1_

913 137 261
                                    

POV. CRIS

All'improvviso mi ritrovai immersa nell'oscurità, mi misi a correre disperata con il cuore che batteva all'impazzata contro il mio petto e le gambe che tremavano come fossero foglie mosse dal vento, non riuscivo ad intravedere nemmeno uno spiraglio di luce davanti a me, l'oscurità mi circondava completamente.

Non sapevo cosa fare, non avevo la minima idea di dove andare, un senso di inquietudine iniziava a disperdersi dentro di me.
Sentivo di essere in pericolo, non sapevo esattamente da che cosa dovevo fuggire, l'unica cosa che sapevo era che non avevo molto tempo per mettermi in salvo.

Improvvisamente lo scenario che c'era due secondi prima di fronte ai miei occhi iniziò a mutare e in un battito di ciglia mi ritrovai a scuola.

Riuscivo a sentire gli sguardi carichi d'odio da parte dei miei compagni, mi stavano distruggendo. Cercai in ogni modo di mostrarmi forte, non potevo cedere al dolore davanti ai loro occhi, perché se avessi mostrato il minimo segno di debolezza nei loro confronti, loro non ci avrebbero pensato due volte a distruggermi ancora di più e non avrebbero mai smesso di torturarmi.

Chinai la testa e iniziai a camminare con passo spedito lungo il corridoio, fin quando qualcosa, o meglio qualcuno, mi urtò con forza facendomi perdere l'equilibrio e cadere a terra.

- "Hey" disse sogghignando. Quella voce, così bassa, cupa e piena d'odio, l'avrei riconosciuta ovunque, anche ad occhi chiusi.

Cameron Dallas, il ragazzo ( secondo la maggior parte delle ragazze della scuola) più figo e ( a mio parere) stronzo della Miami Beach Senior High School, non che il mio peggior nemico. Aveva una statura slanciata, un fisico ben scolpito, capelli castani e occhi color nocciola. Io sinceramente non capivo cosa ci trovassero in lui, era solo un coglione che si credeva figo, bah.

Mi girai nella sua direzione e lo trovai in piedi con il suo solito sorrisetto apatico, stampato sulle labbra. Alle sue spalle c'erano il suo migliore amico, Colton Haynes, e suo fratello, Noah Dallas. Colton sorrise beffardo, mentre il fratello di Cameron fece finta di niente.

Noah, era l'unico in quella scuola che cercava di non ferirmi o prendersi gioco di me, non sapevo nemmeno io il motivo del suo comportamento, in fondo suo fratello se avesse potuto farmi sparire dalla faccia della Terra non ci avrebbe pensato due volte a farlo. Ma era bello vedere che almeno lui non covava rancore nei miei confronti.

Decisi di non rispondere alla sua provocazione e mi limitai semplicemente ad alzarmi da terra, guardai suo fratello, leggendo nei suoi occhi un senso di dispiacere ma subito dopo si girò verso Cameron e con uno sguardo di disapprovazione se ne andò via. Anche io mi incamminai con passo spedito verso la porta d'uscita, volevo andarmene subito da quel posto infernale, mentre mi sentivo ancora addosso gli sguardi indiscreti di tutti i ragazzi della scuola che bruciavano su di me.

Mi sentivo morire dentro, era orribile sentirsi rifiutata da tutti, sforzarsi di piacere alla gente e vedere che sono tutte prede impaurite dai predatori che farebbero di tutto per non farsi mangiare a loro volta, tutto quello che gli veniva chiesto di fare.

Il dolore che provavo nel venire derisa per i miei sogni, le mie passioni, la mia vita, non lo riesco nemmeno spiegarlo. Mi sentivo soffocare, io non vivevo, sopravvivevo, è diverso. avevano reso il mio cuore anoressico ai sentimenti.

Era sempre la solita storia, Dallas che mi umiliava in pubblico e i miei compagni che ridevano di gusto difronte alla mia sofferenza.

I will stay until your SmileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora