-Lo stiamo davvero facendo?- mi sussurra Ashton nell'orecchio mentre continuiamo a camminare nel buio verso chissà dove. Lo guardo, ancora sconvolta, e mi ritrovo ad annuire lentamente.Non so perché nessuno di noi abbia fatto domande e si sia limitato a seguire lo strano tipo con il kimono, senza neanche pretendere una spiegazione. Forse perché l'assurdità della cosa non necessita una vera e propria spiegazione.
Nessuno di noi sa esattamente dove stiamo andando e, ancora più assurdo, nessuno pare preoccuparsene. Michael e Luke camminano in testa subito al seguito di colui che dice di chiamarsi Benkei. Mi giro alla ricerca dell'ultimo membro del gruppo e vedo Calum camminare a fatica a causa delle stampelle, mentre sbuffa innervosito ogni tanto. Sorrido quasi intenerita alla vista del moro che tenta di muoversi così goffamente. Per questo motivo, probabilmente, decido di fermarmi e aspettarlo e non ci vuole molto prima che Ashton faccia lo stesso.
-Grazie.- mugugna Calum riconoscente. Ashton si sforza di curvare le labbra in un sorriso, riuscendo a mostrarsi sempre incredibilmente gentile nonostante non sia un segreto quanto anche lui detesti Calum.
-Ma perché lo stiamo facendo?- ci chiede Calum sottovoce. Ad ogni modo, Benkei non penso possa sentirci dato che è piuttosto distante da noi e non si è neanche mai voltato per controllare se lo stessimo seguendo. E' come se l'avesse dato per scontato.
-Non credo abbiamo opzioni migliori.- commenta Ashton alla ricerca del lato positivo.
-Tipo, starcene a casa?- risponde irritato il moro.
-Sbrighiamoci.- sussurra improvvisamente Benkei con un tono piuttosto solenne.
Michael e Luke accelerano il passo. Calum temo stia per tirargli una stampella.
Ashton sbuffa di nuovo, roteando gli occhi al cielo. -Ti do una mano, dai.- dice a Calum, lasciando che il moro si appoggi sulla sua spalla.
Calum non se lo fa ripetere due volte, cingendo la schiena di Ashton con il braccio.
-Ma quanto pesi.- commenta il riccio, percependo improvvisamente il peso del moro sulle spalle.
-Scusa amico, sono i muscoli.- l'altro assume un tono fintamente dispiaciuto e non riesco a non sorridere di fronte alla scena. Tuttavia, a giudicare dalla faccia di Ashton, Calum deve pesare parecchio.
-Strano che uno come Luke non abbia ancora avuto nulla da ridire.- riprende il moro.
Ashton ridacchia, rischiando quasi di far cadere Calum a terra.
-Strano che Michael non abbia ancora aperto bocca.- dico io con ovvietà.
-Sì ma per Luke deve essere tutto così assurdo e al di fuori dei suoi schemi.- spiega Calum.
-Forse pensa che sia un sogno.- commenta Ashton, tra un affanno e l'altro.
-Quel tipo è comparso dal nulla poi.- esclama Calum, continuando a saltellare.
-Dal nulla?- chiedo scettica.
Ashton annuisce, guardandomi serio.
-Sì, un attimo prima non c'era e poi eccolo lì.-
L'anziano si volta di scatto intimandoci di fare silenzio.
Calum gli lancia uno sguardo fulminante appena Benkei riprende a camminare. -Io lo uccido quello lì.-
Nessuno dice più nulla e proseguiamo per un'altra decina di minuti, finché non ci ritroviamo di fronte al ristorante giapponese del quartiere.E' illuminato solamente da un lampione sulla strada. Benkei tira fuori un mazzo di chiavi e apre la serratura della porta.
-E' uno scherzo?- domanda retoricamente Michael, prendendo finalmente parola.
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Extraordinary // 5sos
Fanfiction"Il segreto è mantenere la calma." "Mantenere la calma? Io ho fatto allagare il bagno della scuola, Hood ha quasi incendiato la sua auto, lei è uno scudo vivente, tu hai creato una pioggia di libri nella tua stanza e quel riccio con la bandana laggi...