-Dobbiamo dirglielo.- esordisce Calum, incrociando le braccia al petto.
Michael sbuffa, sedendosi sul prato umido della solita radura in cui, ultimamente, passiamo la maggior parte del nostro tempo ad aspettare Benkei e a fare strani esercizi magici.
-Io dico di no.- incalza Ashton, attirando l'attenzione di tutti.
Calum inarca pericolosamente le sopracciglia, lanciando un'occhiata incredula ad Ashton.
-Scherzi? Qualcuno è entrato in casa di Shawn. E da quanto ne sappiamo potrebbe essere chiunque!- esclama, quasi più allarmato di me.
-Proprio perché potrebbe essere chiunque non possiamo fidarci così.- risponde l'altro, con fare risoluto.
-Ashton ha ragione.- si intromette Luke, dicendo la sua per la prima volta e guardandomi sottecchi.
Qualcuno è davvero entrato in casa mia la settimana scorsa e non ho la più pallida idea di chi possa essere. Se fosse lì solo per il libro o, peggio, per me.
-Oh, andiamo.- sbraita Calum, alzandosi improvvisamente. -Benkei è un vecchio pazzo ma non possiamo dubitare anche di lui.-
-E poi è stato lui a darmi il libro. Perché rubarlo? Non avrebbe senso.- affermo, prendendo le difese di quello che dovrebbe essere il nostro mentore.
-O forse sì.- incalza Luke, facendo di nuovo puntare gli occhi di tutti su di lui.
Non riesco davvero a capirci nulla e non faccio altro che pensare alla finestra spalancata nella mia stanza e a quelle impronte sbiadite sul pavimento.
I miei occhi si spostano velocemente su tutti loro, nella speranza che qualcuno riesca finalmente a decifrare il tutto.
-Cerchiamo di ragionare,- esordisce nuovamente Calum -Se c'è una persona che può saperne di più, quello è Benkei.- afferma con voce ferma e decisa. -E poi il libro era suo. Magari sa di qualcuno che ci aveva messo gli occhi addosso, non so...-
-Anche io penso che dovremmo dirglielo.- commento, cosciente del fatto di avere più potere decisionale degli altri su questa cosa. Dopotutto, il ladro è entrato in casa mia.
-Io...- riprende Ashton.
-Troppo tardi. Lui già lo sa.- afferma Michael con tono quasi annoiato, cambiando espressione. -O meglio, ancora non lo sa, ma sa che gli stiamo nascondendo qualcosa.- continua.
Lo guardiamo accigliati e confusi, mentre il biondo sbuffa alla vista delle nostre reazioni.
-È qui.- spiega, con ovvietà.
In men che non si dica, prima di riuscire a fargli altre domande, Benkei compare accanto a noi.
Come al solito indossa lo stesso kimono di sempre, gli occhi a mandorla quasi socchiusi e un sorriso tronfio stampato sulle labbra.
-Ma come hai...- comincio a dire sorpresa.
-Vedo che stai imparando a gestire il tuo potere, Michael.- si congratula Benkei, soddisfatto.
Michael scrolla le spalle, voltandosi verso di me e cercando di nascondere la falsa modestia.
-Ho percepito le sue emozioni e quindi anche la sua presenza.- spiega.
-Sono fiero di te.- prosegue Benkei, dandogli una pacca sulla spalla. E, a giudicare dall'espressione di Michael, anche piuttosto dolorosa.
Lo sguardo dell'anziano però si fa presto serio e fisso su di noi.
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Extraordinary // 5sos
Fanfiction"Il segreto è mantenere la calma." "Mantenere la calma? Io ho fatto allagare il bagno della scuola, Hood ha quasi incendiato la sua auto, lei è uno scudo vivente, tu hai creato una pioggia di libri nella tua stanza e quel riccio con la bandana laggi...