21. Michael's worst fear

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-Dobbiamo dirglielo.- esordisce Calum, incrociando le braccia al petto.

Michael sbuffa, sedendosi sul prato umido della solita radura in cui, ultimamente, passiamo la maggior parte del nostro tempo ad aspettare Benkei e a fare strani esercizi magici.

-Io dico di no.- incalza Ashton, attirando l'attenzione di tutti.

Calum inarca pericolosamente le sopracciglia, lanciando un'occhiata incredula ad Ashton.

-Scherzi? Qualcuno è entrato in casa di Shawn. E da quanto ne sappiamo potrebbe essere chiunque!- esclama, quasi più allarmato di me.

-Proprio perché potrebbe essere chiunque non possiamo fidarci così.- risponde l'altro, con fare risoluto.

-Ashton ha ragione.- si intromette Luke, dicendo la sua per la prima volta e guardandomi sottecchi.

Qualcuno è davvero entrato in casa mia la settimana scorsa e non ho la più pallida idea di chi possa essere. Se fosse lì solo per il libro o, peggio, per me.

-Oh, andiamo.- sbraita Calum, alzandosi improvvisamente. -Benkei è un vecchio pazzo ma non possiamo dubitare anche di lui.-

-E poi è stato lui a darmi il libro. Perché rubarlo? Non avrebbe senso.- affermo, prendendo le difese di quello che dovrebbe essere il nostro mentore.

-O forse sì.- incalza Luke, facendo di nuovo puntare gli occhi di tutti su di lui.

Non riesco davvero a capirci nulla e non faccio altro che pensare alla finestra spalancata nella mia stanza e a quelle impronte sbiadite sul pavimento.

I miei occhi si spostano velocemente su tutti loro, nella speranza che qualcuno riesca finalmente a decifrare il tutto.

-Cerchiamo di ragionare,- esordisce nuovamente Calum -Se c'è una persona che può saperne di più, quello è Benkei.- afferma con voce ferma e decisa. -E poi il libro era suo. Magari sa di qualcuno che ci aveva messo gli occhi addosso, non so...-

-Anche io penso che dovremmo dirglielo.- commento, cosciente del fatto di avere più potere decisionale degli altri su questa cosa. Dopotutto, il ladro è entrato in casa mia.

-Io...- riprende Ashton.

-Troppo tardi. Lui già lo sa.- afferma Michael con tono quasi annoiato, cambiando espressione. -O meglio, ancora non lo sa, ma sa che gli stiamo nascondendo qualcosa.- continua.

Lo guardiamo accigliati e confusi, mentre il biondo sbuffa alla vista delle nostre reazioni.

-È qui.- spiega, con ovvietà.

In men che non si dica, prima di riuscire a fargli altre domande, Benkei compare accanto a noi.

Come al solito indossa lo stesso kimono di sempre, gli occhi a mandorla quasi socchiusi e un sorriso tronfio stampato sulle labbra.

-Ma come hai...- comincio a dire sorpresa.

-Vedo che stai imparando a gestire il tuo potere, Michael.- si congratula Benkei, soddisfatto.

Michael scrolla le spalle, voltandosi verso di me e cercando di nascondere la falsa modestia.

-Ho percepito le sue emozioni e quindi anche la sua presenza.- spiega.

-Sono fiero di te.- prosegue Benkei, dandogli una pacca sulla spalla. E, a giudicare dall'espressione di Michael, anche piuttosto dolorosa.

Lo sguardo dell'anziano però si fa presto serio e fisso su di noi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 05, 2020 ⏰

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