11. Never refuse a free lunch

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Apro il mio armadietto cercando di ricordare mentalmente quale lezione ho in terza ora di martedì mattina. Temo proprio sia matematica, comunque.

Riesco a malapena a prendere il libro di algebra avanzata quando qualcuno mi afferra per un polso e mi ritrovo faccia a faccia con Michael Clifford.

-Andiamo, siamo già in ritardo.- afferma. Lo guardo confusa e totalmente disorientata. Il biondo, probabilmente infastidito dalla mia reazione, chiude il mio armadietto ancora spalancato e comincia a trascinarmi per il corridoio. Capisco che opporre resistenza non sarebbe poi così una buona idea.

-Dove stiamo andando?- mi limito a chiedere.

-A parlare con Wilson.- risponde il biondo con naturalezza e cerco di ricordare se ero presente anch'io quando hanno preso la decisione di andarci a parlare questa mattina.

-Cosa?- chiedo sconcertata.

Michael sbuffa e comincia a rallentare il passo. -Dovevamo andare a parlare con Wilson e ci stiamo andando. Stamattina ho chiesto ad Ashton di lasciare un biglietto negli armadietti di Calum e di Luke, dicendogli che ci saremmo ritrovati nella sua aula dopo la seconda ora.-

Sono quasi sorpresa dall'inaspettata efficienza del ragazzo.

-Ma abbiamo solo quindici minuti prima che cominci la terza ora.- protesto svogliata dato che non ho mai fatto tardi a nessuna lezione in vita mia.

-Per questo ti ho detto di sbrigarti.- dice con ovvietà, quasi infastidito.

Non penso che fare un'imboscata del genere al professor Wilson possa portare a nulla di buono, ma se Ashton, Calum e Luke si sono mostrati d'accordo all'idea strampalata di Michael chi sono io per criticare?

In meno di due minuti, penso di non aver mai corso così tanto in vita mia, siamo di fronte all'aula di Wilson e il mio sguardo cade inevitabilmente scettico su Michael.

Non è ancora arrivato nessuno e il biondo accanto a me comincia a guardarsi intorno impazientemente. Probabilmente non sono l'unica a non essere completamente convinta del piano.

Tuttavia, l'arrivo di Luke non si fa attendere; cammina con le mani in tasca e appena ci vede fa un cenno del capo e accenna addirittura un sorriso. Sorrido di rimando mentre Michael risponde al saluto freddamente, palesemente ancora infastidito dalla presenza di Luke Hemmings nel nostro gruppo. Comincio a pensare che sia arrivato addirittura a preferire Calum a Luke. Il che è sorprendente.

-Abbiamo solo dieci minuti prima che suoni la campanella.- afferma Luke. -Che si fa?-

Michael tenta di aprire l'aula di Wilson che è, prevedibilmente, chiusa.

-Hai intenzione di farci trovare nella sua aula prima che lui arrivi?- domanda Luke, totalmente sconvolto.

Michael scrolla le spalle indifferente e subito dopo alza un braccio in direzione di Ashton, che sta camminando svogliatamente verso di noi. Ashton deve avere davvero una grande forza d'animo per sopportare tutto questo; non ha mai avuto la possibilità di scegliere e sembra andargli bene così.

Il riccio tira fuori un mazzo di chiavi e comincia a cercare quella giusta.

-Ma che state facendo?- sbotta una voce, attirando la nostra attenzione.

Ci voltiamo tutti in direzione di Calum Hood, che ci sta guardando fare irruzione nell'aula chiusa a chiave del professore.

-Entriamo.- risponde Michael con ovvietà.

Extraordinary // 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora