19. Richie Rich - Part 2

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-Michael, dico sul serio, che devo fare?- chiedo disperatamente all'ultima persona che avrei dovuto chiamare.

-Se non volevi restare a cena da loro potevi dire di no.- risponde, cominciando a mangiare chissà cosa.

Alzo gli occhi al cielo mentre continuo a fare avanti e indietro per il bagno di casa Hemmings, in cui sono chiusa da almeno dieci minuti. Bagno che, per la cronaca, è decisamente più grande della mia cucina.

-È già tanto che io sia riuscita a rispondere, figuriamoci a rifiutare l'invito.- sbraito, mantenendo sempre un tono di voce basso.

Il mio amico sbuffa dall'altro capo del telefono, evidentemente senza potermi dare torto.

-Insomma, il vestito è così orribile?- domanda, tornando al discorso di prima, quando mi ero mostrata totalmente nel panico per star davvero indossando un vestito della sorella di Luke.

L'abito di Alison non è orribile, anzi. Un vestitino azzurro, semplice e poco scollato, con delle balze sulla gonna. Il problema è che io, Shawn Davis, non indosso un vestito da quando avevo tredici anni.

Quindi non solo mi ritroverò a cena a casa del ragazzo che mi piace e che non ha mai mostrato il minimo interesse nei miei confronti, ma la mia goffaggine sarà messa in risalto dal fatto che non sappia indossare un semplice vestito e dal paio di Converse ai miei piedi.

-Shawn, ci sei?- chiede Michael, riportandomi alla realtà.

-Stavo solo pensando al fatto che mi sento terribilmente fuori luogo qui.- borbotto, sedendomi sul bordo della vasca, grande almeno tre volte la mia.

-Chiunque è fuori luogo lì dentro.-

-Che devo fare?- domando, sull'orlo della disperazione.

-Shawn, va tutto bene?- la voce di Luke arriva ovattata dall'altro lato della porta, agitandomi ancora di più.

-Sì, tutto bene. Ora arrivo.- rispondo, alzando la voce e forzando una tranquillità non da me.

-Ti aspetto di sotto, va bene?- chiede, con la sua solita e innata eleganza.

Deglutisco rumorosamente, pensando alla scalinata principale che dovrò percorrere con questo vestito con cui mi sento dannatamente a disagio.

-D'accordo.- rispondo solo, sentendo subito dopo i passi di Luke allontanarsi.

Tiro un respiro di sollievo, ricordandomi solo ora di essere ancora al telefono con Michael.

-Insomma, che devo fare?- ribadisco.

-Uscire dal bagno mi sembra una buona idea.- suggerisce lui.

Annuisco, rendendomi conto che non posso restare tutto il tempo chiusa qui dentro e che ormai non posso più tirarmi indietro. Non vado a cena a casa di un amico da anni e il fatto che l'amico in questione ora sia Luke Hemmings è decisamente una cattiva coincidenza.

-D'accordo. Allora vado.- scandisco.

-Vai.- ripete lui.

Sospiro, decisa ad attaccare e a scendere di sotto.

-Ehm, Shawn?- mi richiama.

-Sì?-

-È carina la sorella di Luke? Perché non mi dispiacerebbe ereditare una parte di tutta quella fortuna.-

Alzo nuovamente gli occhi al cielo, attaccandogli il telefono in faccia.

Prima di uscire lancio un ultimo sguardo allo specchio; la ragazza che sto guardando sembra così diversa da  quella di poche settimane fa ma allo stesso tempo così simile. E forse è davvero arrivato il momento che quella ragazza cominci a mettersi in gioco.

















Extraordinary // 5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora