Sono almeno dieci minuti che Michael continua a tenermi il broncio e mi lancia un'occhiataccia ogni trenta secondi, mentre Calum cammina accanto a noi stranamente di buon umore.-Siete sicuri che sia una buona idea?- domanda il moro, appena siamo a pochi passi dal vialetto di casa Irwin.
Michael sbuffa sonoramente, attirando l'attenzione su di sé.
-In realtà tu inizialmente non eri coinvolto nel piano.- incalza freddamente, cercando di rinfacciarlo più a me che a Calum.
Non oso immaginare cosa succederebbe se entrambi scoprissero che mentre passavano il tempo a battibeccare io ho preso coraggio e ho inviato un messaggio a Luke, chiedendogli se volesse venire con noi a parlare con Ashton. La mancata risposta del biondo, però, mi pare un ovvio rifiuto.
-Vacci piano Poseidone.- lo canzona Calum, evidentemente divertito dall'espressione contrariata di Michael.
Il biondo gli punta il dito contro, bloccandomi quasi la strada dato che mi sono sfortunatamente trovata a camminare tra i due.
-Se fossimo al Campo Mezzosangue tu saresti figlio di Ade.- gli dice pungente. Non ha calcolato però il fatto che Calum probabilmente non ha la più pallida idea di ciò che ha appena detto.
Il moro mi guarda allibito, corrugando la fronte e arricciando il naso.
-Ma che ha detto?- mi chiede, quasi sottovoce.
-Lascia stare.- lo liquido divertita, mentre la sua espressione si fa sempre più confusa.
Poso lo sguardo sulla casa davanti a me e riesco già a sentire il rumore che regna all'interno del salotto.
Mi chiedo di nuovo come sia possibile far convivere sette persone sotto quel tetto troppo stretto.
Poi mi ricordo dei due ragazzi al mio fianco e ripenso al fatto che Ashton di certo non apprezzerà la nostra visita. Ma sono certa che non se la prenderà con me.
-E lui che ci fa qui?- la voce di Calum mi riporta alla realtà e mi accorgo del rumore di una macchina avvicinarsi a noi.
Una Maserati nera parcheggia di fronte al vialetto della casa sotto il nostro sguardo sorpreso.
-Ora legge anche nel pensiero?- domanda Michael, inarcando le sopracciglia.
Scuoto la testa alla vista delle espressioni contrariate dei due ragazzi davanti a me.
-L'ho invitato io.- ammetto, mordendomi il labbro inferiore imbarazzata.
Michael strabuzza gli occhi, sorpreso che io abbia preso un'iniziativa del genere, mentre l'espressione di Calum pare rattristata e delusa. Ormai so perché al moro non faccia piacere avere Luke tra i piedi, ma questo non cambia il fatto che ci siamo tutti dentro. E che Ashton abbia bisogno di vedere ognuno di noi.
Per non parlare del fatto che, non riuscendo a farmi passare l'imbarazzante cotta per il biondo, la sua presenza mi fa tutt'altro che dispiacere.
-Perché?- domanda Michael.
Scrollo le spalle, cercando di scrollarmi di dosso i loro sguardi. -Pensavo che dovessimo fare questa cosa tutti insieme.- affermo.
-Odio quando hai ragione.- risponde Michael, sbuffando.
Luke nel frattempo è sceso dalla macchina e ci fa un cenno con la mano, camminando a lunghi passi verso di noi. Poteva rispondermi, almeno.
Calum fa una smorfia contrariata, non preoccupandosi neanche per un attimo che Luke possa accorgersene.
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Extraordinary // 5sos
Fanfiction"Il segreto è mantenere la calma." "Mantenere la calma? Io ho fatto allagare il bagno della scuola, Hood ha quasi incendiato la sua auto, lei è uno scudo vivente, tu hai creato una pioggia di libri nella tua stanza e quel riccio con la bandana laggi...