con Michael, era lì per caso. Eravamo tutti lì per caso.- liquido velocemente.

L'espressione dispiaciuta di mia madre mi ricorda quanto io sia sola e senza amici. Per anni ha sperato riuscissi a crearmi un gruppo con cui uscire o anche solo una persona con cui stringere un qualche legame. Ultimamente penso ci abbia rinunciato del tutto, anche se l'idea di sapermi in un'aula con altre persone credo abbia risvegliato il suo desiderio di avere una figlia normale.

Ha per caso detto che la porta era spalancata?

-Era chiusa a chiave la porta prima che succedesse... L'esplosione.- Esplosione. Anche a quella c'è una spiegazione? -Sanno a cosa è dovuta l'esplosione?- chiedo in preda alla curiosità.

Extraordinary // 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora