-Michael, dico sul serio, che devo fare?- chiedo disperatamente all'ultima persona che avrei dovuto chiamare.-Se non volevi restare a cena da loro potevi dire di no.- risponde, cominciando a mangiare chissà cosa.
Alzo gli occhi al cielo mentre continuo a fare avanti e indietro per il bagno di casa Hemmings, in cui sono chiusa da almeno dieci minuti. Bagno che, per la cronaca, è decisamente più grande della mia cucina.
-È già tanto che io sia riuscita a rispondere, figuriamoci a rifiutare l'invito.- sbraito, mantenendo sempre un tono di voce basso.
Il mio amico sbuffa dall'altro capo del telefono, evidentemente senza potermi dare torto.
-Insomma, il vestito è così orribile?- domanda, tornando al discorso di prima, quando mi ero mostrata totalmente nel panico per star davvero indossando un vestito della sorella di Luke.
L'abito di Alison non è orribile, anzi. Un vestitino azzurro, semplice e poco scollato, con delle balze sulla gonna. Il problema è che io, Shawn Davis, non indosso un vestito da quando avevo tredici anni.
Quindi non solo mi ritroverò a cena a casa del ragazzo che mi piace e che non ha mai mostrato il minimo interesse nei miei confronti, ma la mia goffaggine sarà messa in risalto dal fatto che non sappia indossare un semplice vestito e dal paio di Converse ai miei piedi.
-Shawn, ci sei?- chiede Michael, riportandomi alla realtà.
-Stavo solo pensando al fatto che mi sento terribilmente fuori luogo qui.- borbotto, sedendomi sul bordo della vasca, grande almeno tre volte la mia.
-Chiunque è fuori luogo lì dentro.-
-Che devo fare?- domando, sull'orlo della disperazione.
-Shawn, va tutto bene?- la voce di Luke arriva ovattata dall'altro lato della porta, agitandomi ancora di più.
-Sì, tutto bene. Ora arrivo.- rispondo, alzando la voce e forzando una tranquillità non da me.
-Ti aspetto di sotto, va bene?- chiede, con la sua solita e innata eleganza.
Deglutisco rumorosamente, pensando alla scalinata principale che dovrò percorrere con questo vestito con cui mi sento dannatamente a disagio.
-D'accordo.- rispondo solo, sentendo subito dopo i passi di Luke allontanarsi.
Tiro un respiro di sollievo, ricordandomi solo ora di essere ancora al telefono con Michael.
-Insomma, che devo fare?- ribadisco.
-Uscire dal bagno mi sembra una buona idea.- suggerisce lui.
Annuisco, rendendomi conto che non posso restare tutto il tempo chiusa qui dentro e che ormai non posso più tirarmi indietro. Non vado a cena a casa di un amico da anni e il fatto che l'amico in questione ora sia Luke Hemmings è decisamente una cattiva coincidenza.
-D'accordo. Allora vado.- scandisco.
-Vai.- ripete lui.
Sospiro, decisa ad attaccare e a scendere di sotto.
-Ehm, Shawn?- mi richiama.
-Sì?-
-È carina la sorella di Luke? Perché non mi dispiacerebbe ereditare una parte di tutta quella fortuna.-
Alzo nuovamente gli occhi al cielo, attaccandogli il telefono in faccia.
Prima di uscire lancio un ultimo sguardo allo specchio; la ragazza che sto guardando sembra così diversa da quella di poche settimane fa ma allo stesso tempo così simile. E forse è davvero arrivato il momento che quella ragazza cominci a mettersi in gioco.
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Extraordinary // 5sos
Fanfiction"Il segreto è mantenere la calma." "Mantenere la calma? Io ho fatto allagare il bagno della scuola, Hood ha quasi incendiato la sua auto, lei è uno scudo vivente, tu hai creato una pioggia di libri nella tua stanza e quel riccio con la bandana laggi...